Perché “Suicide Squad” è così brutto?
Il film più atteso dell'estate, sui supereroi cattivi della DC, è stato demolito dai critici, che dicono sia sconclusionato e senza stile
Suicide Squad è stato uno dei film più attesi di quest’anno: in gran parte del mondo è già uscito, in Italia arriverà il 13 agosto. Suicide Squad è scritto e diretto da David Ayer – regista di Sabotage e Fury e co-sceneggiatore di Fast and Furious – e tra gli attori principali ci sono Will Smith, Jared Leto, Margot Robbie e Cara Delevingne. Parla di un gruppo di super-criminali che sono carcerati e si mettono a collaborare con il governo in cambio della loro liberazione. È il terzo film dell’universo cinematografico basato sulle storie a fumetti della DC Comics, che sta provando a fare quello che la Marvel è riuscita a fare benissimo negli ultimi anni: creare un insieme di film tra loro più o meno collegati, tutti d’azione e tutti tratti da fumetti. Suicide Squad era molto atteso perché i film della DC Comics non sono finora stati al livello dei migliori film della Marvel: L’uomo d’acciaio, il primo, è stato recensito malino (soprattutto dalla critica); Batman v Superman: Dawn of Justice, il secondo, è stato recensito male. Suicide Squad era il film che doveva andare benissimo e piacere a pubblico e critica. Ma le recensioni dei critici dicono che invece è bruttissimo.
Ma brutto quanto?
Tantissimo, secondo molti critici. Matt Singer di ScreenCrush ha scritto che «è un completo casino, dalla prima all’ultima scena». Tod McCarthy di Hollywood Reporter ha scritto che è «un progetto confuso, che lascia spaesati e non riesce mai a diventare figo come invece pensa di essere: mette insieme una squadra di star supercattive ma non sa cosa farsene». Secondo Richard Lawson di Vanity Fair il film non ha senso, «rimbalza in giro in cerca di uno stile» e finisce per essere «una torbida e soffocante zuppa di possibilità sprecate». Jeff Sneider di Mashable ha intitolato la sua recensione: “Suicide Squad: il film più deludente dell’estate. Forse il più deludente di sempre“. Sneider ha scritto che il film è un «nonsense di effetti speciali» e che era dai tempi di Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma che non ci si imbatteva in un film che portava le aspettative così in alto e «non riusciva a confermarne nemmeno una piccola frazione».
Ok, ma cosa lo rende così brutto?
Hollywood Reporter, una delle più importanti riviste di cinema al mondo, ha scritto che i problemi di Suicide Squad arrivano da lontano e sono soprattutto dovuti all’incapacità di Warner Bros. e della DC Comics di scegliere e mantenere una linea, uno stile, una guida ferma e decisa al film. L’articolo racconta che il film è stato fatto troppo di fretta per rispettare i tempi previsti per l’uscita e che ci sono stati molti problemi tra il regista e i produttori. Ayer è un regista che non ha mai fatto un grande blockbuster e secondo Hollywood Reporter è stato scelto soprattutto perché costava meno di altri registi più famosi. Solo che Ayer ha diretto e montato un film che non era quello che la Warner Bros. e la DC Comics si aspettavano: non era abbastanza divertente e non era provocatorio come certi trailer del film avevano lasciato intendere. Sembra anche che i produttori del film abbiano scelto di far montare gran parte del film a Trailer Park, la società che si è occupata dei trailer del film.
Anche Mashable ha scritto che Ayer era la persona giusta (perché è un bravo regista) «nel posto sbagliato, al momento sbagliato» e il film «ha provato a essere coraggioso ma è venuto fuori goffo», perché è un film cupo con delle parti ironiche messe qua e là senza logica. Mashable ha anche scritto che sullo schermo si vede chiaramente una battaglia tra due versioni diverse: quella girata da Ayer e quella montata da Trailer Park. Parlando del primo trailer di Suicide Squad Abraham Riesman di Vulture ha scritto che «è un film più bello del film».
Quasi tutte le critiche al film sono quindi una conseguenza di quelli che si pensa siano gli errori fatti nella fase di produzione. David Sims dell’Atlantic ha scritto che il principale problema sta nella trama: il film «si affretta troppo nel presentare il suo grandissimo gruppo di antieroi e si affida troppo a una colonna sonora sconclusionata e a troppe voci fuori campo che spiegano cose. Alcuni personaggi appaiono dal nulla e sono introdotti da una semplice frase; alcuni spariscono improvvisamente senza che se ne dica più niente. Il tono del film oscilla tra l’azione cupa e brutale e la stravagante commedia». Anthony Lane, il principale critico di cinema del New Yorker, è andato persino oltre: «Dire che la trama del film non funziona sarebbe impreciso, perché vorrebbe dire che da qualche parte c’è una trama». Secondo Jason Bailey di Flavorwire l’esempio miglior per spiegare cosa non va in Suicide Squad è Jared Leto, che interpreta Joker. Della sua interpretazione si parlava da mesi e ci si aspettava qualcosa di ottimo e vicino al riuscitissimo Joker che Heath Ledger interpretò in Il cavaliere oscuro, il secondo film su Batman di Christopher Nolan. Secondo Bailey il Joker di Leto ha invece poche scene ed è tutt’altro che ben riuscito: perché è eccessivo e poco credibile.
C’è qualcuno che ne parla bene?
È praticamente impossibile trovare uno dei critici più importanti che ne abbia parlato davvero bene. Ci sono però alcuni critici che hanno detto che, alla fine, il film è divertente, se si accetta di perdonare certe falle nella trama. Molti hanno poi apprezzato l’interpretazione di Robbie, che interpreta Harley Quinn ed è in genere descritta come la migliore del film. Una delle recensioni più positive è quella scritta da Drew McWeeney di HitFix: «Suicide Squad è allegramente nichilista e affronta con un approccio nuovo un tipo di film [d’azione, sui supereroi di un fumetto, ndt] che è ormai diventato troppo familiare, e lo fa proprio nel momento in cui sembra che i film sui supereroi debbano evolversi o sparire». Critici a parte ci sono anche molti spettatori a cui il film è piaciuto: il suo voto medio su IMDb è 7,1 su 10 e per ora gli incassi del film sono ottimi.