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  • Lunedì 17 ottobre 2016

La Thailandia starà senza re per un po’

Il governo militare ha assicurato che il successore di Bhumibol Adulyadej sarà suo figlio Maha Vajiralongkorn, che però verrà incoronato forse tra un anno

(MANAN VATSYAYANA/AFP/Getty Images)
(MANAN VATSYAYANA/AFP/Getty Images)

Sono passati quattro giorni dalla morte di Bhumibol Adulyadej, re della Thailandia dal 1946 e finiti i funerali si è cominciato a parlare di chi prenderà il suo posto. Adulyadej era molto amato, e dopo la sua morte c’era stata subito molta preoccupazione su come sarebbe stata gestita la successione nel paese, che dal 2014 è governato da una giunta militare che prese il potere con un colpo di stato. Il governo thailandese sabato ha fatto sapere che Maha Vajiralongkorn, il figlio di Adulyadej, intende posticipare la sua incoronazione, perché vuole prolungare il periodo di lutto per suo padre. Prayuth Chan-ocha, attuale primo ministro thailandese, ha parlato in televisione sabato sera, cercando di rassicurare i cittadini sulla successione, assicurando che Vajiralongkorn sarà il nuovo re, ma che «ha detto che in questo momento tutti sono tristi, e lui è ancora triste, quindi tutte le parti dovrebbero aspettare che questo brutto momento passi». In Thailandia ci sarà un periodo di lutto nazionale che durerà un anno, al termine del quale – si pensa – il re sarà cremato. Non è chiaro quando Vajiralongkorn voglia fissare l’incoronazione, ma gli osservatori hanno ipotizzato che la data possa arrivare dopo la fine del lutto nazionale, e quindi tra un anno.

La notizia della morte di Adulyadej è stata accolta con grande tristezza nel paese, nonostante il re avesse 88 anni e fosse malato da molto tempo. Durante il regno di Adulyadej la Thailandia è diventato uno dei paesi più ricchi del sud est asiatico, sia per la crescita industriale che per quella del turismo. In tutti i luoghi pubblici del paese oltre che in tantissime case ci sono sue fotografie appese al muro. Vista l’età e la malattia del re, però, il paese si stava preparando alla successione di Vajiralongkorn, che, almeno fino a qualche tempo fa, era amato molto meno del padre, e considerato viziato e prepotente. Vajiralongkorn era solito passare lunghi periodi all’estero, soprattutto in Germania, ma ultimamente – proprio in vista della possibile morte del padre – aveva aumentato la sua presenza pubblica in Thailandia. Vajiralongkorn è sembrato recentemente migliorare i suoi rapporti con la giunta militare: in passato non erano stati buoni, anche per i suoi stretti rapporti con Thaksin Shinawatra, ex primo ministro e avversario della giunta.

Negli ultimi anni alcune vicende politiche thailandesi erano state interpretate come una specie di complotto per impedire che Vajiralongkorn fosse nominato re alla morte del padre, o perlomeno per limitarne i poteri una volta in carica. Qualcuno ha sostenuto che lo stesso colpo di stato del 2014 sia stato organizzato per evitare che alla morte di suo padre Vajiralongkorn concedesse più potere agli Shinawatra, una delle famiglie più potenti del paese. Per anni è girata anche la voce che la corte volesse far incoronare la principessa Sirindhorn, sorella di Vajiralongkorn, al suo posto. Dopo la morte di Adulyadej ci sono state preoccupazioni riguardo alla successione anche all’estero: la monarchia era vista come un’istituzione unificante in un paese politicamente piuttosto instabile. Negli anni della guerra fredda, il re era stato anche una garanzia per gli Stati Uniti, in un’area del mondo dove i paesi comunisti erano molti.

La velocità con cui la giunta militare ha assicurato che Vajiralongkorn sarà il nuovo re thailandese è stato interpretato da molti come un tentativo di tranquillizzare i mercati finanziari. Nel periodo in cui il trono rimarrà vacante, ricoprirà i compiti del re Prem Tinsulanonda, un 96enne ex primo ministro ed ex capo dell’esercito, fedele consigliere del re. In passato Tinsulanonda è stato accusato di essere stato coinvolto nel colpo di stato che nel 2006 rovesciò il governo populista di Shinawatra.