La situazione a Ventimiglia

Dopo gli scontri di sabato tra polizia, attivisti e migranti ieri la situazione si è calmata

(ANSA / FABRIZIO TENERELLI)
(ANSA / FABRIZIO TENERELLI)

Aggiornato a lunedì 8 agosto.

Domenica 7 agosto ci sono stati ancora lievi scontri tra la polizia e gli attivisti dell’associazione No borders, che da tempo collabora e sostiene i migranti bloccati a Ventimiglia: inizialmente gli attivisti avevano detto di aver annullato la manifestazione prevista per domenica pomeriggio contro le condizioni dei migranti nel capo della Croce Rossa di Ventimiglia, e a favore dell’apertura del confine con la Francia, ma il corteo è cominciato comunque nel corso del pomeriggio di domenica ed è stato bloccato dalla polizia. La manifestazione era stata annunciata sabato 6 agosto, dopo che nei giorni precedenti c’erano stati alcuni scontri tra poliziotti, migranti che cercavano di attraversare il confine e attivisti No borders. Negli scontri, un dirigente della polizia era morto d’infarto. Venerdì circa 150 migranti erano riusciti ad entrare in Francia, dove erano però stati fermati dalla polizia francese e riportati in Italia, al centro di accoglienza della Croce Rossa a Ventimiglia.

Durante la conferenza stampa di ieri un portavoce dell’associazione No borders ha detto: «Non vogliamo cadere in trappola, per questo abbiamo annullato la manifestazione a favore di un presidio fisso a difesa delle “persone in viaggio” che sono recluse nel centro di Ventimiglia». Negli ultimi giorni ci sono stati diversi momenti di tensione con la polizia e il governatore della Liguria, Giovanni Toti, aveva chiesto di impedire la manifestazione e di usare misure severe contro migranti e attivisti. Alcune decine di attivisti e tre cittadini francesi in possesso di spranghe e altri oggetti contundenti sono stati fermati. Un giornalista di Fanpage è stato allontanato bruscamente dalla polizia mentre cercava di riprendere la reazione degli agenti al tentativo di alcuni migranti di oltrepassare il confine.

Nel centro allestito dalla Croce Rossa a Ventimiglia, nel Parco Roja, sono ospitati circa 450 migranti. Normalmente il campo ospita 250 persone, ma diverse centinaia di nuovi migranti sono arrivati negli ultimi giorni. I gestori del campo hanno spiegato all’ANSA che la situazione sarebbe ancora peggiore se i 150 migranti che venerdì hanno cercato di entrare in Francia non fossero stati tutti trasferiti in centri del sud Italia per essere espulsi.

Episodi simili si erano verificati la scorsa estate, quando per settimane alcune centinaia di migranti si accamparono vicino al confine di Ventimiglia chiedendone l’apertura e tentando in alcune occasione di forzarne l’ingresso (il Post era andato a vedere come funzionava il campo). All’epoca, il governo francese aveva iniziato a controllare in maniera sistematica la frontiera di Ventimiglia, respingendo in Italia tutti i migranti che la attraversavano. Anche se il rimpatrio dei migranti illegali è previsto dagli accordi bilaterali tra Italia e Francia, in base al trattato di Schengen i controlli sistematici ai posti di frontiera sono vietati. La protesta, iniziata a giugno, terminò alla fine di settembre, quando la polizia smantellò il campo messo in piedi dai migranti e dagli attivisti No borders.