Oggi inizia il festival del cinema di Venezia
Finirà il 10 settembre con l'assegnazione del Leone d'oro e comincia con Ryan Gosling ed Emma Stone, protagonisti del film d'apertura "La La Land"
Oggi inizia la 73esima edizione del festival del cinema di Venezia, che si concluderà il 10 settembre con l’assegnazione del Leone d’oro, il premio più importante. Il festival si tiene al Lido di Venezia ed è organizzato dalla Biennale di Venezia, una delle più importanti istituzioni culturali al mondo. Il nome esatto del festival di Venezia è “Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica”. Il festival di Venezia è il più antico del mondo (arrivò un paio d’anni dopo gli Oscar, ma quelli sono premi, non un festival di film nuovi) ed è anche piuttosto importante: il Guardian ne ha parlato come di una “rampa di lancio per gli Oscar” perché, per esempio, i due Miglior film degli Oscar del 2015 e del 2016 (Birdman e Spotlight) furono presentati a Venezia.
La scorsa edizione del festival di Venezia fu vinta dal film venezuelano Ti guardo e fu in genere ritenuta troppo elitaria e poco attenta ai gusti del pubblico; quest’anno sembra invece che ci siano film interessanti e originali ma anche cose capaci di piacere sia alla critica che al pubblico. Come ogni altro festival del cinema, anche quello di Venezia per chi non è a Venezia è fatto in buona parte dalle foto, dalle feste e dai famosi attori che vi partecipano. Quest’anno ci saranno di sicuro Ryan Gosling, Emma Stone, Michael Fassbender, Alicia Vikander, Monica Bellucci, Denzel Washington, Chris Pratt e Kit Harrington (quello di Game of Thrones).
I film del concorso ufficiale, quelli che potrebbero vincere il Leone d’Oro, sono 20. Tre sono italiani: Piuma di Roan Johnson; Questi Giorni, di Giuseppe Piccioni e con Margherita Buy; Spira Mirabilis, un documentario di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti. I film più attesi sono però Arrival (una storia di fantascienza di Denis Villeneuve), Voyage of Tim: Life’s Journey (un molto ambizioso documentario di Terrence Malick, che ci lavora da quarant’anni), Jackie di Pablo Larraín (in cui Natalie Portman interpreta Jackie Kennedy dopo la morte del marito), The Light Between Oceans di Derek Cianfrance (un film drammatico con Michael Fassbender e Alicia Vikander), Les Beaux Jours d’Aranjuez (un film in 3D di Wim Wenders) e soprattutto La La Land, il musical con Ryan Gosling ed Emma Stone, che è stato scelto come film d’apertura della Mostra e sarà proiettato questa sera in anteprima mondiale.
I premi più importanti saranno assegnati da una giuria presieduta da Sam Mendes, il regista di American Beauty e degli ultimi due James Bond. Insieme a lui ci saranno l’artista e regista Laurie Anderson, lo scrittore Giancarlo De Cataldo, i registi Lorenzo Vigas e Joshuna Oppenheimer e le attrici Zhao Wei, Gemma Arterton, Nina Hoss e Chiara Mastroianni.
Oltre ai film del concorso principale ce ne sono 18 fuori concorso, tra cui Hacksaw Ridge, il nuovo film di guerra di Mel Gibson, e I magnifici sette, remake di un famoso western del 1960. Durante la Mostra di Venezia saranno anche proiettati i primi due episodi di The Young Pope, la miniserie ideata e diretta dal regista italiano Paolo Sorrentino e con Jude Law e Diane Keaton. Alla Mostra di Venezia ci sarà anche la sezione Orizzonti, dedicata ai film «rappresentativi di nuove tendenze estetiche ed espressive, e Venezia Classici, una selezione di film classici restaurati per l’occasione: ci saranno per esempio Manhattan di Woody Allen e La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo.
I premi – e le foto – del festival di Venezia di un anno fa
Leone d’Oro per il miglior film: “Desde Allá”, di Lorenzo Vigas
Leone d’Argento per la miglior regia: Pablo Trapero, “El Clan”
Gran premio della giuria: “Anomalisa”, Charlie Kaufman
Premio speciale della giuria: “Abluka” di Emin Alper
Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile: Fabrice Luchini, “L’Hermine”
Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile: Valeria Golino, “Per amore vostro”
Miglior sceneggiatura: “L’Hermine”, di Christian Vincent
Premio Marcello Mastroianni: Abraham Attah, “Beasts of no nation”