Le case di Virginia Woolf e degli altri di Bloomsbury
Una mostra a Bath raccoglie i mobili e le opere d'arte del gruppo di intellettuali e artisti inglesi del primo Novecento
Fino al 4 settembre 2016 la Victoria Art Gallery di Bath, in Inghilterra, ospita la mostra A Room of Their Own: Lost Bloomsbury Interiors 1914-30 dedicata alle opere artistiche e alla case dei membri del Bloomsbury Group, il gruppo di intellettuali inglesi di inizio Novecento di cui faceva parte anche la scrittrice Virginia Woolf. Tra le opere in mostra ci sono dipinti realizzati da Roger Fry, Vanessa Bell (la sorella di Virginia Woolf) e Duncan Grant. Anche alcuni oggetti di ceramica e alcuni tessuti esposti sono stati decorati da artisti del gruppo che dal 1913 al 1916 organizzarono i laboratori degli Omega Workshops: era un progetto associato alla Hogarth Press, la casa editrice di Virginia Woolf e suo marito Leonard Woolf, e nasceva dall’idea che non ci dovesse essere una divisione tra le discipline artistiche e quelle decorative, ovvero ciò che oggi chiamiamo design.
L’idea che gli artisti potessero mantenersi producendo oggetti per la casa e che gli scrittori possano essere gli editori di se stessi era di Roger Fry: oltre a essere un pittore (e per un certo periodo l’amante di Vanessa Bell) era anche un critico d’arte. La mostra A Room of Their Own – il cui nome è ispirato al famoso saggio di Virginia Woolf Una stanza tutta per sé (il titolo originale è A room of her own) – ricrea molte stanze delle case del quartiere di Bloomsbury che erano state arredate con i tappeti, la carta da parati e gli accessori disegnati dagli artisti del gruppo. La mostra raccoglie anche ore di Dora Carrington, Nina Hamnett, Henri Gaudier-Brzeska ed Edward Wolfe.
La maggior parte degli oggetti, realizzata tra il 1913 e la Seconda guerra mondiale, fu distrutta nei bombardamenti di Londra. Molti di quelli esposti si sono salvati perché facevano parte dell’arredamento della casa di campagna di Bell e Grant a Charleston, nell’East Sussex.