Scalfari dice che Renzi ha battuto Zagrebelsky 2 a 0
Nel dibattito televisivo sul referendum costituzionale: e aggiunge che l'oligarchia è la migliore forma di democrazia
Nel suo consueto editoriale domenicale su Repubblica, Eugenio Scalfari oggi ha commentato il dibattito televisivo sul referendum costituzionale andato in onda su La 7 venerdì sera, a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky. Il dibattito è durato circa due ore e mezzo, e ci sono stati alcuni momenti un po’ tesi, soprattutto alla fine: entrambi hanno portato argomenti piuttosto solidi, e nella giornata di sabato i commentatori si sono un po’ divisi su chi avesse “vinto”. Qualcuno ha detto che Renzi ha argomentato bene e che è stato migliore di Zagrebelsky per le sue innegabili capacità comunicative, mentre altri hanno sostenuto che le tesi più solide le ha portate Zagrebelsky, che conosce meglio la Costituzione. Scalfari ha scritto:
Conosco bene Gustavo e c’è tra noi un sentimento di amicizia che non ho con Renzi e, mi dispiace doverlo dire, a mio avviso il dibattito si è concluso con un 2-0 in favore di Renzi.
Quello che scrive Scalfari è un po’ sorprendente perché è stato spesso molto critico nei confronti di Renzi, ed è invece, come dice lui stesso, amico di Zagrebelsky. Scalfari continua spiegando che «il primo errore riguarda proprio la contrapposizione tra oligarchia e democrazia: l’oligarchia è la sola forma di democrazia, altre non ce ne sono salvo la cosiddetta democrazia diretta, quella che si esprime attraverso il referendum. Pessimo sistema è la democrazia diretta». Scalfari suggerisce che Zagrebelsky, che «detesta l’oligarchia», forse «non sa bene che cosa significa e come si è manifestata nel passato prossimo e anche in quello remoto». L’oligarchia è sempre stata in realtà la forma di governo in Italia, quella praticata dalla Democrazia Cristiana e dallo stesso Partito Comunista: l’oligarchia è quindi auspicabile, perché è, in sostanza, la stessa cosa della democrazia, dice Scalfari.