Cosa sappiamo dello studente americano trovato morto nel Tevere
Si chiamava Beau Solomon ed era arrivato a Roma per un corso estivo giovedì scorso: la sera stessa è scomparso, e il suo corpo è stato ritrovato lunedì
Aggiornamento: Mercoledì 6 luglio i giornali hanno pubblicato una prima ricostruzione di come Beau Solomon sia caduto nel Tevere, basata su un’intervista data a Rai Uno dalla compagna di Massimo Galioto, l’uomo sospettato di avere ucciso Solomon, e sulle informazioni ottenute dalla polizia, che però non sono ancora confermate. Giovedì sera dopo mezzanotte, secondo quanto scrivono i giornali, Solomon è stato derubato da alcune persone, e successivamente ha incontrato Galioto sul Lungotevere, all’altezza di ponte Garibaldi, con il quale ha cominciato a litigare. I due uomini si sono spintonati finché Solomon è caduto nel Tevere. Galioto è poi tornato a dormire nella sua tenda lungo il Tevere. Non è ancora chiaro se Solomon fosse ubriaco, né se sia morto annegato o se abbia battuto la testa nella caduta, né se sia stato spinto intenzionalmente nel fiume da Galioto. Secondo questa ricostruzione, il furto della carta di credito di Solomon non sarebbe quindi collegato al suo omicidio.
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Lunedì 4 luglio a Roma è stato trovato morto Beau Solomon, un ragazzo americano di 19 anni che era scomparso nella notte tra giovedì e venerdì. Il corpo di Solomon è stato trovato nel Tevere, all’altezza di ponte Marconi, nella zona sud ovest della città: era incastrato in alcune piante, con una ferita alla testa. Martedì 5 luglio Massimo Galioto, un uomo di 41 anni senzatetto che vive a Roma, è stato fermato dalla polizia perché sospettato di aver partecipato all’omicidio di Solomon. Secondo quanto scrivono i giornali, l’accusa per Galioto è di omicidio aggravato da futili motivi.
Solomon viveva a Spring Green, nello stato del Wisconsin, e studiava alla University of Wisconsin-Madison: era arrivato a Roma giovedì per frequentare un corso di cinque settimane alla John Cabot University, un’università privata americana di Trastevere per studenti anglofoni. Solomon giocava a football ed era appassionato di politica; una decina di anni fa era stato malato di cancro e la sua guarigione aveva ricevuto qualche attenzione dai media americani.
La sera di giovedì 30 giugno Solomon era uscito con alcuni compagni di università per andare in un locale a Trastevere, uno dei quartieri centrali di Roma più apprezzati dai turisti, ma verso mezzanotte gli amici lo avevano perso di vista e lui era sparito. A partire da venerdì, quando i compagni di università non hanno visto Solomon a lezione, gli amici e i famigliari hanno iniziato a segnalare sui social network la sua scomparsa, e sono poi cominciate le ricerche. Dopo la scomparsa la famiglia di Solomon ha contattato la compagnia della carta di credito del figlio, e ha scoperto che circa 1500 euro erano stati spesi a Milano. Anche il telefono di Solomon era stato rubato, ha detto la sua famiglia. Lunedì, dopo tre giorni di ricerche, è stato ritrovato un cadavere nel Tevere: da subito è circolata l’ipotesi che fosse quello di Solomon, e i genitori, arrivati dagli Stati Uniti, lo hanno identificato lunedì sera. I giornali hanno scritto che alcuni testimoni hanno detto alla polizia di aver visto qualcuno buttare un corpo nel Tevere giovedì notte. Ansa dice che «secondo una prima ipotesi lo studente sarebbe morto annegato dopo essere rimasto tramortito sbattendo dopo essere stato scaraventato nel fiume», ma la polizia sta ancora indagando sulle cause della morte.