Che libri ci portiamo in spiaggia
È una moda nata negli anni Trenta e favorita dal diffondersi dei tascabili: le case editrici pubblicano apposta thriller, romanzi rosa e vecchi classici
Le vacanze estive sono uno dei periodi in cui c’è più tempo per leggere e anche chi non lo fa abitualmente ne approfitta per recuperare i libri accumulati sul comodino o comprare l’ultimo bestseller. Molte case editrici ne approfittano per pubblicare e sponsorizzare i cosiddetti “libri da spiaggia” nella speranza di vendere di più, cosa che accade puntualmente, così come nel periodo pre-natalizio. Quella dei “libri da spiaggia” è prima di tutto una categoria del marketing editoriale, dato che ogni lettore ha un’opinione diversa quando si tratta di definire cosa sia esattamente.
Sul Guardian la giornalista e critica Michelle Dean ha provato a ricostruire l’origine di questa espressione e chiarire quali libri ne facciano parte. Ha scoperto che l’espressione “beach read“, l’equivalente del nostro “libro da spiaggia”, è comparsa prima su riviste e siti specializzati come Booklist e Publisher’s Weekly, rivolti a editori, editor, redattori, agenti, e librai e successivamente è stata sempre più utilizzata dai giornalisti culturali, diventando di uso comune. Secondo Dean venne inventata nell’estate del 1990 da un addetto stampa, che ebbe l’idea di presentare un libro appena pubblicato definendolo appunto un libro da spiaggia.
Anche se l’espressione è recente, la lettura di romanzi è da sempre associata allo svago e quindi alle vacanze. Le letture da spiaggia sono state favorite dalla diffusione dei libri tascabili (quelli più economici, che quindi potevano venire rovinati a cuor leggero da sabbia, sole, acqua di mare e crema solare) tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta. Oggi cercando su Google “libri da spiaggia” si trovano soprattutto romanzi rosa, gli ultimi thriller e i bestseller, o quelli che lo diventeranno a breve per qualche ragione, per esempio perché hanno vinto un premio letterario (come il vincitore del Premio Strega, che sarà annunciato l’8 luglio, in tempo per essere acquistato e portato in spiaggia).
Francesco Guglieri, editor della narrativa straniera di Einaudi, ha spiegato al Post che spesso le case editrici hanno molte convinzioni sui libri da spiaggia che in realtà sono poco fondate. Per esempio che «sotto Mondiali o Europei o Olimpiadi si vendessero meno libri» oppure che «se ne vendessero pochi anche in periodi elettorali»: se fosse vero il 2016 sarebbe un anno disastroso per l’editoria. Ciò che è certo, ha aggiunto Guglieri, è che in agosto molte librerie sono chiuse e tra la fine di luglio e l’inizio di agosto non vengono stampati e distribuiti libri.
Per quanto riguarda la programmazione delle uscite dei libri ci sono alcune regole non scritte che le case editrici seguono, anche se poi le tempistiche dipendono anche dal lavoro degli autori e da altri fattori. Guglieri ha detto al Post che i libri più “letterari” sono pubblicati durante la stagione dei festival (come quello di Mantova) che inizia a settembre; il periodo prima di Natale è un altro momento strategico e per l’estate si scelgono gialli, thriller, saghe, e in generale libri ritenuti più leggeri.
Che tipo di libri si leggono in spiaggia?
Dean nota che la maggior parte dei libri da spiaggia consigliati da riviste e amici non affronta temi pesanti o di un certo peso politico o sociale: sono spesso leggeri e divertenti. In realtà non è proprio così: spesso si approfitta delle vacanze per leggere il-libro-dell’-anno, il bestseller che più o meno tutti hanno letto o dicono di averlo fatto. È il caso per esempio di Gomorra, la cui copertina nera e fucsia era visibile in tutte le spiagge italiane nell’estate del 2006, o del saggio La casta di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, bestseller nel 2007. La stessa Dean riconosce che negli ultimi anni alcuni romanzi considerati “letterari” – come Il cardellino di Donna Tartt – e dunque più complessi sono comparsi tra i consigli delle letture da spiaggia.
Nel 2014 tra i primi dieci romanzi nelle classifiche dei libri più venduti nella terza settimana di agosto c’erano i tre volumi delle Cinquanta sfumature di grigio di E.L. James, tre libri gialli (La piramide di fango di Andrea Camilleri, Una mutevole verità di Gianrico Carofiglio e In fondo al tuo cuore di Maurizio De Giovanni), oltre al già citato Il cardellino di Donna Tartt, al sesto posto. Nel 2015 invece c’erano quattro libri gialli (Era di maggio di Antonio Manzini, Camilleri con La giostra degli scambi, L’abbazia dei cento delitti di Marcello Simoni e Turisti in giallo, una raccolta di racconti di Sellerio creata appositamente per l’estate), il quarto romanzo di E.L. James, Grey, e L’amica geniale di Elena Ferrante. Non sono libri molto diversi da quelli delle classifiche del resto dell’anno, e questo dimostra che l’idea che i “libri da spiaggia” siano più semplici sia un pregiudizio: semplicemente la spiaggia rende più visibile anche quello che si legge e sembra che tutti stiano leggendo la stessa cosa, che si tratti di Gomorra, Cinquanta sfumature di grigio o La casta.
Cosa disse Umberto Eco sui “libri da spiaggia”
Comunque già nel 1981, più o meno dieci anni prima che nascesse l’espressione “beach read“, Umberto Eco criticava l’abitudine di riviste e giornali di proporre libri per l’estate in un articolo intitolato Come fare le vacanze intelligenti (e presente sia nella raccolta Il secondo diario minimo, sia nella più recente Come viaggiare con un salmone). Eco scriveva:
«È buona usanza che all’avvicinarsi delle vacanze estive i settimanali di politica e cultura consiglino ai lettori almeno dieci libri intelligenti per poter trascorrere intelligentemente delle vacanze intelligenti. Prevale tuttavia lo sgradevole vezzo di considerare il lettore un sottosviluppato, e così vediamo scrittori anche illustri affannarsi a suggerirgli letture che qualsiasi persona di media cultura dovrebbe aver già fatto almeno dai tempi della scuola media».
Eco continuava citando una decina di libri da eruditi, magari disponibili solo in edizioni da antiquari. Oggi riviste e case editrici non propongono per la spiaggia Le affinità elettive di Goethe come faceva Eco, ma provano comunque a infilare classici – compresi i lunghi romanzi russi dell’Ottocento – e tascabili con apposite campagne di marketing; in vacanza c’è più tempo per leggere e quindi è più facile vendere anche i libri del catalogo che non sono novità. Ad esempio, Einaudi ha appena pubblicato una nuova traduzione di Anna Karenina, realizzata da Claudia Zonghetti.
Altri libri per l’estate e accessori per il mare dalle case editrici italiane
Oltre ad Anna Karenina, per l’estate Einaudi punta su un romanzo su come funzionano le relazioni attraverso i social network, L’amore è eterno finché non risponde di Ester Viola. De Agostini propone il thriller Orphan X di Gregg Hurwitz, da cui sarà tratto un film con Bradley Cooper, e il libro di auto-aiuto 100 cose da sapere per volare sereni. Come affrontare il volo senza paura per chi ha paura dei viaggi in aereo. De Agostini ha anche lanciato una campagna che regala una sacca acquistando uno dei sei nuovi tascabili della collana DeA Best per ragazzi. Anche Einaudi ha fatto qualcosa di simile: acquistando due tascabili, fino al 30 giugno, si riceve un telo da spiaggia con una citazione di Moby Dick.
Il #TeloMare in regalo comprando due tascabili DOVREBBE durare fino al 30 giugno, ma FINO A ESAURIMENTO SCORTE. pic.twitter.com/4CgEPl0tMj
— Einaudi editore (@Einaudieditore) June 1, 2016
Anche altre case editrici propongono libri sui viaggi e l’estate: per minimum fax è uscito Tina di Alessio Torino, un romanzo che ha per protagonista una ragazzina in vacanza a Pantelleria; per Rizzoli Summer. Sulla mia pelle di Elisa Sabatinelli, Ogni tuo respiro di Irene Cao e Io viaggio leggera. Un racconto minimalista di amore e viaggi di Clara Bensen, tre romanzi che raccontano i viaggi estivi delle protagoniste. Amazon ha realizzato con Tuttolibri, l’inserto culturale della Stampa, un percorso di lettura sul tema del “mare”. Mondadori infine punta sui romanzi d’amore: la serie Calendar Girl di Audrey Carlan (il cui primo volume è già uscito, mentre il secondo arriverà il 5 luglio) e Gli amanti. Romeo e Giulietta in Afghanistan di Rod Nordland. Longanesi ha fatto uscire a metà giugno un thriller di James Patterson, Private L.A., Piemme propone invece l’ennesimo con la parola “ragazza” nel titolo (una moda dell’editoria negli ultimi tempi, come per esempio La ragazza del treno), La ragazza nel parco di Alafair Burke.