Usain Bolt ha vinto l’oro anche nei 200 metri
Non ha fatto un gran tempo e alla fine è sembrato un po' spazientito, ma ha lasciato comunque molto indietro i suoi avversari
Usain Bolt ha vinto nella notte di venerdì l’oro olimpico – il terzo di fila – nei 200 metri ai Giochi di Rio de Janeiro. Al secondo posto è arrivato il canadese Andre De Grasse e al terzo il francese Christophe Lemaitre (l’atleta bianco più veloce del mondo). Bolt non ha fatto un grandissimo tempo – 19,78 secondi, parecchio più lento del suo record personale di 19,19 – ma come spesso gli accade ha dato l’impressione di gareggiare praticamente da solo. Per lui è il secondo oro di queste Olimpiadi, dopo quello vinto nella gara dei 100 metri piani. Quella di Rio, poi, è la terza Olimpiade consecutiva in cui Bolt – che ha ventinove anni e probabilmente non ne disputerà altre – vince le due principali gare di velocità dell’atletica, i 100 e i 200 metri.
Alla fine della gara Bolt, che ha il record del mondo su entrambe le distanze, era abbastanza frustrato per il tempo non brillantissimo e ha detto a NBC: «Volevo un tempo più veloce ma il mio corpo non ha risposto. Immagino che l’età.. si stia facendo sentire. Volevo andare davvero più forte. Mi avrebbe aiutato avere qualcuno più veloce di me nel rettilineo finale». Bolt ha anche detto che la finale della staffetta 4x100m – dove potrebbe vincere il suo nono oro olimpico – sarà l’ultima gara olimpica della sua carriera: si correrà nella notte italiana tra venerdì e sabato.
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Finita la gara, Bolt è sembrato per un attimo un po’ meno esuberante del solito, forse per il tempo ottenuto un po’ sotto le sue aspettative. Ma poi ha fatto il solito giro della pista acclamato dal pubblico, saltando e festeggiando, con la bandiera giamaicana sulle spalle e facendosi un selfie con alcuni tifosi.
Bolt ha 29 anni (ne compirà 30 il 21 agosto), è nato a Trelawny in Giamaica e dal 2008 è il velocista più forte del mondo. È anche il volto più riconoscibile dell’atletica leggera: ha un contratto di sponsorizzazione gigantesco con Puma, appare spesso in spot pubblicitari ed è noto per il suo carattere aperto ed esuberante. Gli appassionati di atletica lo conoscevano già da prima che diventasse un personaggio mondiale, cosa che è avvenuta in sostanza dopo le Olimpiadi di Pechino del 2008: con la sua struttura fisica “strana” per un velocista – è alto quasi due metri, e ha gambe molto lunghe – ha una corsa particolarmente slanciata ed elegante, che spesso lo fa soffrire nella parte iniziale della gara ma che lo rende imprendibile sulla distanza, anche se nella finale dei 200 di questa notte è sembrato in controllo fin dall’inizio.