I primi ritratti di Diane Arbus
Scattati tra il 1956 e il 1962, quando iniziò a fotografare le persone stravaganti ed emarginate che incontrava nelle strade di New York
Diane Arbus (1923 – 1971) è stata una fotografa famosa soprattutto per i ritratti in bianco e nero di persone emarginate (nani, transessuali, nudisti, malati mentali e artisti del circo), che incontrava e fotografava per le strade di New York, nei parchi pubblici e nei locali. Fino al 27 novembre il Met Breuer – lo spazio del museo Metropolitan di New York dedicato all’arte moderna e contemporanea – esporrà più di cento fotografie, gran parte delle quali inedite, che scattò nei primi anni di carriera, tra il 1956 e il 1962.
Tra le foto in mostra c’è anche Child with a toy hand grenade in Central Park (Bambino con bomba a mano giocattolo a Central Park), una foto del 1962 che testimonia il passaggio di Arbus da una fotocamera Nikon 35mm a una Rolleiflex, con cui passò alle stampe quadrate per cui è famosa.
Diane Nemerov (Arbus è il cognome del marito) nacque nel 1923 in una famiglia di ebrei russi emigrati a New York, proprietari di un grande magazzino sulla Quinta Strada. A 18 anni sposò l’attore Allan Arbus, con cui ebbe due figli. Il marito aveva lavorato come fotografo dell’esercito durante la Seconda guerra mondiale e iniziò la moglie alla fotografia regalandole una macchina fotografica nel 1941. I due aprirono insieme uno studio e si dedicarono soprattutto alla fotografia commerciale e di moda, lavorando per riviste importanti come Vogue e Glamour. Nel 1956 Arbus abbandonò lo studio e si dedicò a progetti più personali: è in questo periodo che cominciò a ritrarre le persone stravaganti ed emarginate che incontrava in strada. Arbus si separò dal marito nel 1958 e divorziarono nel 1969. Morì a 48 anni: soffriva di depressione e si suicidò il 26 luglio 1971.