Chi è Marcelino, possibile nuovo allenatore dell’Inter
Ha 51 anni, ha allenato Villarreal e Siviglia ed è stato contattato dalla dirigenza dell'Inter per sostituire Frank de Boer
Dopo aver esonerato Frank de Boer, l’Inter sta contattando diversi importanti allenatori senza contratto: si è parlato di Guus Hiddink, Francesco Guidolin, André Villas-Boas e Vítor Pereira. I due favoriti, però, secondo i giornali sportivi italiani, sono altri due: uno è Stefano Pioli, ex allenatore della Lazio, l’altro è Marcelino, allenatore spagnolo che negli ultimi anni ha allenato il Siviglia e il Villarreal. Sia Pioli che Marcelino sono stati a colloquio sabato a Milano con Steven Zhang, figlio di Zhang Jingdong (proprietario del gruppo Suning), Yang Yang, vicepresidente di Suning, e Kia Joorabchian, consulente del gruppo cinese. Oggi potrebbero esserci dei colloqui anche con Guidolin e Pereira ma per ora la scelta di Marcelino sembra quella più probabile, considerando anche che Suning lo aveva contattato già tempo fa per allenare lo Jiangsu, la squadra cinese di cui è proprietaria.
Marcelino García Toral ha 51 anni e fra gli anni Ottanta e Novanta fu un calciatore: giocò con Sporting Gijón, Racing Santander, Levante ed Elche. Giocò anche una decina di partite con le nazionali giovanili della Spagna ma si ritirò giovane, a 28 anni, in seguito a un grave infortunio al ginocchio. Iniziò ad allenare tre anni dopo, nel 1997, in un club di terza divisione con cui a fine stagione riuscì ad ottenere la promozione. Poi si spostò in uno dei club in cui giocò, lo Sporting Gijón, per allenare prima la squadra riserve, poi la prima squadra: tra il 2003 e il 2005 raggiunse due discreti piazzamenti in seconda divisione. Nel 2006 allenò per la prima volta una squadra nella prima divisione spagnola: il Recreativo Huelva, con cui aveva ottenuto la promozione della seconda divisione. Finì la stagione all’ottavo posto. Successivamente passò al Racing Santander, riuscendo a portare il club prima in Coppa UEFA e poi alle semifinali della Coppa del Re per la prima volta nella sua storia.
Nel 2008 firmò con il Real Saragozza: nella prima stagione ottenne la promozione in Liga ma l’anno successivo venne esonerato dopo una serie di risultati negativi. Dopo un breve ritorno al Racing Santander, nel 2011 venne assunto dal Siviglia – la sua prima e unica squadra di alto livello, finora – per sostituire Gregorio Manzano: venne esonerato dopo qualche mese. Nel 2013 divenne l’allenatore del Villarreal, che con Marcelino risalì rapidamente in Liga dopo la sorprendente retrocessione del 2012, a causa della quale la società era stata costretta a vendere tutti i suoi migliori giocatori. Dopo i buoni risultati raggiunti nelle stagioni precedenti, l’anno scorso la squadra di Marcelino è stata una delle sorprese del campionato spagnolo, concludendo la stagione al quarto posto e ottenendo la qualificazione agli ottavi di Champions League.
Il Villarreal ha raggiunto il quarto posto nella Liga grazie a uno stile di gioco molto intenso in cui la palla veniva fatta circolare velocemente e con meno tocchi possibili. Il Villarreal di Marcelino inoltre era riuscito a recuperare alcuni giocatori scartati da altre squadre, come Roberto Soldado dal Tottenham, Leao Baptistato dall’Atletico Madrid e Denis Suarez dal Barcellona, che si erano aggiunti a diversi giocatori promettenti già in rosa dalla stagione precedente. Marcelino ha lasciato il suo incarico ad inizio agosto (due giorni dopo l’ingaggio di Frank de Boer da parte dell’Inter) dopo un duro litigio negli spogliatoi con il difensore e capitano del Villarreal Mateo Musacchio.