Un gruppo di uomini armati ha occupato una stazione di polizia in Armenia
Nella capitale Yerevan: qualcuno ha parlato di tentato colpo di stato, ma sembra tutto molto improvvisato e contenuto
Domenica mattina un gruppo di uomini armati ha occupato una stazione di polizia a Yerevan, la capitale dell’Armenia, domandando alla popolazione di scendere in piazza per chiedere la liberazione di alcuni politici arrestati lo scorso mese. Un poliziotto è morto e altri due sono rimasti feriti negli scontri intorno all’edificio, che adesso è circondato da mezzi blindati. Al momento non ci sono notizie di assembramenti di folla in nessuna parte del paese. Gli uomini all’interno dell’edificio dicono di aver catturato alcuni ostaggi, ma la notizia non è stata confermata.
Gli uomini armati chiedono la liberazione di Jirair Sefilian, un ex militare e politico di opposizione, arrestato a giugno con l’accusa di possesso illegale di armi. Sefilian ha spesso criticato il governo attuale, accusandolo di aver gestito in maniera poco energica la crisi del Nagorbo-Karabakh, una regione all’interno del vicino Azerbaijan i cui abitanti, in maggioranza di origine armena, si sono ribellati al governo locale e hanno dichiarato una repubblica autonoma. Scontri sporadici tra esercito azero e autonomisti appoggiati dal governo armeno vanno avanti da anni. I più gravi negli ultimi tempi sono avvenuti lo scorso aprile e sono terminati con un cessate il fuoco tra i due paesi negoziato dalla Russia.
Gli uomini armati hanno diffuso su internet alcuni video girati all’interno dell’edificio in cui chiedono alla popolazione di scendere in piazza per costringere il governo a liberare Sefilian. In uno dei video si vede uno degli uomini armati dire: «Abbiamo fatto la nostra parte, ora tocca a voi». L’agenzia di stampa Reuters cita alcuni commentatori locali che spiegano come difficilmente questo messaggio attirerà grandi folle. Sefilian ha un seguito abbastanza ridotto e tutti gli altri partiti di opposizione hanno già criticato l’attacco alla caserma.