I dischi più venduti di sempre nel Regno Unito
La società che si occupa di tenerne conto ha compiuto sessant'anni e ha pubblicato la lista (quanti ne avete?)
La materia delle copie vendute di ciascun disco è sempre stata fumosa e approssimativa: i sistemi di rilevazione sono diversi in ogni paese, e in molti paesi del tutto inaffidabili o vaghi. Quindi quando leggete di un disco che ha venduto tot milioni di copie in tutto il mondo prendetelo sempre come un dato un po’ grossolano, calcolato su fonti e criteri diversi, anche se qualcuno ha provato a fare un po’ di conti più attenti. In alcuni paesi però le definizioni delle copie vendute sono più esatte e affidabili, soprattutto nei due in cui il mercato della musica “leggera” è storicamente e culturalmente più forte, gli Stati Uniti e il Regno Unito. Negli Stati Uniti c’è un’associazione di discografici che ha sistemi di certificazione molto scientifici, e le sue estese statistiche e classifiche sono note e citate. Il disco più venduto di sempre sul mercato statunitense è Thriller di Michael Jackson, per esempio. Nel Regno Unito invece la Official Albums Chart compie quest’anno sessant’anni e per l’occasione ha pubblicato la lista dei 60 dischi più venduti nella sua storia.
1. Greatest Hits – Queen (1981)
Questa raccolta dei Queen, la prima della band, uscì nel 1981 nella stagione natalizia (contemporaneamente al singolo Under Pressure con David Bowie) e aveva dentro tutte le loro cose più famose al tempo. È l’unico disco ad avere venduto più di sei milioni di copie nel Regno Unito, rimanendo per 729 settimane tra i primi 100 più venduti.
2. Gold – Greatest Hits – ABBA (1992)
Anche questa è una raccolta di quelle che si trovano nelle case di mezzo mondo, tanto è stata venduta. In questo caso il suo successo fu postumo: il quartetto svedese si era sciolto già da dieci anni, e il disco anzi lo rilanciò nella musica e nella cultura popolare, approfittando di un effetto nostalgico che prevalse sulla qualità musicale che era stata sempre ritenuta piuttosto cheap. Effetto che non è mai passato, e il disco torna a vendere molto ciclicamente da allora, per non dire dell’indotto di cover, film, musical, citazioni che prosperò in seguito.
3. Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band – Beatles (1967)
È il disco più antico della lista (dopo la colonna sonora di Tutti Insieme appassionatamente, 1965, che è al cinquantaduesimo posto) e uno di quelli – come The dark side of the moon, per esempio – che oltre a questi numeri gode anche della stima critica di capolavoro della storia della musica.
4. 21 – Adele (2011)
È il secondo disco di Adele, che capitalizzò il sorprendente ma ancora misurato successo del primo, e la fece diventare probabilmente l’artista più importante del business discografico corrente (il suo disco del 2015 è già al ventisettesimo posto della classifica).
5. (What’s the Story) Morning Glory? – Oasis (1995)
Ha venduto 4,7 milioni di copie nel Regno Unito. Anche questo fu un secondo disco “spinto” dal grandissimo successo del primo, e aveva dentro “Wonderwall” e “Don’t look back in anger”, tra le altre.
6. Thriller – Michael Jackson (1982)
È ritenuto il disco più venduto di sempre in tutto il mondo, di gran lunga. C’erano “Beat it”, “Billie Jean” e “Thriller”, tra le altre. Michael Jackson, i Queen e i Beatles sono gli unici ad avere due dischi nei primi venti di questa classifica, ma lui è il solo che ci è riuscito senza raccolte.
7. The Dark Side of the Moon – Pink Floyd (1973)
Invece questo è uno dei dischi che sono nelle prime venti posizioni dei più venduti di sempre sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti, insieme a quelli di Michael Jackson, Fleetwood Mac e Shania Twain. È anche l’unico della classifica che non sia mai stato al primo posto di quelle settimanali, un longseller.
8. Brothers in Arms – Dire Straits (1985)
Uno dei primi grandi successi dell’epoca di transizione dal vinile al compact disc, fu anche per nove settimane primo negli Stati Uniti, cosa non frequente per una band britannica.
9. Bad – Michael Jackson (1987)
Fu il disco successivo a Thriller, anche se erano passati cinque anni nei quali Thriller non sembrava smettere di vendere. Ci investirono tutti grandi speranze di superarlo, ma non successe: però stravendette lo stesso.
10. Greatest Hits II – Queen (1991)
Visto com’era andata la prima volta, nel 1991 fu messa insieme una nuova raccolta dei Queen: fu un po’ tirata per i capelli – i dischi da cui sono tratte le canzoni usciti nel decennio sono appena quattro, e di certo non all’altezza dei precedenti – ma un mese dopo l’uscita morì Freddie Mercury, cantante e frontman della band, alla vigilia delle feste di Natale, e questo generò ricadute straordinarie sulle vendite del disco.
11. Rumors – Fleetwood Mac (1977)
Il disco dalla genesi di gran lunga più incasinata di questa lista, a rendere ulteriormente straordinario il suo successo commerciale. I Flettwood Mac a questo punto della loro carriera – venivano da un grande successo del disco precedente – erano cinque: due coppie che si stavano separando con grandi tormenti e tensioni e un quinto (Mick Fleetwood) che si stava separando da sua moglie pure lui. Ci furono litigi, guai, droghe, problemi tecnici e grandi pettegolezzi sulla stampa: il risultato fu – alcuni di loro dissero proprio per questo – un grande disco pop-rock, stravenduto.
12. The Immaculate Collection – Madonna (1990)
Fu la prima raccolta di Madonna, con due inediti, gli altri pezzi remixati e rinnovati, un titolo un po’ blasfemo e una brutta copertina da raccolta. Ma era il momento giusto per una raccolta di Madonna.
13. Back to Black – Amy Winehouse (2006)
Un po’ come Adele, Amy Winehouse si fece notare subito con un primo disco che andò molto bene per una sconosciuta e poi capitalizzò tutto col secondo. È uno dei tre dischi in questa classifica registrato in questo millennio (Adele, lei, James Blunt), e tornò al primo posto – anche in Italia – dopo la morte di Amy Winehouse nel 2011.
14. Stars – Simply Red (1991)
Uno dei successi più specificamente britannici di questa lista, malgrado il disco sia andato molto bene anche nel resto del mondo: fu il più venduto nel Regno Unito per due anni di seguito, che non capitava da Bridge over troubled water di Simon e Garfunkel. Loro ormai andavano forte da un pezzo, con una loro storia dentro il florido periodo della musica britannica degli anni Ottanta: questo fu il loro quarto disco.
15. Come on Over – Shania Twain (1997)
Questo invece è il disco più lontano dai successi italiani, in questa classifica (andò molto bene anche in Italia ma non superò mai la ventesima posizione nelle vendite): e il successo di Shania Twain (canadese) è sempre stato un fenomeno molto americano, come tutte le cose country. In questo caso il suo disco andò molto forte nel Regno Unito e in altri paesi grazie anche a una versione “decountrizzata” per i mercati non americani. Negli Stati Uniti è il sesto disco più venduto di sempre.
16. Legend – Bob Marley and the Wailers (1984)
Una raccolta “perfetta” che contiene tutte le canzoni famose di Bob Marley, uscita tre anni dopo la sua morte e che ancora si vende molto.
17. Back to Bedlam – James Blunt (2004)
Il primo disco di James Blunt, cantautore inglese che divenne così popolarissimo per qualche tempo e poi andò perdendosi, sia come produzione che come risultati di vendite. Fu uno di quei dischi di cui non si accorge nessuno dapprima, ma poi l’insistenza di alcune promozioni radiofoniche (soprattutto con “You’re beautiful”) lo fece entrare nelle classifiche e stravendere, a più di un anno dalla pubblicazione.
18. Urban Hymns – Verve (1997)
Fu il loro terzo disco (ma prima e dopo non ebbero lontanamente questo successo) e andò forte soprattutto per via dei due singoli “Bitter Sweet Symphony” e “The Drugs Don’t Work”.
19. Bat Out of Hell – Meat Loaf (1977)
Un’altra americanata che attecchì anche nel Regno Unito (in Italia no): il secondo disco dello spettacolare Meat Loaf (ma il primo è rimasto piuttosto sconosciuto), è anche ventottesimo nella lista dei dischi più venduti di sempre in tutto il mondo. L’approccio teatrale e da musical delle canzoni scritte da Jim Steinman – che sarebbero diventate invece il tratto più peculiare del successo di Meat Loaf – rese diffidenti diverse case discografiche che rifiutarono di pubblicarlo.
20. 1 – Beatles (2000)
Una raccolta “recente” di tutti le canzoni che arrivarono al primo posto dei Beatles, fatta uscire con grande promozione alla vigilia di un Natale, e funzionò.
Tutti gli altri
21. Bridge over Troubled Water – Simon & Garfunkel (1970)
22. Dirty Dancing – Colonna sonora originale (1987)
23. Spirit – Leona Lewis (2007)
24. Crazy Love – Michael Bublé (2009)
25. No Angel – Dido (2000)
26. White Ladder – David Gray (1998)
27. 25 – Adele (2015)
28. Talk Corners – Corrs (1997)
29. Spice – Spice Girls (1996)
30. The Fame – Lady Gaga (2008)
31. A Rush of Blood to the Head – Coldplay (2002)
32. Life for Rent – Dido (2003)
33. Only by the Night – Kings of Leon (2008)
34. Beautiful World – Take That (2006)
35. Hopes and Fears – Keane (2004)
36. The Joshua Tree – U2 (1987)
37. The War of the Worlds – Jeff Wayne (1978)
38. Scissor Sisters – Scissors Sisters (2004)
39. But Seriously – Phil Collins (1989)
40. X & Y – Coldplay (2005)
41. Jagged Little Pill – Alanis Morissette (1995)
42. Tubular Bells – Mike Oldfield (1973)
43. The Man Who – Travis (1999)
44. Tracy Chapman – Tracy Chapman (1988)
45. Parachutes – Coldplay (2000)
46. Greatest Hits – ABBA (1975)
47. Grease – Colonna sonora originale (1977)
48. I’ve Been Expecting You – Robbie Williams (1998)
49. X – Ed Sheeran (2014)
50. Come Away with Me – Norah Jones (2002)
51. Graceland – Paul Simon (1986)
52. The Sound of Music – Original cast record (1965)
53. Ladies & Gentlemen – The Best Of – George Michael
54. Tango in the Night – Fleetwood Mac (1987)
55. The Marshall Mathers LP – Eminem (2000)
56. Swing When You’re Winning – Robbie Williams (2001)
57. Progress – Take That (2010)
58. Eyes Open – Snow Patrol (2006)
59. Never Forget – The Ultimate Collection – Take That (2005)
60. Automatic for the People – REM (1992)