Le paralimpiadi sono già in crisi
Devono ancora cominciare, ma causa dei pochissimi biglietti venduti gli organizzatori hanno cominciato a tagliare spazi e servizi
Venerdì, il comitato che organizza i Giochi Paralimpici, che inizieranno a Rio de Janeiro il prossimo 7 settembre, ha annunciato una serie di tagli al budget dell’evento. Il comitato si trova in una difficile situazione finanziaria a causa soprattutto delle bassissime vendite dei biglietti. Per ora soltanto il 12 per cento dei biglietti che aveva previsto di vendere è stato acquistato: circa 300mila su due milioni. Philip Craven, presidente del comitato, ha detto che «mai prima d’ora nei 56 anni di storia dei giochi Paralimpici ci siamo trovati di fronte a una situazione così difficile».
I tagli non influenzeranno il numero di eventi, ha spiegato Craven, ma saranno ridotti i servizi, il numero di lavoratori e gli spazi in cui si terranno le gare. Le gare di scherma, ad esempio, si terranno al Parco Olimpico, in modo che lo spazio precedentemente destinato alla gara possa essere smantellato, risparmiando così sui costi di esercizio e manutenzione. Anche alcuni spazi riservati ai giornalisti saranno chiusi.
L’annuncio dei tagli è arrivato dopo giorni di tensione tra il comitato e il governo brasiliano, che ha ritardato una serie di pagamenti per circa sette milioni di euro destinati a coprire i costi di viaggio di alcune nazionali paralimpiche. Craven ha detto che oramai è così tardi che se anche i pagamenti venissero fatti ora, alcune squadre potrebbero comunque avere difficoltà ad arrivare in Brasile. Una prima serie di tagli al budget dei Giochi Paralimpici era già stata annunciata l’anno scorso. I Giochi inizieranno il 7 settembre e andranno avanti fino al 18 settembre.