Il terremoto nell’Italia Centrale
La scossa di magnitudo 6,5 di domenica mattina, la più forte in Italia dal 1980, non ha provocato morti: ci sono però feriti, crolli e sfollati
Un terremoto di magnitudo 6.5 – il più forte in Italia negli ultimi 36 anni – ha interessato tutta l’Italia Centrale alle 7:40 di domenica mattina, ed è stato sentito anche in molte zone del Nord. Il terremoto ha avuto l’epicentro vicino a Norcia, in provincia di Perugia, a pochi chilometri da quello del terremoto che ha colpito la stessa zona mercoledì scorso. L’ipocentro del terremoto di questa mattina è stato registrato a una profondità di 10 chilometri. Ci sono stati crolli in diverse città – il più notevole è stato quello della Basilica di San Benedetto di Norcia –, ma non ci sono stati morti. Una ventina di persone sono rimaste ferite, ma nessuna è in pericolo di vita, come ha confermato il capo della protezione civile Fabrizio Curcio. I comuni più colpiti dal terremoto di domenica sono gli stessi che erano stati danneggiati da quello di mercoledì scorso, il 26 ottobre: Norcia, Castelluccio, Castelsantangelo sul Nera, Preci, Arquata del Tronto, Ussita, Visso, Amatrice e Tolentino. Non si sa con precisione il numero delle persone rimaste senza casa, molte delle quali hanno ricevuto la possibilità di passare la notte in località lungo la costa o vicino al Lago Trasimeno.
L’epicentro del terremoto del 26 ottobre era stato infatti a pochi chilometri da quello di oggi: allora la scossa più forte era stata però di magnitudo 5.9. C’erano stati molti crolli, qualche ferito lieve e migliaia di persone sfollate. Da allora molte persone dormono fuori dalle proprie case, in alcune città colpite più gravemente dai crolli: è soprattutto per questo che, secondo il bilancio attuale, il terremoto di questa mattina non ha provocato morti. Si è anche detto che grazie al passaggio dell’ora da legale a solare, avvenuto nella notte tra sabato e domenica, i vigili del fuoco non si trovavano all’interno degli edifici pericolanti quando è avvenuto il terremoto: era previsto che cominciassero a lavorare alle 8:00. Domani le scuole rimarranno chiuse in molte città dell’Italia centrale, Roma compresa.
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