Il divorzio tra Angelina Jolie e Brad Pitt non è un normale divorzio
Per metà è un'enorme storia di gossip, che tutti e due dovranno cercare di gestire e influenzare per non subire troppi danni
Lo scorso 20 settembre è diventato pubblico che l’attrice statunitense Angelina Jolie ha chiesto il divorzio dal collega e marito Brad Pitt: lo ha scritto per primo il sito statunitense di gossip TMZ e poco dopo la notizia è stata confermata e ripresa in tutto il mondo. Un divorzio è un fatto privato, ma in questo caso riguarda due dei più noti attori degli ultimi anni: per Pitt e Jolie significherà soprattutto mesi di nuove attenzioni sulla loro vita e probabilmente una lunga vicenda legale. In questi giorni si è già visto qualcosa di come saranno i prossimi mesi, soprattutto dal punto di vista della gestione mediatica del divorzio, che racconta aspetti interessanti su una storia di gossip molto grande che però avrà effetti concreti sulla vita delle persone coinvolte, a partire dall’affidamento dei figli.
Pitt e Jolie si sono sposati nel 2014 ma avevano iniziato a frequentarsi circa 10 anni prima, dopo essersi conosciuti sul set del film Mr. & Mrs. Smith. Negli anni sono diventati una delle coppie più famose di Hollywood, probabilmente oggi la più famosa, hanno fatto tre figli e ne hanno adottati altri tre. Subito dopo la notizia del divorzio sia Jolie che Pitt hanno diffuso brevi dichiarazioni a un paio di giornali tramite avvocati e portavoce, e nulla più. Jolie ha chiesto il divorzio parlando di “differenze inconciliabili” e ha fatto dire al suo avvocato di averlo fatto “per il bene della famiglia”; Pitt ha detto a People: “Sono molto triste, ma quello che conta adesso è il bene dei bambini. Chiedo gentilmente alla stampa la riservatezza che meritano in questo momento difficile”. Secondo i giornali Jolie non ha chiesto un sostentamento economico a Pitt ma ha chiesto l’affido dei loro sei figli, che Pitt potrebbe quindi vedere o visitare solo in alcune occasioni.
Nonostante da Pitt e Jolie non siano arrivate molte altre informazioni, molti giornali hanno continuato a scrivere cose, citando generiche “fonti vicine alla coppia” (nel migliore dei casi) o, nel peggiore dei casi, non citando nemmeno quelle. TMZ per esempio ha scritto che “secondo fonti vicine alla coppia” Jolie si sarebbe lamentata dell’eccessivo consumo di marijuana (e forse anche di alcol) dal parte di Pitt, temendo che la cosa sarebbe potuta diventare un problema per i suoi rapporti con i figli. Sempre TMZ ha scritto il 26 settembre che i due non dovranno affrontare grosse questioni economiche – «sono stati sposati solo per due anni ed è possibile che sin dall’inizio fossero preparati a un divorzio “perché pare avessero un accordo prematrimoniale per determinare a chi sarebbe spettato cosa”» – ma dovranno invece affrontare una specie di sfida per la reputazione, e di conseguenza per l’affido dei figli. Come hanno spiegato molti giornali, tra cui il Guardian e il New York Magazine, convincere l’opinione pubblica attraverso le cose che scrivono i giornali sarà importante per entrambi, perché potrebbe aiutarli a mantenere un’immagine positiva – che è importante anche per il lavoro che fanno – e ottenere l’affidamento dei figli. Che le notizie diffuse da TMZ e gli altri giornali di gossip siano vere o no, a loro importa fino a un certo punto: gli importa che, vere o false, costruiscano una storia che sia per ciascuno il meno negativa possibile.
Al momento Jolie sembra essere messa meglio perché, ha scritto il New York Magazine, ha fatto le mosse giuste per prima: «In un solo giorno ha messo in piedi una campagna di PR così spietata e gravosa da far pensare che Brad [Pitt] farà fatica a uscirne in buona luce». È possibile che Jolie, rappresentata dall’avvocata esperta di divorzi Laura Wesser, si sia messa d’accordo con TMZ per far uscire la notizia, per accennare ai presunti problemi di Pitt con la marijuana e per far uscire l’articolo di martedì, quando i maggior tabloid settimanali statunitensi (People, Us Weekly, OK!) erano già andati in stampa (e non potevano quindi occuparsi della vicenda). Jolie avrebbe quindi scelto un grosso sito, assicurandosi che i tabloid di carta non potessero pubblicare altre storie per circa una settimana. Jolie ha attaccato, Pitt doveva difendersi ma aveva meno mezzi per farlo, e partiva già in svantaggio. La sua prima risposta alla notizia del divorzio, comunque, è arrivata su People, un concorrente di TMZ che in generale sembra stare dalla sua parte (lo dimostrano articoli come “Angelina Jolie e Brad Pitt sono genitori straordinari e amano moltissimo i loro bambini” e “Come Brad Pitt ha aiutato Angelina Jolie durante la sua battaglia con il cancro” ).
Anche secondo il Guardian questo divorzio sarà – più di molti altri divorzi di Hollywood (in cui magari c’erano però in ballo più soldi e nessun figlio) – «una sfida in cui nulla è lasciato al caso e in cui ogni cosa che trapela fa parte di una complicata e deliberata strategia». Allison Hope Weiner – giornalista e avvocata che si occupa di gossip di Hollywood da circa 15 anni – ha detto che «la storia finirà con l’immagine di entrambi che subirà qualche colpo». Pitt, che finora è in netto svantaggio nella gestione mediatica del divorzio, sembra aver chiesto la consulenza di Lance Spiegel, che è stato avvocato di Charlie Sheen e Michael Jackson. Non ha fatto filtrare molte cose alla stampa e sembra che almeno inizialmente abbia cercato di trattare in privato, convincendo Jolie a evitare di rendere pubbliche cose private “per il bene dei figli” (come ha scritto People, citando “fonti vicine alla coppia”). Sembra però che Jolie abbia scelto un approccio diverso: colpire subito e in fretta, per ottenere l’affidamento senza troppa fatica.
Secondo molti esperti intervistati dal Guardian, Jolie e Pitt ora stanno lottando per chi arriva primo, e meglio, su certi giornali. L’esempio più evidente è la storia – raccontata per primo dal Los Angeles Times – secondo cui il 14 settembre, in un volo dalla Francia su di un jet privato, Pitt si sarebbe ubriacato (o avrebbe fumato marijuana), mettendosi poi a urlare contro i figli e in generale a dare di matto. Non è certo cosa e quanto di questa storia sia vero, ma la prima versione è quella che probabilmente rimarrà più impressa nel pubblico, anche se ci dovessero essere successive smentite o smorzamenti.