In Austria bisogna ripetere il ballottaggio
Lo ha deciso la Corte Costituzionale parlando di irregolarità in fase di scrutinio: il candidato dei Verdi aveva battuto quello dell’estrema destra
La Corte Costituzionale di Vienna ha annullato il risultato del ballottaggio delle elezioni presidenziali austriache, tenuto domenica 22 maggio e vinto dal candidato dei Verdi Alexander Van der Bellen, a causa di alcune irregolarità nelle procedure di scrutinio. Van der Bellen aveva battuto il candidato dell’estrema destra Norbert Hofer ottenendo il 50,3 superandolo di circa 30mila voti. Le elezioni presidenziali austriache erano state molto seguite dai giornali internazionali: nel caso avesse vinto, Hofer sarebbe diventato il primo capo di stato europeo di estrema destra dalla fine della Seconda guerra mondiale. La cerimonia di giuramento di van der Bellen era prevista venerdì 8 luglio, ma sarà annullata. Prima di oggi, la Corte Costituzionale aveva annullato per irregolarità solamente alcune elezioni amministrative.
Die Bundespräsidenten-Stichwahl muss in ganz Österreich und komplett wiederholt werden. #vfgh #bpw16
— Verfassungsgerichtshof (@OeVfGH) July 1, 2016
Il portavoce della Corte Costituzionale: “Il ballottaggio delle elezioni presidenziali deve essere completamente ripetuto in tutta l’Austria”
Poco dopo i risultati del voto, il Partito della Libertà austriaco – di cui Hofer era il candidato – aveva fatto ricorso alla Corte Costituzionale sostenendo che nelle procedure di scrutinio ci fossero state irregolarità in vari seggi: per esempio, in alcuni seggi i voti arrivati via posta sono stati aperti già la domenica sera, mentre per legge sarebbero dovuti essere scrutinati solo la mattina del lunedì. La questione dei voti postali è molto delicata: sono stati quelli che di fatto hanno permesso a Van der Bellen di vincere, dato che alla fine dello scrutinio di domenica Hofer e Van der Bellen erano praticamente pari.
La Corte Costituzionale ha spiegato che ci sono state irregolarità in 14 delle 20 circoscrizioni, confermando che molte riguardano il voto postale, anche se ha precisato che secondo le prove raccolte non sono avvenute “manipolazioni” delle schede. Il giornalista del quotidiano austriaco Der Standard Gerhard Mumelter ha raccontato su Internazionale che durante le audizioni tenute dalla Corte Costituzionale nelle scorse settimane è emerso che la pratica di aprire in anticipo le buste contenenti il voto postale è diffusa da anni. Non è ancora chiaro quando sarà ripetuto il ballottaggio: la nuova data verrà comunicata dal governo martedì 5 luglio.