Cuba a colori, cent’anni fa
Nelle fotografie realizzate con la tecnica della fotocromia: porti, piazze e fortezze molto diversi da oggi ma facilmente riconoscibili
La fotocromia fu inventata attorno al 1880 da Hans Jakob Schmid: fu la prima tecnica che permise di ottenere stampe litografiche a colori a partire da un negativo in bianco e nero, che veniva colorato con diversi inchiostri. Si diffuse molto dal 1890 in poi, quando iniziarono a circolare le prime fotografie a colori, che però erano troppo care: la fotocromia si rivelò un buon compromesso che permetteva di realizzare immagini a colori a un costo sostenibile.
Negli Stati Uniti la Detroit Publishing Company – una società editrice fondata a fine Ottocento dall’editore William Livingstone e dal fotografo Edwin Husher – acquistò il diritto esclusivo di utilizzare la fotocromia, che impiegò stampando e vendendo in tutto il paese migliaia di cartoline e altre immagini. L’azienda andò in declino durante la Seconda guerra mondiale a causa della crisi economica e dello sviluppo di nuove tecniche di stampa molto più economiche: dichiarò bancarotta nel 1924 e fu venduta nel 1932. I suoi archivi, circa 25 mila negativi e 300 fotocromie, vennero acquistati e sono ora conservati dalla Library of Congress degli Stati Uniti e dalla Beinecke Rare Book & Manuscript Library della Yale University, che ne hanno digitalizzato e reso disponibile online una buona parte.
Moltissime fotografie e fotocromie della Detroit Publishing Company Collection vennero realizzate dal pittore e fotografo William Henry Jackson – pro-nipote di Samuel Wilson, che ispirò l’immagine del famoso Zio Sam – che tra il 1880 e il 1890 girò negli Stati Uniti documentando la vita quotidiana e le fabbriche, e fotografando paesaggi naturali, parchi e città. Attorno al 1900 Jackson visitò anche Cuba, dove scattò molte fotografie all’Avana, che mostrano il Paseo del Pardo, la principale via del passeggio attorniata da palazzi color pastello, il lungomare, la cattedrale, le principali piazze, e il castello del Morro, una fortezza costruita dal governo spagnolo nel Seicento per difendersi dagli assalti dei pirati.