Perché sono crollate le azioni di Nintendo?
Dopo due ottime settimane oggi hanno perso il 18 per cento in borsa, per l'effetto limitato che avranno i guadagni di Pokémon GO sulla società
Lunedì le azioni di Nintendo hanno perso il 18 per cento del loro valore alla borsa di Tokyo, a causa di un comunicato diffuso dalla società giapponese tre giorni fa, venerdì 22 luglio. Nel comunicato di venerdì, Nintendo ha specificato che il successo mondiale di Pokémon Go – l’app per giocare ai Pokémon sullo smartphone sfruttando la realtà aumentata – avrà un impatto “limitato” sui suoi profitti: per questa ragione, ha aggiunto Nintendo, non è prevista una revisione verso l’alto degli obiettivi di profitto per il 2016 – una cosa su cui si era scritto parecchio nelle ultime due settimane.
Negli ultimi anni Nintendo si è concentrata sulla difesa del suo ruolo nel settore dei videogiochi per console, mentre Pokémon Go è il suo primo gioco per smartphone. L’app è stata sviluppata dalla società statunitense Niantic Labs – in cui Nintendo ha una partecipazione azionaria – in collaborazione con The Pokémon Company, la società affiliata di Nintendo che si occupa di tutti i prodotti collegati ai Pokémon (videogiochi, serie tv, film). Niantic paga i diritti di sfruttamento dei Pokémon – oltre a un compenso per la collaborazione nello sviluppo dell’app – non direttamente a Nintendo ma a The Pokèmon Company, controllata da Nintendo che ne possiede il 32 per cento delle azioni. È per questa ragione che Nintendo ha scritto nella sua nota che i profitti derivanti da Pokémon Go non avranno un effetto immediato sui conti dell’azienda. Alcuni analisti di borsa ritengono comunque che la reazione dei mercati al comunicato di Nintendo sia stata eccessiva, e che già quest’anno la società ricaverà maggiori profitti da Pokémon Go.
Pokémon Go è uscita ufficialmente il 6 luglio negli Stati Uniti, in Australia e in Nuova Zelanda, e in seguito è stata resa disponibile anche negli altri paesi. L’app ha avuto subito un successo enorme, che molti hanno tentato di sfruttare: solo in Giappone – il paese di Nintendo – oltre dieci milioni di persone l’hanno scaricata nel primo giorno in cui è stata resa disponibile, il 22 luglio. Dal giorno dell’uscita dell’app, le azioni di Nintendo erano cresciute del 60 per cento sulla scia del grande successo del gioco: per questo molti operatori di mercato si aspettavano che la società rivedesse al rialzo le previsioni sui profitti di quest’anno.