Cosa vuol dire essere un’atleta olimpica
Lo ha spiegato Tania Cagnotto a Repubblica: «È stato feroce, scortica, toglie la pelle. Sono a pezzi. Stanca di soffrire»
Tania Cagnotto, la più forte tuffatrice italiana di sempre, domenica ha vinto l’unico trofeo che ancora le mancava in carriera: una medaglia olimpica. Insieme a Francesca Dallapé, Cagnotto ha vinto la medaglia d’argento nei tuffi sincronizzati da 3 metri alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Cagnotto e Dallapé erano andate vicinissime a una medaglia anche alle ultime Olimpiadi, quelle di Londra del 2012. In quell’occasione Cagnotto rimase fuori dal podio del trampolino singolo per appena 0,2 punti e assieme a Dallapé arrivò quarta nel trampolino sincronizzato per avere ottenuto 2,7 punti in meno della coppia canadese.
Intervistata da Repubblica, Cagnotto ha spiegato un po’ cosa vuol dire passare la vita intera ad allenarsi per arrivare a un livello tale da poter gareggiare – e vincere una medaglia – ai Giochi olimpici. Cagnotto ha spiegato che la notte dopo la gara non è stata comunque tranquilla – «La tua vita che ti scorre davanti come un film, le persone con cui hai condiviso, rispondere ai tanti messaggi, ero stravolta. Anche perché prima della finale ero andata tre volte in bagno a piangere da sola» – e meno che mai quella precedente.
«Ero carica di responsabilità. Non mi sarei mai perdonata uno sbaglio, essere io quella che fa perdere la medaglia del sincro alla mia compagna, Francesca Dallapé, che ha solo una gara, mentre io ho anche il singolo».
Cagnotto ha aggiunto poi:
«Arrivare a questo argento è stato feroce, scortica, toglie la pelle. So che rimpiangerò lo sport, ma sono a pezzi. Stanca di soffrire. Smetto per questo, perché è un fuoco che riscalda, ma che consuma anche. Non solo te, ma anche quelli che ti stanno attorno».
Nel corso della sua carriera, Tania Cagnotto ha vinto complessivamente 29 medaglie agli Europei e dieci ai Mondiali (oltre a una cinquantina di titoli italiani). Cagnotto ha 31 anni, è nata a Bolzano ed è figlia del famoso tuffatore italiano Giorgio Cagnotto. Ha iniziato a gareggiare a livello professionistico da giovanissima: a 15 anni ha partecipato alle Olimpiadi di Sydney arrivando 18esima nella gara di trampolino da tre metri, una delle sue specialità. Dal 2005 a oggi è riuscita a ottenere almeno una medaglia in tutte le più importanti competizioni internazionali di tuffi: solo negli ultimi Europei di Londra ne ha vinte tre d’oro, una delle quali assieme alla sua storica compagna di tuffo sincronizzato, Francesca Dallapé, più giovane di un anno. Nel frattempo è anche una delle atlete italiane più famose in generale: è stata intervistata e fotografata da diversi giornali e riviste e due anni fa partecipò alla serata di apertura del Festival di Sanremo.