La cattura dei capi dell’attacco dell’ISIS a Kirkuk
Il video dei peshmerga curdi che interrogano Abu Islam al-Ansarai, ritenuto l'organizzatore della controffensiva di tre giorni fa
I soldati curdi hanno catturato a Kirkuk nove uomini dello Stato Islamico (o ISIS) considerati gli organizzatori della serie di attacchi condotti nella città nei giorni scorsi, e che avevano mostrato la capacità di controffensiva dell’ISIS rispetto all’assedio che da una settimana si sta stringendo intorno alla città di Mosul, occupata dall’ISIS stesso.
Kirkuk, a sudest di Mosul, è una città curda che ospita un enorme numero di sfollati arabi, tra i quali i curdi sostengono si siano create milizie dell’ISIS responsabili dei nuovi attacchi in cui sono state uccise diverse decine di persone, dovuti, secondo un comunicato ufficiale curdo “a una falla di sicurezza nel sud di Kirkuk”. Il capo del gruppo, Abu Islam al-Ansarai (il suo vero nome è Mazn Nazhan Ahmad Abdullah al-Eubedi al-Rayashi) è stato catturato dai soldati peshmerga comandati da Balambo Muhammed Ali, brigadiere generale della terza divisione speciale di Suleimania, città nel Kurdistan Iracheno a 50 km a est di Kirkuk. Altri otto responsabili dell’attacco dell’ISIS sono stati arrestati nella stessa operazione.
Nel video ottenuto dal Post, al-Ansarai è interrogato dai militari curdi che lo hanno spogliato immediatamente come fanno con i prigionieri per evitare che si facciano esplodere, e spiega – in arabo con accento iracheno – che il suo gruppo di circa cento miliziani proveniva da Hawija, una città più piccola a ovest di Kirkuk occupata dall’ISIS, e aveva corrotto le guardie ai checkpoint. I curdi gli chiedono altre cose sui loro appoggi a Kirkuk e poi concludono di consegnarlo ai gruppi antiterrorismo iracheni, che “se non parla lo fanno fuori”.
Stando al comunicato del Consiglio di Sicurezza Curdo, l’ISIS “aveva approfittato di una falla di sicurezza tra Bashir e Daquq, riuscendo a portare decine di suoi uomini nella fabbrica di Tariq, a sud di Kirkuk. Da lì più di 120 terroristi erano stati portati a Kirkuk a bordo di quattro camion Kia e di un camion dei rifiuti: da qui si erano sparpagliati verso i luoghi degli attacchi terroristici”.