I voli aerei più lunghi del mondo
Il primato se lo contendono due compagnie aeree, con 17 ore e 15 minuti: quasi tutti partono o arrivano dal Golfo Persico
di Mary Ann Anderson - The Washington Post
Il primato della lunghezza di un volo, con cui tutti gli altri dovevano misurarsi, una volta era detenuto dall’epica tratta di quasi 19 ore e 15.343 chilometri di Singapore Airlines, che collegava Singapore e Newark, nel New Jersey. Il Volo 21, che aveva solo posti in classe business, fu però cancellato nel 2013, nove anni dopo il suo primo volo del 2004: la compagnia aerea aveva venduto il suo aereo a raggio ultra-lungo A340-500, e nella sua flotta nessun altro aereo era in grado di collegare Singapore e la zona di New York senza fare scali.
Oggi, il record del volo non-stop più lungo del mondo è condiviso da due compagnie aeree, secondo OAG, una società che si occupa di analisi nel settore dei viaggi aerei: il volo 449 di Emirates da Dubai ad Auckland, in Nuova Zelanda, e quello di Air India tra San Francisco e Nuova Delhi. Entrambi hanno una durata di 17 ore e 15 minuti, nonostante il volo di Emirates abbia un chilometraggio molto superiore: 14.192 chilometri contro 12.375. Emirates aveva inizialmente previsto per febbraio l’introduzione di un volo leggermente più lungo (17 ore e 35 minuti) da Dubai a Panama City, che però ha poi posticipato per la fine di quest’anno o l’inizio del 2017.
Singapore Airlines supererà comunque i suoi concorrenti nel settore dei voli a lunga percorrenza una volta che, nel 2018, riprenderà a effettuare il servizio tra New York e Singapore, come ha annunciato questo autunno, quando riceverà il primo dei sette aerei A350-900 a raggio ultra-lungo, iniziando i voli poco dopo la consegna. Il tempo di volo previsto sarà sempre tra le 18 e le 19 ore, a seconda di fattori come vento, velocità e condizioni meteorologiche: qualche minuto di differenza non cambierà comunque granché per i passeggeri, a cui sembrerà di aver passato un’eternità in volo.
Abbiamo fatto molta strada dall’epoca del primo volo dei fratelli Wright, che rimase in aria per 12 secondi percorrendo circa 36 metri, al gigantesco Boeing 747, che effettuò il primo volo commerciale nel 1970 con Pan Am dall’aeroporto JFK di New York a quello di Heathrow a Londra. L’iconico Boeing 747, ancora in servizio, ha invece una fase di decollo e atterraggio difficoltose a causa delle sue dimensioni e consuma grandi quantità di carburante. Ciononostante, per alcuni appassionati rimane un aereo magnifico e con un eleganti linee e curve aerodinamiche.
Gli aerei moderni più recenti, tra cui il Boeing 777 – che consuma meno carburante – il Boeing 787 e gli Airbus A350 e A380 sono costruiti con materiali più leggeri, come per esempio innovativi composti in fibra di carbonio e leghe di alluminio, e possono rimanere in volo più a lungo rispetti ai modelli più vecchi. Ovviamente, insieme agli aerei anche i passeggeri devono rimanere in volo fino a 19 ore, e, a dir la verità, l’esperienza non è poi così male. Prima che venisse sospesa, ho percorso la tratta di Singapore Airlines da Newark a Singapore. Il mio volo atterrò prima delle 18 ore e 45 minuti previste, impiegandone “solo” 18 e 30. Ho anche volato da New York a Johannesburg con South African Airways in meno di 16 ore, senza fare scali; la tratta si aggira intorno alla 20esima posizione nella classifica dei voli non-stop più lunghi, con un tempo di volo di ufficiale di 16 ore e 10 minuti. Per fortuna su entrambi i voli sia il cibo che il vino – che nella maggior parte dei voli a lunga percorrenza è ancora compreso nel prezzo – erano eccellenti, come è giusto che sia per un viaggio che dura un’eternità. Un punto a favore del mio volo da Newark a Singapore è che ha sorvolato il Polo Nord: rimasi ipnotizzato nel vedere quanta neve ricopre il punto più a nord della Terra.
Non c’è pericolo che l’equipaggio dei voli a raggio ultra-lungo possa soffrire di mancanza di sonno: i piloti e gli assistenti di volo lavorano su turni, e ci sono delle scale nascoste che portano a scompartimenti dove l’equipaggio può riposare, che i passeggeri non conoscono e a cui non si può accedere. Da persona che viaggia spesso in aereo preferisco i voli non-stop a lunga percorrenza anche se devo rimanere confinato in uno spazio angusto per moltissimo tempo: fanno risparmiare diverse ore di viaggio ed eliminano la scocciatura dei voli di collegamento, riducendo anche la possibilità di perdere che il proprio bagaglio venga perso. «I voli non-stop nel sudest asiatico e verso altre le destinazioni a raggio ultra-lungo sono vantaggiosi in particolare per chi viaggia per lavoro», ha detto James Boyd, portavoce di Singapore Airlines. «I riscontri che abbiamo che abbiamo ricevuto da alcuni di questi viaggiatori dimostrano che apprezzano molto quello che definiscono il “tempo ritrovato”: poter cioè salire a bordo, cenare, dormire per una notte intera, guardare un paio di film, e avere ancora il tempo di lavorare prima di arrivare a destinazione».
© 2016 – The Washington Post