Cosa succede tra Russia e Ucraina
I due paesi si accusano a vicenda della violazione della tregua e hanno inviato nuove truppe al confine: c'entrano l'uccisione di due militari russi in Crimea (e forse le Olimpiadi)
Questa settimana il governo russo ha detto che due militari russi sono stati uccisi da un gruppo di ucraini riusciti a entrare clandestinamente in Crimea, la regione autonoma dell’Ucraina che la Russia occupa dal 2014. Il governo ucraino ha negato tutto. I russi inoltre hanno mostrato le immagini della confessione di uno dei sabotatori, che è apparso in video con un evidente ferita sopra l’occhio destro. La famiglia dell’uomo sostiene che sia stato rapito. Dopo l’incidente, entrambi i governi coinvolti hanno inviato nuove truppe e mezzi militari ai rispettivi confini. L’incidente ha reso pubbliche nuove tensioni tra due paesi apertamente ostili da due anni: secondo il Wall Street Journal, una situazione del genere non si vedeva dal febbraio del 2015, quando gli accordi di Minsk misero fine agli scontri su larga scala tra esercito ucraino e separatisti filo-russi appoggiati dal governo russo.
Brother of Yevhen Panov, arrested in #Crimea says he was kidnappedhttps://t.co/pADptluuGt pic.twitter.com/WQJzxdXMJ6
— UNIAN (English) (@unian_en) August 11, 2016
Dopo l’incidente, il presidente ucraino Petro Poroshenko ha ordinato all’esercito di aumentare i livelli di allerta su tutti i fronti, mentre nuove unità sono state inviate al confine con la Crimea e nell’Ucraina orientale, dove i separatisti occupano le città di Donetsk e Luhansk. Venerdì, una colonna di carriarmati ucraini è stata vista muoversi verso Kherson, il posto di confine che separa la Crimea dal resto dell’Ucraina. In risposta, il governo russo ha annunciato l’invio in Crimea di nuovi aerei e di un sistema missilistico molto avanzato. Ha anche aggiunto che presto nella zona si terranno una serie di esercitazioni militari che però, sostiene, “erano programmate da mesi”.
Non è chiaro cosa ci sia dietro l’incidente di questa settimana. Oltre alle immagini di Yevhen Panov, il cittadino ucraino accusato di essere un “sabotatore”, la televisione russa ha mostrato anche le immagini di armi ed esplosivi che a suo dire sono stati sequestrate ai ribelli ucraini. In passato i media russi sono stati spesso utilizzati in operazioni di propaganda e in Ucraina il presidente Vladimir Putin ha già utilizzato tattiche “di guerra”. L’occupazione della Crimea, ad esempio, è avvenuto utilizzando truppe russe che non indossavano insegne di riconoscimento. Solo molti mesi dopo l’operazione Putin ha ammesso che si trattava di soldati russi. Il governo di Mosca ha anche negato di aver mai inviato truppe in Ucraina orientale, nonostante sia stato smentito più volte da fotografie, immagini satellitari, dal ritrovamento di documenti e dalla cattura di alcuni soldati regolari in territorio ucraino. Secondo i media ucraini, Panov è un ex volontario che ha combattuto in ucraina orientale ed è membro della ONG “Eroi dell’Ucraina”.
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Secondo un’analisi pubblicata da BBC, la possibilità che queste tensioni portino a scontri più gravi è “remota”, ma i segnali sono comunque “preoccupanti”. Secondo molti ucraini il governo russo sta ammassando forze militari per sferrare una nuova offensiva, approfittando del fatto che l’attenzione di gran parte dei paesi occidentali è concentrata sulle Olimpiadi. Qualcosa di simile avvenne durante le Olimpiadi di Pechino nel 2008, quando i russi lanciarono un’offensiva contro la Georgia proprio durante i giochi. Secondo gli analisti potrebbero esserci diverse ragioni a spingere il governo russo verso un nuovo conflitto. Il prossimo settembre si terranno le elezioni legislative e un nuovo scontro in Ucraina potrebbe servire a distogliere l’opinione pubblica dalla situazione economica sempre più difficile. Un attacco potrebbe anche servire ad occupare il “corridoio di Mariupol”, una striscia di terra che permetterebbe di collegare la Crimea al territorio della Federazione Russa.
Attualmente, la penisola confina soltanto con il territorio ucraino, da dove riceve la quasi totalità della sua energia elettrica. Un ponte che dovrebbe collegare la parte orientale della penisola con la terraferma russa non sarà completato prima di due anni. Occupando la città di Mariupol, i russi potrebbero riuscire a creare un collegato di terra tra Crimea e i territori controllati dai separatisti nell’Ucraina orientale. In pochi, però, ritengono probabile un’escalation così drammatica. Secondo i media russi, anche il governo ucraino avrebbe tutto l’interesse a rinfocolare il conflitto con la Russia. Anche la situazione economica dell’Ucraina è in pessimo stato e le riforme anti-corruzione promesse dal presidente Petro Poroshenko non hanno avuto gli effetti sperati. Lo scorso aprile, in seguito agli scontri politici interni, il primo ministro Arseniy Yatsenyuk si è dimesso accusando il parlamento di non essere riuscito a portare avanti il programma di riforme.