Persone ai margini
Le foto che Donato Di Camillo ha iniziato a scattare ai newyorkesi quando è uscito di prigione
Donato Di Camillo è un ex detenuto newyorkese che quando ha finito di scontare la sua pena, nel 2012, ha cominciato a scattare fotografie a New York e alla gente che incontrava. Ha detto: «Mi ritrovo a empatizzare con un sacco di queste persone che lottano, perché io stesso lotto, forse in modo diverso; ma ci vedo come specchi gli uni degli altri».
Di Camillo è cresciuto a Brooklyn e quando era un ragazzino è stato arrestato per il furto di un’autoradio. Non si sa molto dei reati che ha commesso e delle relative condanne, ma nel 2006, quando aveva 38 anni, è stato arrestato per reati più gravi. Nel periodo trascorso in carcere Di Camillo si è appassionato alla fotografia: barattava francobolli con riviste come il National Geographic per studiarne i reportage. Durante gli arresti domiciliari ha cercato di migliorare le sue capacità tecniche e quando ha finito di scontare la pena, nel 2012, ha cominciato a fotografare le persone che lui stesso definisce «ai margini della società», ma che nelle sue foto sono «solo persone». Dice di ispirarsi a grandi fotografi come Robert Frank, Diane Arbus, Hellen Levit, Gary Winogrand, ma in particolare Bruce Gilden e William Klein.
Le foto qui sotto fanno parte della raccolta The Fringe (Margini) e sono state scattate a Staten Island.