La nuova legge sulle sigarette in Francia
Ne scrive Le Figaro per via di un nuovo decreto che ha fatto spaventare diversi grandi produttori di sigarette
Un articolo pubblicato mercoledì 20 luglio dal quotidiano francese Le Figaro dice che la vendita di alcune famose marche di sigarette come Gauloises, Gitanes, Lucky Strike e Marlboro Gold potrebbe essere vietata in Francia da un provvedimento della ministra della Salute Marisol Touraine. Il decreto di Marisol Touraine, che dovrebbe essere pubblicato tra una decina di giorni, si rifà alla direttiva 2014/40/UE del Parlamento Europeo che secondo Le Figaro ha dei parametri piuttosto ambigui: e se il ministero della Salute lo adottasse rigidamente potrebbe portare alla messa al bando di marchi di sigarette che promuovono il consumo di tabacco attraverso il loro nome o il loro pacchetto.
La direttiva europea, in realtà, parla semplicemente di pacchetti e di etichette, ma il suo linguaggio piuttosto vago permetterebbe, spiega Le Figaro, di darle un’interpretazione parecchio restrittiva che eliminerebbe dal commercio quelle marche che suggeriscono idee di «mascolinità, femminilità, magrezza fisica, giovinezza o abilità sociale». Il ministero della Salute, con il suo decreto, sarebbe cioè andato oltre la direttiva e in base ai criteri della direttiva stessa avrebbe stabilito quali marche possono essere commercializzate e quali no: con il decreto, dice Le Figaro, Marisol Touraine avrà la possibilità di rifiutare l’iscrizione di alcune marche nella lista dei prezzi e dunque di vietarne, di fatto, la vendita (l’omologazione trimestrale dei prezzi delle sigarette è necessaria alla commercializzazione). Il decreto non è stato comunque ancora pubblicato e il ministero della Salute non ha confermato le informazioni di Le Figaro.
All’articolo 13 della direttiva europea si dice che il pacchetto di sigarette non deve presentare alcuna caratteristica che «promuova un prodotto o ne incoraggi il consumo dando un’impressione errata quanto alle caratteristiche, agli effetti sulla salute, ai rischi o alle emissioni». Le etichette non devono lasciar intendere «che un determinato prodotto del tabacco sia meno nocivo di altri o miri a ridurre l’effetto di alcuni elementi nocivi del fumo o abbia proprietà rivitalizzanti, energizzanti, curative, di ringiovanimento, naturali, biologiche o produca altri benefici per la salute o lo stile di vita». In una nota della direttiva si dice anche che:
«Alcuni prodotti del tabacco o la loro confezione potrebbero indurre in errore i consumatori, in particolare i giovani, ove lasciassero intendere che tali prodotti siano meno nocivi. Questo vale, ad esempio, per alcune diciture o caratteristiche utilizzate, come le parole “a basso tenore di catrame”, “light”, “ultra-light”, “mild”, “naturale2, “biologico”, “senza additivi”, “senza aromi” o “slim”, o taluni nomi, immagini ed elementi figurativi o altri segni. (…)
Talune confezioni e gli stessi prodotti del tabacco potrebbero ingannare i consumatori anche suggerendo benefici in termini di perdita di peso, sex appeal, status sociale, vita sociale o qualità quali la femminilità, la mascolinità o l’eleganza».
Le aziende produttrici di tabacco coinvolte dal nuovo decreto hanno chiesto, lo scorso 8 luglio, un incontro con il primo ministro Manuel Valls «in considerazione della gravità e dell’urgenza della situazione». Mercoledì 20 luglio Imperial Tobacco, uno dei più grandi gruppi al mondo che produce sigarette e prodotti derivati dal tabacco e che ha tra propri marchi anche Gauloises, Fortuna e Gitanes ha pubblicato un comunicato stampa in cui denuncia «la natura arbitraria di una decisione che potrebbe portare alla scomparsa di alcuni marchi». Le aziende del tabacco, in base alle informazioni che avrebbero ottenuto con il gabinetto del ministero della Salute e con la Direzione generale della Salute, dicono che Touraine «sembra dare una rigidissima interpretazione delle regole» e la accusano di un’applicazione «arbitraria e sproporzionata» della direttiva comunitaria che porterà al divieto di vendita di alcuni marchi. Il ministero della Salute ha denunciato invece «l’intensa attività di lobbying» da parte di queste stesse industrie nel cercare di influenzare l’attuazione di una direttiva europea.
I marchi di sigarette che temono di essere danneggiati dalla nuova normativa sono considerati “storici” e vengono spesso associati a personaggi molto conosciuti come Albert Camus, Jean-Paul Sartre, Serge Gainsbourg. Durante le due guerre mondiali, fumare Gauloises – il cui pacchetto aveva disegnato un casco con le ali come quello di Asterix – era considerato un atto di patriottismo. Fortuna e Marlboro Gold con i loro nomi suggerirebbero invece fortuna (appunto) e successo, mentre le Gitanes, il cui simbolo è il disegno di una donna che balla, avrebbero un chiaro riferimento alla femminilità.
Le Monde, ridimensionando i timori di Le Figaro, ha fatto comunque notare che dal primo gennaio del 2017 le industrie del tabacco avranno comunque poco spazio per attirare l’attenzione dei fumatori e delle fumatrici dato che sarà obbligatorio l’uso dei cosiddetti “pacchetti neutri” senza logo né colori, come quelli già approvati in Inghilterra, Australia e Irlanda. Il 65 per cento della superficie esterna del pacchetto sarà coperto da foto e avvertimenti, al contrario delle attuali frasi che occupano circa il 30-40 per cento. Il nome della marca comparirà in piccoli caratteri e con un font e un colore comune per tutti: Helvetica 14, Pantone Cool Gray 2C.