Il sindaco di Cannes ha proibito i burqini sulle spiagge

Sono i costumi da bagno pensati per le donne musulmane che coprono corpo e capelli, lasciando scoperto il viso

La modella Mecca Laa Laa indossa un burqini disegnato per le bagnine musulmane su una spiaggia di Sydney, in Australi, il 4 febbraio 2007 (Matt King/Getty Images)
La modella Mecca Laa Laa indossa un burqini disegnato per le bagnine musulmane su una spiaggia di Sydney, in Australi, il 4 febbraio 2007 (Matt King/Getty Images)

Il 28 luglio David Lisnard, il sindaco di Cannes, ha proibito l’uso di abiti con una connotazione religiosa sulle spiagge della città, che si trova a meno di un’ora di macchina da Nizza, nel sud della Francia. Lisnard – che è un esponente del partito di centrodestra Les Républicains – ha detto che la decisione è stata presa in seguito ai recenti attacchi terroristici che hanno colpito la Francia: quello del 14 luglio a Nizza, in cui 84 persone sono state uccise e altre centinaia sono state ferite, e quello del 26 luglio nella chiesa di Saint-Étienne-du-Rouvray, in Normandia, in cui un sacerdote di 84 anni è stato ucciso.

«Un abbigliamento da spiaggia che manifesti in modo ostentato un’appartenenza religiosa, in un periodo in cui la Francia e i luoghi di culto sono il bersaglio di attacchi terroristici, rischia di creare dei problemi di ordine pubblico (assembramenti di persone, scontri, etc) che è necessario prevenire.

L’accesso alle spiagge e alla balneazione è vietato, a partire dalla firma di questa disposizione fino al 31 agosto, a chiunque non indossi una tenuta corretta, rispettosa delle buone maniere e della laicità, delle regole d’igiene e sicurezza della balneazione».

La disposizione prevede anche una multa di 38 euro per i trasgressori. Il testo dell’ordinanza non nomina la religione musulmana, ma dalle interviste fatte a Lisnard e a Thierry Migoule, direttore generale dei servizi di Cannes, si capisce che il tipo di abbigliamento che si vuole proibire è il burqini, un costume da bagno femminile molto coprente usato da alcune donne musulmane. Migoule ha detto all’agenzia di stampa Agence France-Presse che a partire dal 2015 si è cominciato a vedere questo tipo di costume sulle spiagge di Cannes e ha anche aggiunto che non si è più visto da quando è stata emessa la nuova ordinanza.

 

Cos’è il burqini e cosa dice la legge francese sul velo

Il burqini (o burkini) è un tipo di costume da bagno pensato per le donne di religione musulmana che vogliono andare in spiaggia e fare il bagno tenendo però il proprio corpo coperto. Il burqini copre tutto il corpo, tranne viso, mani e piedi, ma è fatto con un tessuto leggero in modo da risultare comodo quando si nuota; ha un cappuccio che serve per coprire i capelli in alternativa a uno hijab. La parola “burqini” è un’unione di “burqa” e “bikini” ed è un marchio registrato dall’azienda australiana Ahiida, la prima a produrre questo tipo di capo di abbigliamento.

In Francia c’è una legge, approvata nel 2010, che vieta l’uso in pubblico dei veli che coprono il viso, come ad esempio il niqab che lascia scoperti solo gli occhi. Quindi l’uso del burqini, che lascia il viso completamente scoperto, non è proibito. La legge non vieta nemmeno di portare simboli religiosi, come una croce al collo o una kippah, il copricapo usato da alcuni ebrei anche fuori dalle sinagoghe. Sui social network la decisione del sindaco di Cannes è stata criticata, in particolar modo da Feiza Ben Mohamed, portavoce e segretaria dell’organizzazione Fédération des Musulmans du Sud. Ben Mohamed ha sottolineato tra l’altro che il testo della disposizione vieterebbe anche gli abiti indossati dalle suore e ha detto che si tratta di una decisione razzista.

Lisnard ha detto al quotidiano Nice-Matin: «Non vietiamo né il velo, né la kippah, né la croce, ho solo proibito un tipo di abbigliamento che è il simbolo dell’estremismo islamista. Bisogna smettere di fare una caricatura di questa disposizione. Viviamo in uno spazio pubblico comune, ci sono delle regole da rispettare». Negli ultimi giorni in Francia si era già parlato di burqini perché molti politici avevano criticato l’organizzazione di una festa privata nel parco acquatico Speedwater Park di Pennes-Mirabeau, nel sud del paese, pensata per donne e bambini minori di 10 anni: l’evento, previsto per il 17 settembre, è organizzato dall’associazione Smile13, il cui scopo è avvicinare le donne musulmane allo sport. Anche se la festa non è riservata esclusivamente alle donne musulmane, gli organizzatori hanno chiesto di non partecipare in bikini. Dopo le critiche, non è detto però che l’evento si svolga come programmato.