Il Regno Unito accoglierà 300 minori che vivono a Calais
Se ne parla da tempo, la prossima settimana i trasferimenti dal campo migranti conosciuto come “la Giungla” dovrebbero cominciare davvero
Circa 300 minori non accompagnati da adulti, soprattutto siriani e afghani, saranno trasferiti nei prossimi giorni dal campo migranti di Calais, nel nord della Francia, al Regno Unito. Alcuni di loro, in base alle regole europee sulla ricongiunzione famigliare, hanno il diritto di entrare nel Regno Unito, dove risiedono i loro genitori o parenti. Il ministero dell’Interno britannico ha detto che per i minori non accompagnati che non hanno parenti nel paese sarà invece adottata una speciale procedura di registrazione. Nel campo di Calais, soprannominato la “Giungla“, vivono circa 10 mila persone, molte delle quali cercano di raggiungere il Regno Unito nascondendosi a bordo dei camion che attraversano il tunnel sotto la Manica. Il governo francese ha promesso di chiudere il campo di Calais entro la fine dell’anno e di redistribuire i migranti che lo occupano nei vari centri di accoglienza sparsi per il paese.
Del caso dei minori non accompagnati di Calais si era tornati a parlare questa settimana in seguito a una serie di voci su un possibile accordo tra il governo francese e quello britannico per il loro trasferimento. Diversi articoli pubblicati a partire dalla scorsa estate hanno descritto la difficile situazione nel campo, che, in forme diverse, esiste da più di dieci anni. I bambini vivono nel campo insieme ad altre migliaia di persone, sistemati tende e capanne di fortuna circondate dal fango. I più giovani hanno nove anni e frequentano scuole improvvisate gestite da gruppi di volontari. Secondo una statistica riportata dal New York Times, il campo è abitato da più di mille minori non accompagnati.
Secondo le regole europee, i migranti devono fare richiesta di asilo nel primo paese dell’Unione in cui arrivano, ma le richieste dei minori devono essere automaticamente trasferite verso quei paesi dove risiedono i loro parenti. Alcune leggi del Regno Unito impongono al governo di trasferire nel paese anche i minori non accompagnati che si trovano in situazione di rischio.
La decisione di trasferire i minori è stata presa dal governo britannico dopo le insistenti e spesso dure richieste di quello francese che, pochi mesi fa, aveva annunciato l’intenzione di demolire il campo entro la fine dell’anno. Ministeri ed esponenti del governo francese chiedono agli inglesi di “fare la loro parte”, cioè accogliere i minori e gli altri rifugiati che hanno diritto di accoglienza nel Regno Unito in base alle regole europee. Politici e commentatori inglesi, però, hanno spesso accusato le autorità francesi di non fare abbastanza per fermare i migranti che dal campo di Calais cercano di raggiungere il tunnel sotto la Manica.
Questa settimana il ministro per le Abitazioni francese, Emmanuelle Cosse, ha detto che la “Giungla” sarà demolita non appena tutte le condizioni lo permetteranno e che è «impensabile far trascorrere ai migranti un altro inverno nel campo di Calais». Il ministro dell’Interno britannico Amber Rudd ha detto che il suo paese farà di tutto per permettere il passaggio del numero più alto di minori possibile nel tempo più breve. Secondo ONG come Safe Passage, però, non ci sono ancora piani concreti per mettere in atto il trasferimento. La fase pratica del piano dovrebbe iniziare la prossima settimana, ma non è ancora chiaro quanto durerà.