Vincenzo De Luca è stato assolto
Il presidente della Campania è stato assolto dopo 18 anni nel processo che ne causò la definizione di "impresentabile", perché il fatto non sussiste
Il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, è stato assolto dalle accuse legate alla vicenda del Sea Park, un parco marino che si sarebbe dovuto costruire a Salerno e che non fu mai realizzato. L’inchiesta era iniziata circa 18 anni fa e coinvolgeva altre 41 persone con accuse di vario tipo. Nel 2012 De Luca aveva rinunciato alla prescrizione nel processo in cui era accusato di corruzione, truffa aggravata, truffa, falso, associazione a delinquere e concussione, dicendo di volere arrivare a sentenza su una vicenda che lo aveva coinvolto quando era sindaco di Salerno.
Il processo riguardava il progetto di costruzione di un parco acquatico in una zona del comune dove sorgeva un complesso industriale non più utilizzato dall’azienda Ideal Standard. All’epoca dei fatti, nel 1998, secondo i magistrati c’erano stati scambi di denaro e varie irregolarità nel passaggio di proprietà dei terreni, per fare approvare le delibere comunali necessarie per costruire il parco. Nel 2015 proprio a causa del processo ancora in corso, De Luca era stato inserito nella lista dei cosiddetti candidati “impresentabili” preparata dalla presidente della Commissione antimafia Rosy Bindi. Il suo inserimento nella lista portò a grandi polemiche soprattutto all’interno del Partito Democratico: De Luca criticò molto Bindi e la querelò; la querela fu poi archiviata dal giudice delle indagini preliminari di Roma.
In seguito alla sentenza di assoluzione, Vincenzo De Luca ha scritto una breve nota su Facebook, facendo allusione al caso della Commissione antimafia:
Processo SeaPark: assoluzione piena dopo 18 anni. Esprimo piena soddisfazione e rispetto per la Magistratura. Era questa la vicenda per cui un’avventurosa parlamentare ci aveva presentato come “impresentabili”. Oggi ci presentiamo a testa alta. Noi.
La sentenza è stata emessa dalla Seconda sezione penale del tribunale di Salerno e ha portato all’assoluzione di De Luca e degli altri 41 imputati. Il pubblico ministero Vincenzo Montemuro nella sua requisitoria aveva sostanzialmente smontato le accuse presentate negli scorsi anni dai suoi predecessori, per l’inconsistenza delle prove raccolte.