“Bridget Jones’s Baby”: un ripasso e le recensioni
Esce oggi, ci sono sempre Renée Zellweger e Colin Firth ma ora si è messo in mezzo anche Patrick Dempsey: le recensioni sono abbastanza buone
Bridget Jones’s Baby, il terzo film in cui Renée Zellweger interpreta il personaggio di Bridget Jones, è nei cinema italiani da giovedì 22 settembre. Dura 125 minuti, è una commedia come i due film precedenti – Il diario di Bridget Jones del 2001 e Che pasticcio, Bridget Jones! del 2004 – ed è diretto da Sharon Maguire, la regista del primo film. Nel cast ci sono anche Emma Thompson, Colin Firth e Patrick Dempsey. Firth interpreta Mark, lo storico ex fidanzato della protagonista, che ha superato i 40 anni; Dempsey interpreta Jack, un nuovo e apparentemente perfetto uomo con cui lei ha una relazione.
Il problema – niente spolier: cose-da-trailer – è che Bridget ri-incontra Mark e ci finisce a letto. Passano un po’ di giorni e scopre di essere incinta: forse di Mark, forse di Jack. Thompson interpreta la ginecologa. Ci sono quindi due ordini di problemi: scoprire se possibile chi è il padre, capire chi lei vorrebbe fosse il padre. La frase-sintesi è: «[Mark] l’ho amato, in passato; [Jack]: potrei amarti, un giorno». Poi, forse, un altro spoiler piuttosto grosso è nel titolo.
Bridget Jones per profani
Se amici, fidanzati o parenti vari dovessero costringervi ad andare a vedere Bridget Jones’s Baby senza che abbiate visto i primi due; o se dal 2004 a oggi avete visto troppe serie tv e commedie romantiche e fate una gran confusione su chi è chi e su chi ha fatto cosa in quale mondo inventato del cinema o della tv, ecco una rapida sintesi.
Nel primo film Bridget Jones è una trentenne non particolarmente sportiva, single e innamorata del suo capo, Daniel Cleaver, interpretato da Hugh Grant. Conosce Mark, che fa l’avvocato, e dopo averci parlato decide di rimettere un po’ a posto la sua vita disordinata scrivendo su un diario. Intanto Bridget scopre che Mark e Daniel si conoscono e inizia una relazione con Daniel. Scopre però che Daniel la tradisce: prima si abbatte e poi si riprende, decisa a “vendicarsi”. Mark e Bridget intanto capiscono di piacersi: viaggi e problemi vari (Mark litiga con Daniel) complicano però le cose. Alla fine Mark legge il diario di Bridget (anche i pezzi in cui lei parla male di lui): sembra che decida di andarsene, lei lo insegue. Alla fine si scopre che lui era solo andato a prendere un diario nuovo, per scriverci le cose della loro nuova relazione. Poi si baciano e finisce il film.
All’inizio del secondo film Bridget e Mark stanno insieme. Succedono varie cose tra cui: Bridget che rivede Daniel, Bridget che pensa Mark la tradisca (e invece no), Bridget che pensa di essere incinta (e invece no), Bridget e Mark che parlano di matrimonio, con Mark che dice di non pensarci proprio, almeno al momento. Bridget e Mark litigano, Bridget sembra riavvicinarsi a Daniel (in mezzo c’è pure un viaggio in Thailandia) e alla fine Mark e Bridget fanno pace. In mezzo ci sono Mark e Daniel che litigano, ancora. Il film finisce con Mark che chiede a Bridget di sposarla. Poi si baciano e finisce il film.
In alternativa, se al cinema ci andrete sabato: La5 trasmetterà Il diario di Bridget Jones giovedì sera e Che pasticcio, Bridget Jones! venerdì sera, dalle 21.10. Il primo film è costato 25 milioni di dollari e ha incassato 10 volte tanto; il secondo ne è costati 40 e ne ha incassati 260: due ottimi risultati, insomma. A un certo tipo di pubblico sono piaciuti entrambi: certi critici hanno parlato benino del primo e peggio del secondo.
Prima di arrivare al cinema, Bridget Jones è stata la protagonista di una serie di romanzi della scrittrice britannica Helen Fielding: il primo libro, raccontato sotto forma di diario uscì nel 1995 ed ebbe un grande successo. Tra le altre cose c’erano molti rimandi a Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen. Anche lì “il bello” di cognome fa Darcy e Fielding chiese che a interpretare Mark Darcy fosse Firth, che aveva interpretato il Darcy di Orgoglio e Pregiudizio in un adattamento del libro trasmesso da BBC.
C’è un terzo romanzo di Bridget Jones e c’è un terzo film, ma non c’entrano niente l’uno con l’altro: nel libro – Bridget Jones. Un amore di ragazzo, del 2013 – la protagonista è madre e vedova di Darcy.
Cosa si dice di Bridget Jones’s Baby
Meglio del secondo ma peggio del primo, in generale. Tra chi ne ha parlato meglio c’è Caroline Framke di Vox: ha scritto che il primo film «rivoluzionò le commedie romantiche trasformando la sfigata nell’eroina» e che Bridget Jones’s Baby regge il confronto. Peter Bradshaw del Guardian ha dato al film tre stelle su cinque, scrivendo di aver apprezzato molto i tre attori principali e il modo in cui il film riesce a far ridere smontando e rimontando alcuni cliché delle commedie romantiche. Non ci sono vere e proprie stroncature. Una delle recensioni più negative l’ha scritta Leslie Felperin di Hollywood Reporter: «al posto di quello che dovrebbe essere il cuore pulsante del film, c’è un blocco di ghiaccio, e si ha la sensazione che nessuno dei protagonisti stia facendo quello che fa per amore».