Le foto dei funerali di Stato ad Amatrice
È il comune più colpito dal terremoto di una settimana fa: la cerimonia si è tenuta in una tensostruttura in un campo sportivo, c'erano anche Renzi e Mattarella
Oggi si sono tenuti i funerali di Stato di 28 delle 231 persone morte ad Amatrice, nel Lazio, a causa del terremoto del 24 agosto scorso che nel complesso ha causato la morte di 292 persone. In un primo momento i funerali erano stati organizzati all’aeroporto di Rieti, dove negli ultimi giorni erano già state trasportate decine di corpi. Dopo le proteste dei cittadini, i funerali sono stati spostati ad Amatrice: si sono tenuti in una tensostruttura di circa mille metri quadrati allestita nel campo sportivo locale. Hanno partecipato più di duemila persone, tra cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
I funerali sono stati celebrati dal vescovo di Rieti Domenico Pompili, dall’ex vescovo dell’Aquila Giuseppe Molinari e dal vescovo di Ascoli Piceno Giovanni D’Ercole: in un passaggio dell’omelia, molto ripreso dai giornali, Pompili ha detto: «Il terremoto non uccide, uccidono le opere dell’uomo». Al funerale ha parlato anche Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, che tra le altre cose ha detto: «Questa gente è morta perché amava questa terra e noi vogliamo restare qui».
Sono anche stati allestiti dei maxischermi nei campi provvisori e nel parco giochi del paese. I funerali dovevano essere per 38 persone morte nel terremoto, ma secondo quanto scrive il Corriere dieci sono rimaste nel cimitero del paese per la pioggia. I parenti di alcuni dei morti nel terremoto hanno preferito organizzare funerali privati. Due dei morti per cui è stato celebrato il funerale erano bambini.
L’ultimo bilancio provvisorio della Protezione Civile parla di 292 persone morte: 231 ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 50 nella zona di Arquata del Tronto. Non ci sono dati ufficiali sui dispersi, ma si pensa che siano poco meno di una decina e tutti nel comune di Amatrice. Vigili del fuoco e soccorritori sono ancora al lavoro tra le macerie per la ricerca di altri corpi: ieri ne sono stati estratti due in città. Gli sfollati assistiti dalla Protezione Civile sono 2.925: 1.200 nelle Marche, 755 in Umbria e i restanti nel Lazio. La disponibilità complessiva è di 5.400 posti: dovrebbe essere sufficiente per accogliere tutte le persone interessate dal terremoto, e rimaste senza casa.