Le prime foto di Papa Francesco alla GMG
Cioè la Giornata mondiale della gioventù, il più grande raduno di giovani cattolici al mondo, che quest'anno si tiene in Polonia
Papa Francesco si trova in Polonia per partecipare alla XXXI edizione della Giornata mondiale della gioventù (GMG), l’annuale raduno dei giovani cattolici voluto per la prima volta da Papa Giovanni Paolo II, nel 1985. L’evento – a cui parteciperanno, secondo gli organizzatori, due milioni di persone – è iniziato il 27 luglio con la messa di apertura tenuta a Cracovia dal cardinale Stanisław Dziwisz, a lungo segretario personale di Papa Giovanni Paolo II. È proseguita giovedì con la messa all’aperto celebrata da Papa Francesco nel santuario di Częstochowa, uno dei più importanti del paese; venerdì ci sarà la Via Crucis a Cracovia e il sabato una veglia serale. L’evento terminerà domenica con la messa tenuta dal Papa nel paesino di Brzegi, nel sud della Polonia.
La GMG è spesso descritta con etichette banali e frasi fatte – i ragazzi che partecipano sono per esempio soprannominati papa-boys; così l’aveva invece raccontata nel 2000 per il Foglio il peraltro direttore del Post Luca Sofri.
«Di Roma si sono impadroniti con un’emozione commovente. Molti non ci possono credere di essere qui, molti non ci possono credere che Roma sia bella così, e misurano e godono ogni metro del loro cammino. Sembrano i ragazzi invitati a una festa in una villa straordinaria mentre i genitori sono fuori. I romani torneranno e non si accorgeranno di niente, forse neanche di stare in un posto così straordinario. Alcuni, coppiette, Romei e Giuliette, si fermano su una panchina e si tengono per mano: i loro compagni sono fermi un po’ più in là e si divertono come matti nei cori e i girotondi che ce li fanno sempre pensare un po’ scemi. Intanto loro si divertono. In questo si distinguono lampantemente dai loro coetanei arrivati in questi giorni a Roma per semplice turismo: sono ragazzi e ragazze assieme, senza essere fidanzati. Una colossale gita scolastica a Roma, che si concluderà col picnic più grande del mondo, sul prato di Tor Vergata. Che anche far diventare verdi verdi i 360 ettari più brulli e sterposi della periferia romana con qualcosa di simile a una fede terrena deve avere a che fare».