Tutte le notizie sul terremoto nel Lazio
La scossa di magnitudo 6 di stanotte tra Amatrice e Accumoli, avvertita in tutto il Centro Italia, ha provocato la morte di almeno 247 persone, e ci sono ancora dispersi
Almeno 247 persone sono morte a causa del terremoto di questa mattina nel Centro Italia: lo ha annunciato la Protezione Civile nella notte di mercoledì, aggiornando il bilancio annunciato in precedenza dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, che aveva parlato di 120 morti. Alle 3:36 del mattino di mercoledì 24 agosto c’è stata una scossa di magnitudo 6 in Centro Italia a poca distanza dai paesi di Amatrice e Accumoli, in provincia di Rieti nel Lazio. Nelle ore seguenti si sono verificate altre scosse piuttosto intense di magnitudo 5.4 e 4.1 poco più a nord, vicino a Norcia, in provincia di Perugia. Le scosse più forti sono state avvertite anche a Roma, a circa 100 chilometri di distanza.
• Nel corso di una conferenza stampa tenuta alle 19:30 a Rieti, Renzi aveva annunciato che secondo le stime più recenti almeno 120 persone erano morte e che c’erano circa 370 feriti. Renzi aveva anche detto che il bilancio non era definitivo: nella notte la Protezione Civile lo ha aggiornato a 159 e poi a 247. Il numero dei dispersi è imprecisato e ci sono decine di feriti e centinaia di sfollati, 1.500 solo nelle Marche.
• La Protezione Civile ha anche detto che non è possibile dare indicazioni sul numero dei dispersi perché non si è in grado di quantificare quante persone fossero presenti in questi giorni nelle zone colpite dal terremoto, che sono anche località turistiche.
• Ad Accumoli, Amatrice e Pescara del Tronto sono in corso da ore le operazioni di salvataggio per le persone rimaste sotto le macerie, a causa dei crolli dovuti al terremoto. Diverse persone sono state recuperate e portate in salvo, in alcuni casi hanno avuto bisogno di un trasporto negli ospedali vicini per ricevere le prime cure.
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• Alla prima scossa ne sono seguite diverse altre, tra le province di Rieti e Perugia: sono state avvertite anche a Roma e in altre regioni del Centro Italia. Alle 3:56 una scossa di magnitudo 4.4, sempre in provincia di Rieti, seguita da altre di minore intensità. Alle 13:50 c’è stata una di magnitudo 4.7 con epicentro a circa 5 chilometri a nord di Norcia, in provincia di Perugia: è la più intensa da quelle di questa notte.
• Nelle zone del terremoto sono stati segnalati crolli di edifici, ma è ancora presto per poter fare un bilancio. L’ospedale di Amandola, nelle Marche, è stato evacuato per i danni, quello di Amatrice non è agibile. Ad Amatrice è stata anche disposta l’evacuazione del centro storico della città per motivi di sicurezza. Il sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci, ha detto che in città non c’è praticamente più una casa agibile e in sicurezza.
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• I due paesi più vicini agli epicentri sono Amatrice e Accumoli. Amatrice si trova a quasi 1.000 metri di altezza ed è un comune di 2.600 abitanti nella provincia di Rieti. Accumoli conta poco meno di 670 abitanti e si trova nella stessa provincia. I due paesi sono stati i più vicini agli epicentri dei terremoti di questa notte, si trovano in aree poco popolate e montuose, cosa che rende più complessa la gestione dei soccorsi.
• La Croce Rossa Italiana ha attivato un servizio per donazioni di denaro che saranno utilizzate per finanziare le attività di aiuto e soccorso alle popolazioni del Centro Italia interessate dal terremoto: le informazioni su come donare si trovano qui. La Protezione Civile ha attivato il numero 45500 per donare due euro attraverso un SMS o una “telefonata solidale”.
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• Il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, che ha parlato durante una conferenza stampa poco prima delle 7 del mattino, ha detto che il terremoto della scorsa notte è paragonabile per intensità a quello dell’Aquila del 2009, ma ha spiegato che in questo caso si è verificato in un’area meno popolata. Ha poi spiegato che l’arrivo dei mezzi di soccorso in alcuni paesi soprattutto nelle zone montuose è stato ostacolato dalla conformazione del territorio e dai danni subiti dalle infrastrutture, a partire dalle strade.
• Nel tardo pomeriggio il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha lasciato Palazzo Chigi per raggiungere le aree del terremoto: si è recato prima ad Amatrice e poi a Rieti per partecipare a una riunione sulla gestione dell’emergenza. Renzi aveva annunciato la visita durante una breve conferenza stampa tenuta a mezzogiorno, quando aveva anche ringraziato i soccorritori e promesso assistenza per le attività di salvataggio.