Sam Allardyce si è dimesso da allenatore dell’Inghilterra
Ad appena 67 giorni dall'incarico, perché coinvolto in un'inchiesta del "Telegraph" su come aggirare le regole del calciomercato
Nella sera di martedì 27 settembre, Sam Allardyce ha lasciato il suo incarico da allenatore della nazionale di calcio inglese, dopo una sola partita e 67 giorni in carica. Le dimissioni sono state concordate con la Football Association (FA), la federazione del calcio inglese, in seguito a una lunga inchiesta pubblicata dal quotidiano Telegraph, che l’aveva anticipata lunedì sera, sulla corruzione nel calcio inglese e alcuni affari poco limpidi di Allardyce, in carica da dopo gli Europei come successore di Roy Hodgson.
Allardyce, prima ancora che dirigesse il suo primo allenamento della nazionale, è stato filmato e registrato da due giornalisti del Telegraph che si fingevano investitori asiatici mentre dava consigli su come aggirare le regole della FA per guadagnare con il mercato dei trasferimenti dei calciatori e negoziava un contratto da 400mila sterline (460mila euro circa) per fare da consulente a un’agenzia di Singapore su questioni di calcio.
Il Telegraph aveva iniziato la sua inchiesta più di 10 mesi fa per indagare su alcune voci di corruzione nel mondo del calcio britannico; i suoi giornalisti erano entrati in contatto con Allardyce questa estate fingendosi investitori di Singapore in cerca di informazioni e consulenze per operare nel mercato britannico dei trasferimenti di calciatori, che è uno dei più ricchi del mondo. Allardyce, nei due incontri avuti con i giornalisti in incognito, era stato registrato mentre spiegava che il modo per fare soldi è comprare direttamente i cartellini dei calciatori, e che c’erano diversi agenti sportivi che lo facevano senza problemi aggirando le regole della FA che dal 2008 lo proibiscono. Allardyce, durante le conversazioni, spiegava anche che il modo migliore per controllare un giocatore è controllare il suo agente, criticava diverse decisioni della FA e prendeva anche in giro il suo predecessore alla guida della nazionale, imitando la sua voce e definendolo “poco incisivo”.
Il Guardian ha spiegato che la FA aveva chiesto al Telegraph le trascrizioni di tutte le conversazioni avute con Allardyce per valutare possibili azioni disciplinari nei suoi confronti e, se la sua posizione dovesse essere particolarmente compromessa, il licenziamento. Non è ancora chiaro se Allardyce si fosse limitato a descrivere uno stato di fatto in cui alcune persone lavorano aggirando le regole della FA, cosa quindi non particolarmente grave, o se invece avesse offerto consigli e consulenze su come aggirare quei regolamenti. Allardyce in uno dei video diffusi dal Telegraph aveva definito “ridicola” la regola della FA sulla possibilità di terze parti di possedere i cartellini dei giocatori di calcio.