Cosa sappiamo della strage di Nizza
Il racconto per punti di quello che è successo da giovedì sera, quando un uomo alla guida di un camion ha travolto la folla uccidendo 84 persone
A Nizza, in Francia, sono in corso le indagini sulla strage condotta giovedì sera da un uomo alla guida di un camion, che ha investito centinaia di persone sul lungomare della città prima di essere ucciso dalla polizia in una breve sparatoria.
• Intorno alle 22.30 di ieri a Nizza un camion ha investito centinaia di persone che stavano partecipando alle celebrazioni per il 14 luglio, l’anniversario della presa della Bastiglia, sulla Promenade des Anglais, la passeggiata sul lungomare della città. Il camion è andato avanti per circa due chilometri prima di fermarsi, procedendo a una velocità di circa 50 chilometri all’ora, accelerando fino a 80 chilometri all’ora, e guidando a zig zag per travolgere quante più persone possibile.
• Il procuratore di Parigi, François Molins, che ha la competenza sulle indagini antiterrorismo, ha detto che finora sono morte 84 persone e che ce ne sono altre 52 in condizioni critiche, ricoverate negli ospedali della città: 25 di queste sono in terapia intensiva. Tra i morti ci sono anche 10 bambini. Decine di altri adolescenti sono tra i 202 feriti contati finora dalle autorità.
• Molins ha confermato che l’autore dell’attacco è stato Mohamed Lahouaiej Bouhlel, un uomo di origini tunisine e residente in Francia da tempo. Sposato con figli, Bouhlel faceva l’autotrasportatore. Era stato fermato il 23 marzo per una lite, e all’inizio dell’anno per violenza volontaria con un’arma, ma non era noto ai servizi di intelligence e non c’erano elementi per ipotizzare che fosse radicalizzato. La sua compagna è stata fermata dalla polizia per interrogarla.
• Stando alla ricostruzione della procura, giovedì sera alle 21:44 Bouhlel è arrivato in bici in un quartiere nella parte orientale di Nizza, dove ha recuperato il camion che aveva noleggiato e parcheggiato lì il giorno precedente. Ha poi raggiunto il lungomare e intorno alle 22:30 ha accelerato sulla folla lungo circa 2 chilometri della Promenade des Anglais, uccidendo decine di persone. All’altezza dell’hotel Negresco, uno dei palazzi più conosciuti del lungomare, alcuni poliziotti hanno sparato verso la cabina del camion e Bouhlel ha risposto sparando con una pistola. Dopodiché ha proseguito ancora per 300 metri, quando è stato raggiunto da altri poliziotti che hanno nuovamente sparato verso la cabina uccidendolo.
• All’interno del camion sono state trovate una pistola con diverse munizioni, due fucili d’assalto finti e una granata. Sono stati anche trovati uno smartphone, una patente di guida, una carta di credito e altri documenti che hanno permesso l’identificazione dell’attentatore.
• Venerdì mattina sono state condotte perquisizioni in due appartamenti di Nizza, dove sono stati sequestrati dispositivi elettronici e altro materiale che si pensa appartenesse a Bouhlel. Saranno analizzati per scoprire se l’attentatore fosse d’accordo con altre persone o se invece l’attacco fosse stato organizzato da solo.
• Secondo il Dipartimento di Stato americano, nell’attacco sono morti due cittadini statunitensi. Sono morti anche almeno un cittadino russo, un armeno e un ucraino. Tutte e tre queste notizie sono state confermate dal ministero degli Esteri di ciascun paese. Serena Lippi, console dell’Italia a Nizza, ha detto che ieri sera sulla Promenade des Anglais erano presenti molti italiani e che c’è il rischio che siano rimasti coinvolti nell’attentato. Il ministro degli Interni Angelino Alfano ha detto che non ci sono ancora informazioni confermate e che «serve prudenza massima».
• La polizia non ha ancora stabilito se l’autista del camion avesse dei complici. Per ora nessuna organizzazione terroristica ha rivendicato l’attacco. Molins ha detto comunque che, per le sue modalità, la strage di giovedì ricorda il modo di agire di diversi gruppi terroristici.
• Il presidente francese François Hollande ha detto che quello che è successo a Nizza ha tutti gli elementi per essere chiamato un attacco terroristico. Il 16, 17 e 18 luglio saranno giorni di lutto nazionale in Francia.
• In Francia è ancora in vigore lo stato di emergenza, che doveva finire tra meno di due settimane, il prossimo 26 luglio. Era stato deciso dopo gli attacchi di Parigi e Saint-Denis dello scorso 13 novembre, in cui erano morte 130 persone, ed era stato esteso tre volte, il 19 novembre, il 16 febbraio e poi in maggio. Dopo la strage di Nizza, Hollande e il primo ministro Valls hanno proposto una nuova estensione di tre mesi: il progetto di legge sarà presentato al Consiglio dei ministri martedì prossimo e il testo sarà esaminato in Parlamento mercoledì e giovedì.