Facebook dovrebbe comprare Twitter
Sarebbe il posto ideale dove proporre i propri video in diretta, mentre Twitter potrebbe beneficiare di un pubblico più ampio: ne scrive Alexis Madrigal su Fusion
È di pochi giorni fa la notizia della rinuncia da parte di Disney ad acquistare Twitter, la società che gestisce uno dei più famosi social network al mondo, da tempo in difficoltà. In precedenza si erano già fatti da parte, dopo alcuni iniziali tentativi, Salesforce – una società americana che si occupa di servizi di cloud per le aziende – e Google. Ancora più recente è la decisione di Twitter di chiudere a breve Vine, la sua app per produrre brevi video in loop. A scoraggiare i possibili compratori sono soprattutto i problemi nel tenere sotto controllo i più ostili fra i propri utenti, come si è visto ad esempio nel caso dei tweet razzisti rivolti all’attrice di Ghostbusters Leslie Jones, o delle migliaia di insulti che vengono scambiati quotidianamente sul social network. A tutto questo vanno aggiunte le croniche difficoltà di Twitter ad attrarre nuovi utenti. Negli ultimi tempi i suoi dirigenti hanno provato a rimediare a questi problemi, ma senza successo.
Il giornalista di Fusion Alexis Madrigal, fra i più rispettati giornalisti americani quando si parla di tecnologia e innovazione, ha sostenuto di recente che per “salvarsi” Twitter dovrebbe essere acquistato da Facebook.
Facebook si è trasformato rapidamente nel corso degli ultimi anni, cercando di occupare tutti i segmenti del mercato dove era più debole: ottimi esempi sono le acquisizioni di Instagram e Whatsapp, due app molto diverse che sono tuttora separate dalle app principali di Facebook ma che sono comunque integrate in un unico grande ecosistema. Finora però Facebook non è riuscito a conquistare una parte del mercato su cui Twitter, invece, ha ancora un ruolo predominante: quello del commento delle notizie e degli eventi principali in tempo reale, dato che l’ordine in cui vengono mostrate le notizie su Facebook rispetta un algoritmo che non sempre tiene conto dell’ordine cronologico in cui sono stati pubblicati gli aggiornamenti.
Con l’introduzione delle dirette video Facebook ha provato a colmare questa lacuna, ma le cose non stanno andando come desiderato. Se è vero che i video live su Facebook hanno un alto tasso di interazione fra gli utenti, è anche vero che si perdono fra i mille altri aggiornamenti che compaiono nella timeline. «La timeline di Facebook – scrive Madrigal – mostra solo i post più rilevanti tra le migliaia che potrebbero comparire. E lo fa incredibilmente bene. Ma Facebook è il luogo dove i post pubblicati dai tuoi amici mentre preparano il guacamole per la partita dei Warriors ti vengono mostrati solo a partita praticamente finita».
Da questo punto di vista Twitter rimane ancora oggi il social network principale per sapere cosa sta succedendo live, e per poterlo commentare assieme ai propri amici o a degli sconosciuti. È il social network più utilizzato per condividere e trovare notizie ed è il posto dove spesso i politici e le celebrità si scambiano le proprie opinioni, nonché quello dove i programmi televisivi e gli eventi sportivi vengono commentati in diretta. Ma i numeri di Twitter non sono minimamente paragonabili a quelli di Facebook. Quest’ultimo infatti ha circa 1,2 miliardi di utenti attivi ogni mese, mentre Twitter ne ha solamente 302 milioni, un quarto. Certo, si tratta di due fasce di mercato differenti, con Twitter che attrae i più giovani tra i 18 e i 24 anni, e con Facebook che si rivolge alla fascia 25-34. Ma questo non vuol dire che non potrebbero essere integrate.
Madrigal prova a immaginare che Facebook acquisti Twitter per trasformarlo in un nuovo social network che gli utenti usino per trovare tutti i contenuti live. Scrive Madrigal:
Immaginate un prodotto di proprietà di Facebook chiamato “Now”: un posto dove con la forma della timeline di Twitter trovate tutte le principali conversazioni del mondo via testo, basate su una lista di persone che volete seguire, e in cui si inseriscono i migliori video dal vivo che vengono trasmessi in diretta in quel momento. Sarebbe il miglior prodotto per commentare le cose in tempo reale che si possa immaginare, oltretutto sostenuto e promosso da una società gigante come Facebook.
Si tratterebbe di qualcosa di cui sia Facebook che Twitter potrebbero beneficiare. Per Facebook non sarebbe solamente l’acquisizione di un concorrente ma la possibilità di sviluppare nuove funzioni su una nuova piattaforma (su cui però si potrebbero comunque applicare le proprie severe regole sui contenuti offensivi). E anche per Twitter – e i suoi utenti – entrare a far parte di Facebook sarebbe una cosa positiva. I tentativi passati di cambiare e stare al passo con Facebook, come l’introduzione di Twitter Moments e l’introduzione di Periscope nei feed, si sono rivelate fallimentari e hanno contribuito solamente a creare più confusione. Dopo un eventuale ingresso in Facebook, Twitter sarebbe “salvo” e i suoi utenti guadagnerebbero un pubblico praticamente sconfinato, di molto superiore a quello attuale.
Al momento non sono noti piani di Facebook per comprare Twitter, e quelle di Madrigal sono solamente speculazioni: ma è chiaro che Twitter dovrà inventarsi qualcosa, oppure – come suggerisce lo stesso Madrigal – attendere che ci pensi un miliardario disposto a spendere un sacco di soldi per un prodotto che va così così.