C’è un po’ di ostilità tra Wikileaks e Snowden
In un breve scambio di vedute su Twitter, Snowden ha parlato della necessità di selezionare le informazioni da rendere pubbliche, Wikileaks gli ha dato dell'opportunista
Giovedì c’è stato uno scambio di tweet un po’ ostili tra Edward Snowden, il famoso whistleblower statunitense da cui arrivarono i documenti riservati sui programmi di spionaggio della National Security Agency (NSA), e Wikileaks, l’organizzazione di Julian Assange che di recente si è resa responsabile della diffusione delle email trafugate al Partito Democratico statunitense. È stata una cosa insolita, visto che tra Snowden e Wikileaks i rapporti sono stati sempre buoni.
Tutto è iniziato quando Snowden ha scritto su Twitter: «La democratizzazione dell’informazione non è mai stata più vitale, e @Wikileaks ha aiutato in questo. Ma la sua ostilità anche a una minima selezione delle informazioni in suo possesso è uno sbaglio». Wikileaks ha risposto alzando parecchio il tono dello scontro: «@Snowden L’opportunismo non ti farà ottenere la grazia da Clinton e la selezione non può essere censurare informazioni sui flussi di denaro che riguardano il partito al governo».
Opportunism won't earn you a pardon from Clinton & curation is not censorship of ruling party cash flows https://t.co/4FeygfPynk
— WikiLeaks (@wikileaks) July 28, 2016
In generale Wikileaks ha un approccio più radicale di Snowden riguardo alla selezione delle informazioni da diffondere. Nel caso delle email trafugate al Partito Democratico statunitense, Wikileaks ha pubblicato anche i numeri di carte di credito e di passaporti di alcuni finanziatori, mettendoli a rischio di eventuali furti di identità. Nella diffusione delle informazioni sulla NSA, invece, Snowden aveva lavorato soprattutto con il Guardian e il Washington Post ed era stata fatta una selezione che aveva permesso di non rendere pubbliche cose che avrebbero potuto danneggiare la sicurezza nazionale o quella delle persone coinvolte.