Com’è Football Manager 2017?
Sta per uscire la nuova versione del più famoso videogioco manageriale di calcio: dicono sia bello, ma senza particolari novità
Football Manager 2017 – la nuova versione del più famoso videogioco manageriale di calcio – uscirà il 4 novembre per PC, per Mac e per Linux, a poco più di 50 euro. Il 17 novembre uscirà invece Football Manager Mobile 2017, la versione per smartphone e tablet di Football Manager (spesso abbreviato in FM). Football Manager esiste dal 1992 – allora si chiamava Championship Manager – e sebbene ci siano giochi simili è certamente il migliore nel suo genere, il più complesso e quindi il più noto. Il concetto alla base del gioco è semplice: anziché far giocare i giocatori di una squadra di calcio (facendo passaggi, tiri, scivolate e contrasti) si interpreta un allenatore-dirigente che gestisce la squadra e tutto quello che la riguarda: stipendi, calciomercato, contratti, tattiche, ristutturazione dello stadio, rapporti con i giornalisti e un’infinità di altre piccole decisioni quotidiane (il gioco procede giorno dopo giorno, e si può andare avanti per decenni). Le partite non si giocano, si vedono.
Cos’è Football Manager
Football Manager permette di scegliere che squadra allenare tra migliaia di squadre di campionati di diverso tipo: si può scegliere il Barcellona ma si può anche prendere – ed è quello che fanno molti tra i giocatori più esperti – una piccolissima, sconosciuta e scarsissima squadra di un qualche campionato altrettanto piccolo e sconosciuto, provando anno dopo anno a farla crescere e migliorare, magari fino a vincere la Champions League. Il modo migliore per farlo è scovare giovani talenti tra le centinaia di migliaia di veri giocatori che esistono nel gioco, che dalla seconda stagione in poi inizia anche a inventarne di nuovi, per sostituire quelli che si ritirano. La ricerca di giovani talenti è una delle cose per cui Football Manager è più apprezzata: spesso ci prende ed è capitato che alcuni giocatori semi-sconosciuti che diventavano forti nel futuro di Football Manager lo diventassero anche nel mondo vero. Ci sono storie di squadre che dicono di aver usato Football Manager come utile strumento per cercare, valutare ed eventualmente comprare nuovi giocatori.
Football Manager, poi, è precisissimo: per avere tutti i dati necessari su tutti i personaggi del gioco (oltre a calciatori ci sono presidenti, allenatori, giornalisti, preparatori, fisioterapisti: tutti con i loro veri nomi) ci sono moltissimi collaboratori che si occupano di fornire i dati su una determinata squadra, o su un paese. Football Manager è anche molto attendibile sulle regole delle competizioni: allenando squadre britanniche, nella nuova versione si potranno per esempio vedere le conseguenze di Brexit (che renderà più difficile l’acquisto di giocatori europei da parte di squadre britanniche). Come ha scritto Studio, «ogni utente, dopo un periodo compreso tra i due e i dieci anni dall’inizio del gioco, riceverà una notifica sugli effetti che Brexit avrà comportato sull’economia britannica e, di conseguenza, sul calciomercato». Non si sa però ancora come e quanto Brexit impatterà sul calcio, quindi in diverse partite di diversi giocatori l’impatto sarà diverso: «il gioco potrebbe persino descrivere il caso estremo in cui ai calciatori non britannici attualmente in Premier League sarà richiesto un permesso di lavoro per poter continuare a risiedere nel Paese».
Un video in cui Football Manager ha chiesto ad alcuni giocatori del Leicester di indovinare a quale loro compagno appartenevano certi “valori” di Football Manager, espressi in una scala da 1 a 20.
Com’è Football Manager 2017
Su Metacritic, un sito che mette insieme recensioni fatte dagli addetti ai lavori, Football Manager 2017 ha un voto medio di 82 su 100. Tutte le recensioni apprezzano l’ampiezza del database del gioco: 2.500 squadre da allenare e oltre 500mila giocatori reali. Il problema di Football Manager 2017 è però lo stesso di molti altri giochi simili: cosa c’è di nuovo rispetto alla versione dell’anno precedente? In cosa è davvero migliorato, oltre ad aver aggiunto un anno di età ai calciatori e aggiornato tutti gli eventuali trasferimenti da una squadra all’altra? Vale la pena comprare la nuova versione o ci si può accontentare di giocare a quella vecchia?
Il sito italiano Multiplayer ha scritto che Football Manager 2017 «porta a casa il risultato senza troppi sforzi», dando la maggior parte della colpa a una specie di pigrizia di chi fa il gioco: da qualche anno Football Manager è l’unico manageriale di calcio di un certo livello e non avendo una reale concorrenza può limitarsi a aggiungere qualcosa alla versione precedente, senza fare particolari rivoluzioni. Multiplayer ha comunque dato al gioco 8,5 su 10, scrivendo che «le novità introdotte non rappresentano svolte come quelle delle edizioni precedenti, al punto che a qualcuno questo capitolo potrà sembrare poco più di un aggiornamento di Football Manager 2016 alla stagione calcistica in corso». 8,5 è anche il voto dato al gioco da Spazio Games, che ha scritto che Football Manager è «sempre e comunque un gioco superbo, appassionante e capace di incollare allo schermo per centinaia di ore. Questo vale ancora di più per i giocatori che non hanno mai provato alcun titolo della serie, o che hanno interrotto la loro carriera da allenatori virtuali da qualche anno. Allo stesso modo, la presenza di alcuni difetti dell’edizione 2016, è bene dirlo, in specifici ambiti non sembra sia stata eliminata in maniera totale, e di questo i giocatori più esigenti forse potrebbero tenerne conto».
L’idea generale è che Football Manager 2017 sia bello, persino ottimo. Il fatto è però che lo era anche Football Manager 2016. La maggior parte delle recensioni consigliano quindi di comprarlo soprattutto in due casi: se non si possiede la versione dell’anno scorso e se si è davvero molto-molto appassionati.
Secondo il Guardian, invece, Football Manager è peggiorato. Alla versione 2017 ha dato tre stelle su cinque, mentre a quella del 2016 ne aveva date quattro: «È la prima volta dopo qualche stagione che Football Manager non fa il passo necessario per far sì che se ne possa consigliare l’acquisto. Nonostante sappia costruire sul successo della versione precedente, non ci sono abbastanza novità per qualcuno che non sia un fan sfegatato». Secondo la recensione del Guardian, scritta da George Osborne, il gioco è cambiato soprattutto sotto tre punti di vista: è diventato più grafico (sacrificando in nome dell’estetica i più utili e chiari dati numerici); è diventato per certi versi più semplice (con consigli e “scorciatoie” per i meno esperti, a scapito dei fan sfegatati); il processo decisionale è stato velocizzato (si passa molto meno tempo a preparare-e-commentare partite e più tempo a guardarle).
Osborne ha parlato molto bene del nuovo motore grafico del gioco, quello che permette di vedere le partite della propria squadra: «Nonostante FM 2017 sia ancora molto distante dalla grafica di FIFA 17, le animazioni dei giocatori sono migliorate, gli stadi sono più realistici e piccoli tocchi (come gli arbitri che spruzzano per terra lo spray prima dei calci di punizione) lo rendono molto più simile ai videogiochi di calcio». Molti critici hanno poi notato che anche i giocatori sono diventati più intelligenti, durante le partite: capita molto più raramente che in passato di vedere i propri giocatori che fanno cose senza senso.
C’è ovviamente anche chi dice di aver adorato il gioco: Jonny Singer del Daily Mail ha scritto che «dalla giocabilità all’estetica, è tutto al giusto posto», e questa versione di Football Manager potrebbe essere la migliore di questo decennio.
Bonus: un trailer di mezz’ora
Da qualche giorno è su YouTube un lungo video in cui Miles Jacobson – il capo di Sports Interactive, la società che si occupa di Football Manager – ne spiega e ne mostra le novità.