I servizi fotografici di Grace Coddington per Vogue
La storia e le foto dei lavori, pubblicati in un nuovo libro, della celebre direttrice creativa della più importante rivista di moda al mondo
Grace Coddington è famosa per essere stata la direttrice creativa dell’edizione americana di Vogue e il braccio destro di Anna Wintour, la celebre direttrice della rivista, per 28 anni, prima di dimettersi nel gennaio di quest’anno. Come mostra bene il documentario The September Issue – disponibile anche su Netflix e dedicato alla realizzazione del numero di settembre di Vogue America, il più importante dell’anno – tra i compiti di Coddington c’era quello di organizzare i servizi fotografici della rivista: saranno raccolti e pubblicati da Phaidon nel libro Grace: The American Vogue Years, che uscirà il 5 settembre e costerà 165 euro. È il volume aggiornato di una prima edizione uscita nel 2002, Grace: Thirty Years of Fashion at Vogue, in cui Coddington raccontava i suoi anni da Vogue, poi ripubblicata nel 2015. Quest’ultima edizione ha 300 immagini in più scattate da 17 fotografi a partire dal 2002, un’introduzione della famosissima fotografa Annie Leibovitz, e una prefazione dell’attrice Sarisse Ronan.
Negli anni Coddington ha lavorato con fotografi internazionali come Steven Meisel, Annie Leibovitz, Bruce Weber, David Sims, Mert Atlas e Marcus Piggot, e anche con emergenti come Jamie Hawkesworth e Karim Sadli. Il libro raccoglie questi servizi, numerosi aneddoti su com’è lavorare con fotografi, modelle e celebrità, e riflessioni di Coddington su com’è cambiato il processo creativo negli ultimi anni.
Coddington è nata a Anglesey, nel Galles, nel 1941. Iniziò a lavorare come modella a 17 anni e a 19 venne scoperta grazie a un concorso dell’edizione britannica di Vogue. A 26 ebbe un incidente d’auto e due anni dopo venne assunta come giornalista all’edizione britannica di Vogue, dove lavorò per 19 anni come photo editor. Qui conobbe negli anni Settanta Wintour che, quando nel 1988 divenne direttrice di Vogue, la chiamò con sé e le affidò la direzione artistica della rivista (Coddington si era nel frattempo trasferita a New York due anni prima per lavorare da Calvin Klein).