Il nuovo piano di Elon Musk per Tesla
È molto ambizioso: produrre nuovi veicoli che si guidano da soli, compresi camion e autobus, renderli condivisibili e trasformare ogni casa in una centrale elettrica
Elon Musk, il CEO di Tesla Motors e di SpaceX, ha pubblicato il suo nuovo atteso “Master Plan”, il piano in cui spiega che cosa vuole fare con la sua azienda che produce automobili elettriche tra le più apprezzate al mondo, soprattutto negli Stati Uniti dove ha sede la società. Musk ha annunciato che entro pochi anni Tesla produrrà nuovi tipi di veicoli, compresi quelli per il trasporto pubblico, che ogni automobile potrà guidarsi completamente da sola e che investirà in sistemi per migliorare la produzione di energia elettrica da pannelli solari in ambito domestico. Il piano è molto ambizioso e supera gli impegni del precedente “Master Plan”, presentato 10 anni fa e ormai sostanzialmente completato.
I “Master Plan” di Musk
Il vecchio “Master Plan” ha permesso a Musk di trasformare progressivamente Tesla, portandola da essere una piccola azienda di automobili di lusso a una società che nei prossimi anni produrrà veicoli più economici a prezzi comparabili a quelli della concorrenza. Tesla fu fondata con il denaro ricavato da Musk in seguito alla vendita del suo servizio PayPal a eBay, che gli fruttò circa 156 milioni di dollari. Creare da zero una nuova casa automobilistica era un azzardo, quindi Musk scelse un progetto che gli consentisse di fondarne una relativamente piccola e in grado di produrre poche unità, quasi esclusive, a prezzi molto alti. Diverse personalità dello sport e dello spettacolo acquistarono la loro prima Tesla, contribuendo a fare conoscere il marchio e la qualità dei suoi prodotti. Grazie alla pubblicità ottenuta in questo modo e ai primi ricavi, Musk passò al secondo punto del suo piano: creare una nuova automobile un po’ meno costosa per estendere i possibili clienti.
Il nuovo modello piacque molto e di recente ha permesso di passare al punto più importante del primo “Master Plan”: ampliare la fabbrica e costruire grandi quantità di automobili a prezzi più abbordabili. Il veicolo che consentirà di farlo è la Tesla Model 3, presentata lo scorso marzo, e che sarà venduta a circa 35mila dollari. ll prezzo è più alto di diverse berline compatte, ma trattandosi di un veicolo elettrico permette di risparmiare molto sul pieno e sulla manutenzione, perché ci sono meno parti meccaniche. Ad appena una settimana dalla sua presentazione, Tesla ha ottenuto 325mila ordini per la sua Model 3, con un giro di affari che potrebbe superare i 14 miliardi di dollari. i primo modelli saranno consegnati l’anno prossimo e c’è grande attesa, e qualche scetticismo, sulla capacità di Tesla di mantenere un ritmo così alto nella produzione di automobili, considerato che la società esiste da poco più di 13 anni.
Energia solare e batterie
Il nuovo “Master Plan” presentato da Musk ha l’obiettivo di realizzare nuovi progetti partendo dai successi di Tesla, che ora sembra essere avviata verso la produzione “di massa” di veicoli. Il primo punto, in parte già realizzato, riguarda la creazione di nuovi sistemi per raccogliere energia tramite pannelli solari e accumularla nelle Powerwall, le grandi batterie per uso domestico che Musk ha presentato lo scorso anno. L’idea è che ogni abitazione abbia sul proprio tetto i pannelli solari per la produzione di energia, che può essere consumata subito o immagazzinata nelle batterie quando se ne utilizza meno, per esempio di notte.
Tesla produce le batterie, mentre la produzione e vendita dei pannelli solari è affidata a SolarCity, altra azienda cofondata da Musk. Per questo motivo lo scorso giugno Elon Musk ha annunciato l’acquisizione, da parte di Tesla, di SolarCity, per lavorare meglio insieme e offrire un servizio unico e più facile da usare ai clienti. L’obiettivo finale, scrive Musk, è: “Creare un prodotto che integra al meglio i pannelli solari sul tetto con una batteria e che semplicemente funziona, rendendo ogni individuo il produttore di energia elettrica per se stesso, e offrire questo servizio in tutto il mondo. Un solo modo per ordinarlo, per installarlo e per gestirlo tramite un’applicazione su smartphone”.
Più veicoli
Secondo il “Master Plan” di Musk, la nuova Tesla Model 3 è solo un pezzo del piano: l’azienda produrrà anche un SUV compatto e un furgone/pick-up, per rispondere alle varie esigenze dei suoi clienti. Per farlo, sarà necessario aumentare in tempi rapidi la capacità di produzione e per questo ultimamente i tecnici di Tesla sono al lavoro “sulla macchina che costruirà le macchine”, cioè la fabbrica, in modo da rendere meno costoso e più rapido l’assemblaggio. In un certo senso, terminata la produzione e sperimentati i componenti, un’automobile elettrica è più semplice da costruire: le parti meccaniche sono pochissime rispetto a un veicolo tradizionale e ci sono meno variabili, o cose che possono andare storte.
Musk scrive che Tesla è inoltre al lavoro su due altri tipi di veicoli elettrici: camion per il trasporto di merci e autobus per il trasporto di passeggeri. Saranno presentati nel 2017 e avranno caratteristiche molto particolari, soprattutto per quanto riguarda i mezzi per il trasporto pubblico. La guida autonoma permetterà di utilizzare più autobus di quanti ne siano usati oggi in media in una città, di conseguenza potranno essere più piccoli e con viaggi più frequenti. Potranno seguire percorsi prestabiliti, come i classici autobus di linea, oppure rispondere direttamente alle richieste dei singoli passeggeri, recuperandoli vicino a casa e portandoli fino a destinazione, sfruttando algoritmi di vario tipo per decidere come ottimizzare i viaggi e ridurre i tempi di percorrenza.
Autopilota
Negli ultimi anni molte grandi aziende e startup hanno sperimentato sistemi per la guida automatica, a partire da Google con il suo famoso e ormai longevo progetto per le automobili che si guidano da sole. Nonostante i progressi raggiunti, per ora le principali case automobilistiche sono state molto caute nello sviluppare questo tipo di sistemi. Tesla ha seguito una soluzione diversa e più coraggiosa (e rischiosa), mettendo a disposizione dei suoi clienti la funzione “Autopilot” sulle sue automobili: permette di far guidare l’auto da sola, soprattutto quando si percorrono lunghe distanze in autostrada, ma per motivi di sicurezza richiede comunque che ci sia sempre qualcuno pronto ad assumere i comandi del volante.
Musk scrive che l’autopilota delle Tesla si sta evolvendo rapidamente e che presto le sue automobili saranno equipaggiate per funzionare ancora meglio, mentre si guidano da sole. L’ostacolo più grande, anche in seguito ad alcuni incidenti, sarà superare lo scetticismo dei governi e ottenere nuove leggi che permettano la guida autonoma dei veicoli. La stima è che sarà necessario coprire in tutto circa 10 miliardi di chilometri per dimostrare che un sistema computerizzato è molto più sicuro e affidabile del giudizio, e dei riflessi, di un essere umano quando si è alla guida. I primi dati statistici lo confermano di già, ma saranno necessari più chilometri e del tempo per fare passare questo concetto. Essendo già un sistema più sicuro per Musk sarebbe “moralmente riprovevole ritardarne la diffusione semplicemente per i timori di avere qualche articolo negativo o per qualche mero calcolo commerciale”.
Condivisione
L’ultimo punto del nuovo “Master Plan” di Elon Musk è forse il più affascinante perché implica che in breve tempo cambi per sempre il modo di concepire il mercato dell’automobile:
Quando la guida autonoma sarà approvata dai governi, significherà che potrai convocare la tua Tesla praticamente da qualsiasi posto. Quando ti avrà recuperato, potrai fare un riposino, leggere o qualsiasi altra cosa mentre sei in viaggio verso la tua meta.
Sarai anche in grado di aggiungere la tua automobile alla flotta di Tesla condivise semplicemente premendo un tasto sull’app del tuo telefono, facendo in modo che raccolga qualche soldo per te mentre sei al lavoro o in vacanza, ripagando i costi della tua auto. Questo permetterà di ridurre drasticamente i costi della proprietà al punto in cui praticamente chiunque potrà possedere una Tesla. Visto che molte automobili sono utilizzate dal loro proprietario per il 5 – 10 per cento della giornata, i vantaggi economici di un’automobile che davvero si guida da sola saranno probabilmente di diverse volte superiori rispetto a un’automobile tradizionale.
Nelle città dove la domanda supera l’offerta da parte dei singoli proprietari, Tesla metterà a disposizione una propria flotta, assicurandosi che tu possa sempre trovare un’auto quando la richiedi a prescindere da dove ti trovi.
I piani sulla condivisione delle automobili metteranno probabilmente Tesla in diretta concorrenza con alcuni dei servizi più popolari del settore, come Uber e Lyft, che già da qualche tempo stanno sperimentando sistemi per la guida autonoma per essere meno dipendenti dai singoli autisti. Usando il servizio di Tesla, i passeggeri avrebbero inoltre la possibilità di provare le sue automobili, e magari di decidere di comprarne una.
Ok, ma è fattibile?
Il nuovo “Master Plan” è molto ambizioso, secondo i più scettici è irrealizzabile e non fa fino in fondo i conti con la realtà. Molti osservatori hanno già scritto in passato che Elon Musk esplora spesso quello stesso “campo di distorsione della realtà” in cui viveva quasi perennemente Steve Jobs, il cofondatore di Apple e una delle menti più brillanti nella storia della tecnologia moderna. Jobs si convinceva di qualcosa e chiedeva ai suoi collaboratori l’impossibile perché fosse realizzato, e sorprendentemente il sistema funzionò in diverse occasioni, portando a importanti progressi per Apple (ma anche a qualche fallimento). E la stessa Apple sta esplorando il settore delle auto elettriche e che si guidano da sole, come futura espansione delle sue attività.
Musk non sembra considerare molto tutte le cose che potrebbero andare storte nel suo piano: Tesla ha sì ottenuto centinaia di migliaia di ordini per la sua Model 3, ma deve ancora dimostrare di riuscire a produrla su larga scala e nei tempi promessi; SolarCity vive tra alti e bassi e la sua integrazione dentro Tesla è un’incognita, le auto che si guidano da sole sono sicuramente il futuro, ma un futuro che dipenderà moltissimo da come sarà regolamentato dai singoli governi in giro per il mondo. Il rischio di impresa che si sta assumendo Musk è enorme e se qualcosa non funzionasse ci potrebbero essere conseguenze irreparabili per la stessa Tesla. Le risorse principali per evitarlo al momento sono la qualità dei servizi offerti, la soddisfazione dei clienti e il loro altissimo gradimento delle automobili prodotte dall’azienda.
Tesla ha già avuto momenti complicati nella sua storia e ha rischiato di fallire poco dopo il suo lancio, quindi Musk e i suoi più stretti collaboratori sono abituati a sfide di questo tipo. Il CEO di Tesla e SpaceX ha dimostrato di essere un tipo piuttosto eccentrico, alcuni lo definiscono strano nell’accezione positiva del termine, e interamente dedicato al suo vero “Master Plan”: cambiare il mondo. Ci crede seriamente e lavora senza sosta, tanto da dormire spesso in un sacco a pelo sul pavimento del suo ufficio nella sede di Tesla. E le automobili sono solo una parte dei suoi obiettivi: nella sua visione Tesla Motors è la prima risorsa per accumulare profitti, necessari per finanziare le attività di SpaceX e in ultima istanza la colonizzazione di Marte.