I grattacieli di legno
Negli ultimi anni ne sono stati costruiti moltissimi, merito di una tecnologia speciale e di una maggiore attenzione all'ambiente
Negli ultimi anni diversi esperti hanno notato la tendenza di certi architetti a costruire palazzi ed edifici a più piani con un materiale inconsueto: il legno. Nel 2012 a Melbourne, in Australia, è stato terminato un palazzo residenziale di dieci piani con la struttura interamente in pannelli di legno laminato (cioè strati di legno pressato incollati fra di loro). Alla fine della sua costruzione, risultò il più alto edificio in legno del mondo. Due anni dopo a Bergen, in Norvegia, è stato completato un complesso di appartamenti di lusso da 14 piani in legno lamellare, un materiale molto simile.
L’edificio di Bergen divenne immediatamente l’edificio di legno più alto al mondo, titolo che però gli venne sottratto solamente l’anno successivo da the Cube, un edificio di 33 metri aperto nel quartiere di Londra di Shoreditch. Presto altri due edifici dovrebbero superare in altezza the Cube: il Tall Wood Building, un residence universitario in costruzione a Vancouver, e la Oakwood Tower di Londra, per il momento ancora in fase di progetto. L’Economist ha provato a capire per quale motivo gli edifici in legno a più piani si stanno diffondendo così rapidamente.
Perché il legno?
La tecnica di costruzione in legno laminato è stata introdotta in Europa negli anni Novanta, e si è diffusa via via per edifici sempre più grandi. I suoi sostenitori spiegano che, grazie alla tecnologia di oggi, siamo in grado di produrre pannelli di legno pressato e incollato tanto resistenti quanto i normali materiali edili come il calcestruzzo e l’acciaio. Negli ultimi anni si è scelto di usare il legno principalmente per due ragioni, sintetizza Bloomberg, entrambe ambientali: costruire edifici in legno permette di usare meno cemento, che viene generato con moltissimo dispendio energetico e produzione di anidride carbonica, e di assorbire anidride carbonica dall’ambiente circostante. Poi ci sono ragioni più “umane”, come ha spiegato l’architetto Michael Green in una apprezzata conferenza TED del 2013.
Green, un noto architetto canadese che ha costruito edifici di ogni tipo in tutto il mondo, ha spiegato che fra tutti i materiali che usa, il legno è il suo preferito: «Uno dei motivi per cui lo preferisco è che ogni volta che le persone entrano in un mio edificio in legno, reagiscono in maniera totalmente diversa. Non ho mai visto nessuno entrare in un mio edificio e abbracciare un colonnato in calcestruzzo o acciaio. Invece è accaduto nei miei edifici in legno».
Green fa notare che apprezziamo il legno perché «proprio come con i fiocchi di neve, non troverete mai due pezzi di legno identici», e perché in generale ci ricordano positivamente il mondo naturale. Anche Kevin Flanagan, un architetto dello studio che sta lavorando alla Oakwood Tower, ha spiegato a CNN che «le persone tendono a sentirsi più rilassate, in un ambiente di legno: lo associano agli spazi verdi, hanno per il legno una specie di affinità». Ma Green preferisce il legno anche per altre ragioni, molto più pratiche, ed è convinto di poter realizzare nei prossimi anni un grattacielo in legno alto fino a 100 metri.
Fra le ragioni mostrate da Green, ed elencate anche dall’Economist, ci sono sia la praticità sia i bassi costi di produzione. Prima di tutto le costruzioni in legno sono meno invasive. Un edificio in legno pesa circa un quarto di un palazzo equivalente costruito in cemento o in legno: significa che le fondamenta dovranno essere più piccole.
Altra cosa da non sottovalutare nelle grandi città: costruire edifici in legno è molto meno rumoroso, non servono macchinari pesanti per scavare profonde fondamenta, pompare il cemento o spostare travi d’acciaio.
Ancora: dato che i pannelli di legno sono un materiale estremamente compatto, sono più facili da trasportare. Michael Ramage, direttore del Centro per l’innovazione sui materiali naturali dell’università di Cambridge, ha raccontato all’Economist che per costruire un edificio in legno sono necessari un quinto degli autocarri rispetto a un equivalente edificio in cemento o acciaio.
Perché allora non usiamo il legno per qualsiasi costruzione?
L’Economist ha spiegato che le preoccupazioni per gli alti edifici in legno sono legate a due fattori: la resistenza e l’infiammabilità. Per quanto riguarda la resistenza, la diffusione del legno laminato ha contribuito a migliorare molto l’affidabilità del materiale: i pannelli vengono incollati l’uno con l’altro a seconda dell’andamento delle loro fibre, cosa che le rende più solide e resistenti. Scrive l’Economist:
Un recente esperimento condotto dallo studio di architetti Skidmore, Owings & Merrill e dalla Oregon State University ha mostrato quanto può essere resistente il legno laminato. I ricercatori lo hanno utilizzato in una forma ibridata col cemento: cioè hanno preso una sezione di pavimento di legno laminato larga 11 metri con un sottile strato di cemento spalmato sulla superficie. Era anche presente uno strato di cemento leggermente più spesso in corrispondenza dei piloni. Poi hanno usato una pressa idraulica per fare pressione contro il pavimento. I ricercatori volevano vedere come si comportava un soffitto di questo tipo sotto pressione, e hanno continuato ad aumentarla per scoprire quale fosse il limite. Il pavimento ha cominciato a spezzarsi sotto una pressione superiore alle 37 tonnellate, otto volte il peso che avrebbe dovuto sopportare.
Quella dell’infiammabilità, secondo diversi esperti, è una falsa preoccupazione: per prima cosa può essere ridotta introducendo sottili strati di cemento, come nell’esperimento della Oregon State University. Ramage, inoltre, spiega che il legno «ha un enorme problema di percezione», dato per esempio da fattori culturali come la memoria del Grande incendio di Londra o in generale dalla banale nozione che il legno brucia. Ramage spiega che nei casi dell’incendio di Londra o di quello storico di Chicago, a provocare le fiamme furono «piccoli pezzi di legno. I grossi blocchi di legno, invece, sono piuttosto difficili da incendiare».
Un altro dei più grandi ostacoli per la diffusione di alti edifici in legno è l’attuale legislazione di diversi paesi: negli Stati Uniti e in Canada, per esempio, le leggi in materia edile non permettono di costruire edifici in legno superiori ai quattro piani, o ai 13 metri (in Italia non ci sono limiti così stringenti, e molto cambia dal tipo di edificio e dalla zona in cui viene costruito).