Come vanno i libri e le librerie per ragazzi
Sono sempre di più e oltre a vendere libri per bambini e adolescenti organizzano anche eventi, letture e laboratori con le scuole
Per l’editoria anglosassone il 2016 sarà probabilmente il migliore anno per le vendite di libri per ragazzi e bambini: ed è la terza volta consecutiva che accade. Negli ultimi 10 anni il settore è cresciuto del 44 per cento e anche in Italia c’è un risultato simile. Nel 2015 in Italia sono stati pubblicati 6.455 nuovi libri per bambini, nel 2014 erano stati 1.994, una cifra simile agli anni precedenti. Molti – i dati escludono i cosiddetti romanzi “Young Adult”, quelli per adolescenti – sono illustrati: il 38,6 per cento è per bambini tra i 3 e i 4 anni, il 23,7 per cento per quelli dai 5 ai 6 anni, il 18,6 per cento per bambini dai 7 agli 8 anni. Il successo dei libri per ragazzi, in un periodo non proprio facile per l’editoria, ha influenzato molto il lavoro delle librerie, in particolare di quelle specializzate nei libri per ragazzi, ma anche di quelle di catena.
Come funzionano le librerie per ragazzi
Alberto Galla, presidente dell’Associazione Librai Italiani (ALI), ha spiegato al Post che il settore dei libri per ragazzi ha sentito meno la crisi economica degli ultimi anni. Di conseguenza, da un lato le librerie specializzate in questo tipo di libri sono riuscite a sostenersi, dall’altro le catene di librerie se ne sono occupate sempre di più. Galla ha detto che il settore è cresciuto molto perché negli ultimi vent’anni l’offerta di libri per ragazzi e bambini si è allargata parecchio – in ritardo rispetto ad altri paesi, ma con un’influenza positiva da parte dell’estero – ed è cambiato anche il tipo di servizi che i librai offrono ai piccoli lettori e ai loro genitori. Le librerie generaliste, quelle che hanno anche i libri per adulti, vendono ora anche giochi da tavolo e giochi didattici (Galla ha fatto l’esempio dei giochi di Creativamente e dei Sabbiarelli) mentre quelle specializzate non si limitano a vendere i libri, ma organizzano anche eventi e laboratori.
La creatività dei librai è sempre più importante per le piccole librerie specializzate: molte lavorano in collaborazione con le scuole per organizzare attività didattiche, sia dentro che fuori dalle librerie. Galla ha spiegato al Post che fino a qualche anno fa si pensava che una libreria dovesse avere una dimensione minima per sopravvivere ma oggi non è più così, e molte attività delle librerie avvengono al di fuori delle sue pareti fisiche: non solo grazie a internet e ai social network che permettono ai clienti di avere un nuovo tipo di rapporto con le librerie, ma anche per le collaborazioni con altri enti, dalle scuole alle associazioni culturali. Le stesse librerie spesso fondano associazioni culturali che coinvolgono educatori, operatori teatrali e insegnanti in pensione. Per Galla questo è un periodo di rinascita delle librerie indipendenti, che si stanno organizzando anche in modo nuovo e diverso rispetto al passato.
Il nuovo modo di lavorare delle piccole librerie specialistiche non è nato da zero: è quello seguito da sempre dalla Libreria dei Ragazzi di Milano, fondata da Roberto Denti nel 1972, e dalla libreria Giannino Stoppani di Bologna, fondata nel 1983, che nel 2003 ha anche aperto una scuola per librai e giocattolai, nonché un centro studi sulla letteratura per ragazzi, la Accademia Drosselmeier. Una libreria più recente ma con un approccio simile è Viale dei Ciliegi 17 di Rimini (il nome viene da Mary Poppins), fondata nel 2004 e che dal 2008 organizza il festival dedicato ai libri per adolescenti Mare di Libri. Alice Bigli, una dei quattro librai di Viale dei Ciliegi 17, ha spiegato al Post che per una piccola libreria specializzata è importante creare un rapporto con le persone che vivono nella città. Le altre cose fondamentali sono puntare sul catalogo, non solo sulle novità, e sullo spirito di iniziativa dei librai, che devono tenersi sempre aggiornati e proporre cose nuove.
Viale dei Ciliegi 17 – che va sempre meglio, nonostante la crisi – lavora molto con le scuole: ogni mattina uno dei librai va in una classe dove tiene attività organizzate dall’istituto o dai singoli insegnanti che comprendono anche incontri con gli autori dei libri adottati nel programma scolastico. Una delle iniziative di maggior successo è la Gara di Lettura, organizzata alle medie e alle superiori: si tratta di un torneo a cui le classi partecipano come squadre, devono leggere 10 libri scelti dai librai e poi sfidarsi sulla conoscenza dei testi. Il suo funzionamento è quello di molte altre librerie indipendenti per bambini: è prevista qualche apertura serale con letture e micro-laboratori per i bambini mentre nei pomeriggi vengono organizzati giochi da tavola, lezioni di disegno, letture in inglese, racconti di fiabe.
Una vetrina della libreria per ragazzi Viale dei Ciliegi 17 di Rimini (Viale dei Ciliegi)
Anche le librerie di catena organizzano attività simili a quelle delle librerie indipendenti. Negli ultimi cinque anni ad esempio molte librerie Feltrinelli hanno rifatto gli spazi dedicati ai libri per ragazzi. Alessia Magistroni, direttrice marketing del Gruppo Feltrinelli, ha spiegato al Post che oggi 44 punti vendita su 115, distribuiti su tutto il territorio nazionale, hanno un’area Kids, ben distinta dal resto della libreria anche per il colore con cui è indicato il settore: quello che contraddistingue la Feltrinelli e le sue librerie è il rosso, mentre nelle aree Kids prevale il verde. Si trovano dai libri per bambini molto piccoli, che ancora non sanno leggere, ai Young Adult per gli adolescenti, ci sono sedie e tavoli adatte ai bambini, giocattoli e giochi da tavolo. Inoltre le aree Kids si trovano vicino agli spazi dedicati ai fumetti, un altro settore editoriale molto in crescita negli ultimi anni.
Magistroni ha detto al Post che nel 2015 le Librerie Feltrinelli hanno organizzato più di 500 attività per bambini e ragazzi, tra cui letture ad alta voce e laboratori musicali e artistici. Nel 2016, a giugno, ne erano già state realizzate 450. È una percentuale importante degli eventi organizzati dalle librerie, che sono circa 3 mila all’anno. Di solito le attività per ragazzi si tengono la domenica mattina, un orario più comodo per i genitori. Durante la settimana ci sono solitamente quelle con le scuole: nel 2015 sono stati organizzati più di 300 eventi riservati agli studenti, come incontri con gli autori e visite guidate alle librerie.
Uno spazio Kids in una libreria Feltrinelli (Librerie Feltrinelli)
Anche le librerie della catena Giunti al Punto danno molto spazio ai libri per bambini e per ragazzi, ma non si tratta di una strategia degli ultimi anni. Le librerie Giunti hanno sempre destinato molto spazio ai bambini, coerentemente con la produzione della casa editrice che dopo aver acquisito il marchio Disney Libri nel 2014 è diventata la prima nel mercato dei libri per ragazzi (sia per la scolastica che per i libri di varia). Il direttore generale delle librerie Giunti al Punto Jacopo Gori ha spiegato al Post che le vendite dei libri per ragazzi sono pari a un quarto del fatturato delle librerie. Negli ultimi anni i prodotti che più hanno contribuito alle vendite sono stati i libri di Peppa Pig, pubblicati dalla stessa Giunti, e quelli di Disney.
Anche nelle librerie Giunti al Punto i libri per bambini sono divisi per fasce d’età e quelli per i più piccoli sono disposti negli scaffali più bassi, in modo da essere più accessibili. Da sempre Giunti colloca i libri per ragazzi anche nelle vetrine, diversamente dalla maggior parte delle librerie generaliste, così da presentarsi alle famiglie come punti vendita dedicati a loro. Tra le iniziative che la catena organizza per i bambini c’è una campagna annuale, arrivata alla quarta edizione, per raccogliere libri per le biblioteche scolastiche di tutta Italia: si chiama “Aiutaci a crescere. Regalaci un libro!”. Si svolge ad agosto e funziona così: acquistando un libro da donare a una biblioteca si riceve il 15 per cento di sconto su altri acquisti. Nel 2011 una campagna simile fu organizzata per le biblioteche dei reparti pediatrici, mentre nel 2010 le donazioni andarono alle biblioteche abruzzesi distrutte dal terremoto del 2009.
(Libreria Giunti al Punto di Modena2)
Come è cambiata l’editoria per ragazzi negli anni
Alberto Galla di ALI ha spiegato al Post le principali innovazioni che hanno reso l’editoria per ragazzi quella che è oggi. La prima è stata quella dei libri cartonati per i bambini molto piccoli, ad esempio la collana Libri coi Buchi della casa editrice La Coccinella: è stata fondata nel 1977 ma è cresciuta negli anni Ottanta. Nello stesso periodo si sono diffusi i librigame, che invece di essere letti in modo lineare dall’inizio alla fine permettono di fare delle scelte e influenzare il corso della storia in alcuni punti (le classiche storie “al bivio”). Più di recente c’è stata una rinascita dei libri illustrati, quelli che gli addetti ai lavori chiamano “albi”. L’ultima tendenza, iniziata con la serie di libri con protagonista Harry Potter, è quella della letteratura “crossover”, cioè dei libri scritti per ragazzi di 11, 12, 13 anni o adolescenti che però vengono letti molto anche dagli adulti. Un altro grande successo, nato in Italia, è quello dei libri di Geronimo Stilton, il topo inventato nel 2000 da Elisabetta Dami e diventato un marchio famoso non solo per i libri ma anche per i giocattoli.