Com’è “FIFA 17”
È uscita la nuova edizione del videogioco di calcio più venduto al mondo, con una nuova modalità di gioco di cui si parla molto bene
Giovedì 29 settembre è uscito in tutto il mondo (tranne in Nord America, dove era uscito due giorni prima) FIFA 17, l’ultimo videogioco di calcio della casa di produzione EA Sports. FIFA è la serie di videogiochi sportivi più venduta al mondo negli ultimi anni, e una delle più popolari di sempre: l’unico altro videogioco di calcio che compete con FIFA è Pro Evolution Soccer e ogni anno verso settembre i siti e le riviste che si occupano di videogiochi pubblicano le loro recensioni, anche per capire quale dei due sia meglio. Si va molto a gusti personali, e ci sono tifoserie piuttosto appassionate che sostengono la superiorità dell’uno o dell’altro: in generale negli ultimi anni sono di più quelli che preferiscono FIFA, ma quelli di PES sono piuttosto agguerriti. Il giocatore sulla copertina di FIFA 17 è il centrocampista del Borussia Dortmund Marco Reus, scelto tramite un sondaggio tra i giocatori. Il gioco è disponibile per PC, Playstation 3 e 4, Xbox 360 360 e One.
Cosa c’è di nuovo
I motivi che spingono milioni di persone nel mondo a comprare ogni autunno un nuovo videogioco di calcio, che sia FIFA o che sia PES, sono sostanzialmente due: ci sono le squadre nuove, con i campionati aggiornati con promozioni e retrocessioni e le rose completate con i trasferimenti estivi, e ogni anno i giochi migliorano un po’, almeno in teoria. FIFA 17 è il primo della serie a usare il motore grafico Frostbite – lo stesso di Battlefield, uno dei più apprezzati giochi di guerra – che è più potente e consente un maggiore numero di dettagli. La grafica del gioco è migliore di FIFA 16 e per tre squadre – Bayern Monaco, Manchester United e Juventus – ai giocatori sono stati fatte delle scansioni facciali per rendere più realistici i loro omologhi nel gioco (quando l’hanno fatto alla Juventus c’era ancora Paul Pogba, che è passato allo United). Tra le altre cose quest’anno ci sono anche quasi tutti gli allenatori della Premier League, che vengono inquadrati nelle pause e nei festeggiamenti dopo i gol.
La più importante nuova funzione, che è stata molto anticipata e discussa, si chiama “Viaggio”: è la prima nuova funzione di gioco da 7 anni, quando venne introdotta la modalità “Ultimate Team”. Nel Viaggio si interpreta Alex Hunter, una giovane promessa della Premier League: si può scegliere in che squadra del campionato inglese farlo giocare, e il ruolo (solo dal centrocampo in su, però: non in difesa o in porta). In questa modalità, oltre che a giocare (si può scegliere se comandare l’intera squadra o solo Hunter), si devono anche gestire le relazioni con i compagni di squadra, con l’allenatore, con il club e con la famiglia. Ci sono molte animazioni, e parte della storia è ambientata fuori dal campo: bisogna scegliersi come comportarsi, che decisioni prendere, o quali risposte dare ai giornalisti, e la storia del calciatore cambia. È insomma una cosa a metà tra un gioco in prima persona e un gioco di calcio, ambientata durante le partite e gli allenamenti, ma anche per esempio negli spogliatoi e nella casa di Hunter.
Ci sono poi anche alcune novità in come si gioca, anche se meno rispetto alle passate edizioni del gioco: una delle principali riguarda il modo in cui si battono i calci piazzati. Per calciare le punizioni si può spostare il giocatore cambiando la lunghezza e la traiettoria della rincorsa, e ci sono molte più possibilità invece delle classiche “punizione a effetto-punizione tesa”; negli angoli è stata introdotta una modalità che permette di interagire con i giocatori in area e scegliere chi colpirà il cross, e anche i rigori sono cambiati completamente: ora è molto importante controllare la rincorsa, che prima invece era gestita automaticamente.
Un’altra novità riguarda l’intelligenza artificiale dei giocatori controllati dal computer, sia i compagni di squadra che gli avversari: è gestita da un nuovo sistema, chiamato Active Intelligence System, che fa sì che i giocatori si muovano meglio negli spazi, facciano inserimenti e spostamenti più logici, che comprendono anche finte e smarcamenti, spesso coordinati. Un’altra funzione, chiamata Physical Activity Overhaul, migliora il gioco “fisico” dei giocatori, rendendo più realistici i contrasti con e senza palla, e aumentando le possibilità di gestirlo mentre si gioca. L’ultima novità importante riguarda le azioni d’attacco: in FIFA 17 è possibile controllare meglio i tiri in porta, tenendoli rasoterra (una cosa che in FIFA 16 era più casuale), e ci sono dei nuovi tipi di passaggi filtranti, chiamati “calibrati”. Queste nuove modalità di gioco sono state realizzate con la collaborazione di James Rodriguez, Marco Reus, Anthony Martial e Eden Hazard. C’è poi qualche piccola novità anche nelle modalità Ultimate Team e Carriera, dove per esempio i giocatori hanno degli obiettivi da raggiungere con la propria squadra, come vendere un certo numero di magliette.
Cosa se ne dice
Polygon, uno dei più importanti e letti siti di videogiochi al mondo, ha dato a FIFA 17 un punteggio di 9 su 10: Owen Good ha scritto di avere apprezzato soprattutto la modalità Viaggio, perché lo svolgimento non è scontato. Non è una storia lineare, di una giovane promessa che diventa uno dei calciatori più forti della Premier League: se non si gioca bene si fallisce, e si finisce con l’essere svincolati dalla propria squadra. Il gioco non prevede la possibilità di rigiocare le partite andate male – come succedeva già nella modalità Carriera – ed è obbligatorio giocarle tutte: questo rende la storia coinvolgente e stimolante, secondo Owen. Durante le partite, ha spiegato, l’intelligenza artificiale dei compagni di Hunter fa sì che la squadra giochi un po’ “per lui”, cercando di passargli spesso la palla e di farlo tirare in porta.
Ben Wilson del Guardian ha dato a FIFA 17 4 stelle su 5, scrivendo che il tentativo di superare la concorrenza di PES con la modalità Viaggio ha funzionato: è un’esperienza mai vista prima d’ora in un videogioco di calcio, scrive, che ha elementi per piacere sia ai grandi appassionati di calcio che a quelli occasionali. Nelle partite è diventato ancora più importante il tempismo con cui si selezionano i vari comandi, e le azioni sono più imprevedibili e realistiche per esempio nei contrasti e nei rimpalli. Wilson dice però che PES 2017, che è uscito da un paio di settimane, rimane migliore per quanto riguarda la tattica di gioco: premia il gioco più ragionato, la circolazione di palla precisa e con i giusti tempi. In FIFA 17 continua a essere molto efficace la tecnica di far salire la palla in attacco il più velocemente possibile, invece che costruire un’azione ordinata. Secondo Wilson in PES 2017 è migliore anche l’intelligenza artificiale delle squadre avversarie: giocano tutte con schemi e tattiche diverse, mentre in FIFA 17 le azioni degli avversari rispondono tutte alla stessa logica. Questo alla lunga diventa un po’ noioso, dice Wilson, soprattutto nella modalità Carriera. Secondo Wilson, quindi, PES 2017 rimane un po’ migliore per quanto riguarda le dinamiche di gioco: ma FIFA 17 alla fine vince il confronto, per le modalità Viaggio e Ultimate Team, per le licenze di maglie e stadi, per il numero di squadre, per le animazioni e per la modalità online.