Facce e corpi fotografati da Edward Weston, in mostra a Torino
Fino al 14 agosto CAMERA ospita "Edward Weston. Il corpo e la linea" che raccoglie ritratti scattati dal grande fotografo americano
Ci sono ancora due settimane per visitare la mostra Edward Weston. Il corpo e la linea organizzata da CAMERA, il Centro Italiano per la Fotografia di Torino. Edward Weston (1886-1958) è stato uno dei più importanti fotografi della prima metà del Novecento. Iniziò la sua carriera di fotografo a Los Angeles nel 1908 e nel 1932, insieme ad Ansel Adams, fu tra i fondatori del Gruppo f/64 (il cui nome deriva dal modo in cui si indica l’apertura minima del diaframma degli obiettivi fotografici per ottenere la massima profondità di campo), per cui solo le foto perfettamente a fuoco e stampate bene erano accettabili. Prima di allora aveva seguito lo stile fotografico che andava di moda in California in quel periodo, il pittorialismo, per cui le foto dovevano assomigliare il più possibile a quadri dipinti. Cambiò stile dopo aver conosciuto Tina Modotti, di cui era anche amante, nel 1920. Alcune delle fotografie più famose di Weston sono nature morte, come Nautilus, la fotografia di una conchiglia, e Pepper No. 30, quella di un peperone.
La mostra di CAMERA raccoglie alcuni ritratti fotografici fatti da Weston che fanno parte della Collezione di Philip e Rosella Rolla (lui è un imprenditore svizzero appassionato di arte contemporanea). Le fotografie di Weston sono mostrate accanto ad alcuni disegni di artisti americani del movimento della Minimal Art: Dan Flavin, Donald Judd, Sol Lewitt, Fred Sandback e Richard Serra. Il confronto tra fotografie e disegni mostra come in entrambi i casi gli artisti si siano concentrati sulle forme geometriche, Weston cercandole nei volti e nei corpi, i Minimalisti disegnandole per rappresentare il mondo. Tra i personaggi famosi ritratti da Weston nelle foto in mostra ci sono lo scrittore Leon Wilson, la pittrice Dorothy Brett e il compositore Igor Stravinskij.
I ritratti di Edward Weston sono stati scattati in diversi momenti della sua carriera e per questo mostrano l’evoluzione del suo stile nel tempo. Quelli degli anni Dieci ad esempio seguono i canoni del pittorialismo: atmosfere sognanti, contorni sfocati, filtri flou, carte spesse e ambrate. Alcune caratteristiche però sono ricorrenti: l’espressione neutra delle persone, per esempio: e il fatto che nessuna persona sia ritratta frontalmente. Per ogni ritratto Weston scattava fotografie a ripetizione e poi stampava diverse immagini; nella mostra alcuni di questi doppi sono mostrati vicini.