Gli stipendi della nuova Serie A
Ora che è finito il calciomercato, l'Ultimo Uomo ha fatto un po' di conti: quali squadre hanno scelto di tagliare sugli ingaggi? Quanto prende Higuaín rispetto ai suoi compagni?
Dopo aver speso novanta milioni di euro per acquistare Gonzalo Higuain dal Napoli, la Juventus non poteva non rimanere in testa alla classifica delle squadre che spendono più soldi per pagare gli stipendi ai propri giocatori con 145 milioni annui, quasi quaranta in più della seconda, l’Inter, e 130 in più del Crotone, che fra le venti squadre di Serie A è quella che spende meno. Per farsi un’idea, lo stipendio di Higuaín, 7,5 milioni di euro netti all’anno, rappresenta poco più del cinque per cento dell’intero monte ingaggi juventino ma più del 55 per cento del monte ingaggi del Crotone. Sul sito dell’Ultimo Uomo, Marco De Santis ha messo insieme e verificato un po’ di numeri per analizzare meglio la distribuzione degli stipendi del campionato italiano, utile per capire come cambiano i conti delle squadre che in estate hanno investito in maniera molto diversa fra loro, come per esempio Fiorentina, Palermo, Torino e Milan.
Come possiamo vedere, la Juventus mantiene il suo ruolo di leader negli investimenti sugli ingaggi dei giocatori come era lecito attendersi, in quanto i ricavi dei bianconeri in questo momento storico sono superiori a tutte le altre squadre di Serie A. La volontà di aumentare la propria competitività in Europa ha portato i bianconeri ad alzare il loro tetto salariale a seguito dell’acquisto di Higuain. Secondo i dati riportati – che, come detto, al netto delle imprecisioni prendiamo per buoni – dovrebbe guadagnare 7,5 milioni netti per quattro anni, anche se probabilmente nella realtà la cifra netta si dovrebbe attestare attorno ai 7 milioni, visto che all’ultimo momento società e giocatore si sono accordati per un contratto quinquennale.
I campioni d’Italia investono in questa sezione del monte ingaggi circa il 40% dei ricavi escluse plusvalenze (143 milioni su 355), una percentuale abbastanza bassa rispetto alla media delle altre squadre di Serie A ma giustificata dall’utilizzo notevole dei bonus (nell’ultimo bilancio annuale disponibile della Juventus i “premi” rappresentano ben il 15% del totale dei soldi distribuiti ai giocatori della prima squadra, e visto l’andamento dei bianconeri nel recente passato sono bonus che i giocatori hanno sempre raccolto integralmente).
Da questo punto di vista gli estremi sono rappresentati da una parte da Palermo e Milan che con l’abbassamento dei monte ingaggi in questa stagione hanno portato le rispettive percentuali al 37% e al 38%. I rosanero sono passati dal pagare 1 milione netto Sorrentino, e 900 mila euro Gilardino e Vazquez, ad avere come calciatore più pagato in rosa Bruno Henrique con 700 mila euro.
Dalla parte opposta dello spettro c’è il Napoli, con una percentuale addirittura del 62% che spiega bene la necessità da parte dei partenopei di finanziare i loro bilanci con periodiche plusvalenze (o centrare con regolarità la qualificazione in Champions League) per mantenersi a livello di squadre che al momento sono in grado di generare ricavi molto più elevati.