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  • Mercoledì 17 agosto 2016

La complicata storia della rapina ai nuotatori James Feigen e Ryan Lochte

I due l'avevano denunciata dando versioni discordanti e un giudice brasiliano ha deciso che non possono lasciare il paese (ma forse l'hanno già fatto entrambi)

(Francois Nel/Getty Images)
(Francois Nel/Getty Images)

Aggiornamento: Nella notte italiana tra il 17 e il 18 agosto Gunnar Bentz e Jack Conger, altri due nuotatori della nazionale statunitense, sono stati fermati dalla polizia all’aeroporto di Rio de Janeiro. Bentz e Conger erano insieme a Lochte e Feigen al momento della rapina. La polizia di Rio de Janeiro sostiene che le versioni dei quattro atleti non sono state confermate dalle riprese delle telecamere di sicurezza all’interno del villaggio olimpico.

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Un giudice brasiliano ha deciso di impedire ai nuotatori statunitensi James Feigen e Ryan Lochte di lasciare il Brasile: il 14 agosto avevano detto di essere stati rapinati fornendo però versioni discordanti sull’accaduto. Jeff Ostrow, avvocato di Lochte, ha però detto al sito di gossip TMZ che Lochte era tornato negli Stati Unit prima ancora della decisione, dopo aver collaborato pienamente con la polizia brasiliana. Non è nemmeno chiaro se Feigen sia in Brasile o anche lui già negli Stati Uniti. Lochte aveva detto che lui, Feigen e altri due compagni erano stati rapinati nelle prime ore del giorno, quando stavano tornando in taxi da una festa. Lochte aveva detto che a fermarli e rapinarli erano stati degli uomini armati e travestiti da poliziotti.

Secondo il quotidiano brasiliano O Globo la polizia era interessata a tenere i due in Brasile per poter vedere sul cellulare di Feigen dove i quattro si trovavano nella notte in cui hanno detto di essere stati rapinati. Fonti di polizia hanno detto a Reuters che non è stato possibile trovare e interrogare l’autista del taxi. La vicenda è stata complicata sin dall’inizio: della rapina aveva parlato per prima la madre di Lochte e il CIO (il Comitato Olimpico Internazionale) l’aveva prima smentita e poi confermata, anche perché era stato lo stesso Lochte a parlarne.

Lochte ha 32 anni e nella sua carriera ha avuto una grande e lunga rivalità (e amicizia) con il connazionale Michael Phelps. Di lui Phelps ha detto: «È stranissimo pensare che io e Ryan siamo insieme in nazionale e alle Olimpiadi dal 2004. È l’avversario con cui mi sfido di continuo da più tempo, e di certo uno dei più tenaci». Lochte è pure riuscito a battere Phelps qualche volta, per esempio nella finale dei 400 misti a Londra 2012. Nella finale dei 200 misti delle Olimpiadi Phelps si è invece preso l’oro e Lochte è arrivato quinto. Nella sua carriera Lochte ha vinto 12 medaglie olimpiche.