Il caso Pellè
L'attaccante della Nazionale è stato comprato da una squadra cinese, che lo pagherà una barca di soldi (ma sulle cifre ognuno ha la sua versione)
Fino a pochi mesi fa, Graziano Pellè era conosciuto soltanto da chi è appassionato di calcio: era un buon attaccante della squadra inglese del Southampton e della Nazionale italiana. Dopo gli Europei in Francia, Pellè è diventato molto più noto a tutti: ha giocato bene, ha segnato sia al Belgio che alla Spagna e poi ha sbagliato uno dei rigori nel quarto di finale che l’Italia ha perso contro la Germania, dopo aver cercato di prendere in giro il portiere tedesco Manuel Neuer. La sua improvvisa e più grande notorietà sta facendo parlare molto del fatto che per i prossimi due anni e mezzo Pellè giocherà in Cina, nello Shandong Luneng: una squadra che fino a ieri non la conoscevano neanche gli appassionati di calcio.
I principali siti sportivi italiani hanno scritto che Pellè guadagnerà 40 milioni di euro in due anni e mezzo, circa 15 milioni di euro all’anno; altri hanno parlato di 7,5 milioni di euro l’anno. La rivista di calcio l’Ultimo Uomo ha fatto un po’ di conti e ricostruzioni, mettendo in fila le versioni circolate in questi giorni, ricordando che non ci sono fonti ufficiali a sostegno di questa cifra o delle altre e facendo notare che “la stampa italiana ha dato credito a un’ipotesi, scansando tutte le altre. Una scelta che se non ha altre motivazioni può essere interpretata solo in un modo: la stampa italiana ha voluto cavalcare il ‘sentimento popolare’: non solo i calciatori guadagnano troppo, ma Pellé neanche se lo merita”. L’unica cosa sicura è che Pellè giocherà in Cina.
Thanks to the Luneng fans in Shenzhen.
👍👍👍 pic.twitter.com/Why79Hlmsl— ShandongLuneng FC (@LoveLNTS) July 12, 2016
Se fossero davvero 15 milioni all’anno (ma, appunto, non lo sappiamo)
Pellè diventerebbe il più pagato calciatore italiano in attività (superando Sebastian Giovinco, che gioca in Canada) e anche il calciatore italiano più pagato di sempre, superando Christian Vieri, che nel 2004 guadagnò 7,5 milioni di euro. Pellè diventerebbe anche uno dei 10 calciatori più pagati al mondo: l’ultimo italiano fu Alessandro Del Piero nove anni fa. Pellè guadagnerebbe più o meno quanto l’attaccante svedese Zlatan Ibrahimovic, che da poche settimane è passato dal Paris Saint-Germain al Manchester United, ma comunque meno di Cristiano Ronaldo, Lionel Messi, Neymar e Hulk, attaccante brasiliano che a fine giugno è stato comprato dallo Shanghai SIPG, un’altra squadra cinese.
Top10 best paid
1 CR7 21m€
2 Messi 20
3 Hulk 20
4 Neymar 19
5 Ibra 16
6 Pellé 16
7 TMüller 13.5
8 Lavezzi13
9 JacksonM. 12.5
10 TSilva 12— Tancredi Palmeri (@tancredipalmeri) July 11, 2016
Graziano Pellè
Pellè compirà 31 anni il 15 luglio. È un centravanti potente fisicamente (è alto 1 metro e 94 centimetri) capace però anche di giocare abbastanza bene con i piedi. Ha una buona tecnica e soprattutto è uno di quei giocatori che si definiscono “tatticamente intelligenti”: magari lo si nota poco rispetto ad altri, ma capisce cosa fare, dove stare, come muoversi e come e quando rendersi utile alla squadra, in attacco o in difesa. È nato a San Cesario di Lecce e la prima squadra importante in cui ha giocato è stata proprio il Lecce, squadra con cui nel gennaio 2004 debuttò in Serie A. In Italia – e non sempre in Serie A – Pellé giocò poi nel Catania, nel Crotone e nel Cesena. Dal 2007 al 2011 andò in Olanda, a giocare nell’AZ, la squadra della città di Alkmaar. Segnò 16 gol in 94 partite. Tornò in Italia e giocò – poco e mai davvero bene – nel Parma e nella Sampdoria. In tutta la sua carriera Pellè ha giocato 24 partite in Serie A, segnando solo un gol. Nel 2012 andò al Feyenoord, un’altra squadra olandese, e giocò benissimo: segnò 55 gol in 66 partite. Nell’estate del 2014 Pellè si trasferì al Southampton – una squadra di Premier League inglese – perché c’era Ronald Koeman, che l’aveva allenato al Feyenoord. Per lui il Southampton pagò 11 milioni di euro: in questi due anni in Premier League Pellè ha segnato 23 gol in 68 partite.
Lo Shandong Luneng (e il calcio in Cina)
Il più importante campionato cinese si chiama Super League. Ci sono 16 squadre: le prime tre accedono a fasi diverse della Champions League asiatica, le ultime due retrocedono nella Serie B cinese. Il campionato cinese si gioca da marzo a ottobre: al momento lo Shandong Luneng è terzultimo, con 10 punti. Al primo posto c’è il Guangzhou Evergrande: è la squadra di cui Marcello Lippi è stato allenatore e direttore tecnico, e quella in cui gioca il trequartista italiano Alessandro Diamanti. L’attuale allenatore del Guangzhou Evergrande è Luiz Felipe Scolari, che nel 2002 vinse i Mondiali da allenatore del Brasile. Nella Serie B cinese ci sono due allenatori italiani: Fabio Cannavaro e Ciro Ferrara.
Da qualche anno la Cina e le sue squadre stanno investendo molto nel calcio: stanno chiamando allenatori esperti (Scolari) e gente con un grande passato da calciatore (Cannavaro e Ferrara) e stanno spendendo molti soldi per far crescere l’interesse dei cinesi nel calcio. In più la Cina sta riuscendo a chiamare giocatori importanti, che vanno in Cina (convinti dai ricchi compensi) ma potrebbero benissimo ancora giocare in Europa: non sono anzianotti a fine carriera ma giocatori di 30 anni (a volte anche meno) che sono ancora molto in forma. Sempre tenendo conto che non esistono dati davvero chiari sugli stipendi dei calciatori (soprattutto in Cina), da quelle parti giocano già tre fra i dieci calciatori più pagati al mondo: sono Hulk, Ezequiel Lavezzi (ex attaccante di Napoli e Paris Saint-Germain) e Jackson Martinez, attaccante colombiano che è passato dall’Atletico Madrid al Guangzhou Evergrande.