Le foto dei migranti soccorsi a nord della Libia
La scorsa notte 1.800 persone sono state salvate e almeno 28 sono morte: un fotografo di AFP si trovava sulla nave di una ONG
Negli ultimi giorni ci sono state decine di operazioni di soccorso nel mare a nord della Libia. I salvataggi sono stati compiuti dalla Guardia Costiera italiana, dalla Marina militare e da diverse ONG attive nel tratto di mare fra Sicilia e Nord Africa. Migliaia di persone sono state recuperate, solo 1.800 nella notte tra il 4 e il 5 ottobre, quando però almeno 28 migranti sono morti: 22 di loro si trovavano a bordo di un unico barcone sovraccarico di persone. Le ultime operazioni sono state fotografate da Aris Messinis, che si trovava a bordo della nave Astral, della ONG spagnola Proactiva Open Arms. Messinis ha detto che su una barca di legno «c’erano circa mille persone su tre piani». Dice di aver visto e di aver contato 22 morti, «ma ce n’erano ancora nella stiva». E ancora: «C’era il panico a bordo, c’erano persone che saltavano in acqua». Quattro persone, e tra loro una donna incinta, sono state recuperate in elicottero.
Attenzione, le immagini sono forti.
Aris Messinis è il fotografo che nel 2015, per le immagini dei migranti e dei rifugiati sull’isola di Lesbo, aveva vinto il Visa d’Or, il premio più prestigioso assegnato al festival internazionale di fotogiornalismo “Visa Pour L’Image” a Perpignan, in Francia. Messinis è nato in Grecia nel 1977 e dal 2003 lavora all’Agence France Presse, dove dal 2006 è capo della redazione fotografica di Atene: è conosciuto anche per una foto che lo ritrae quando in un’occasione decise di smettere di scattare fotografie e dare una mano ai migranti che stavano sbarcando.