La maglia di Margaret Thatcher a favore dell’Europa
La indossò nel 1975 per il referendum sulla permanenza del Regno Unito nella Comunità Europea, ora c'è una nuova versione per Brexit
Nel 1973 il Regno Unito entrò nella Comunità Europea (che poi si trasformò nell’Unione Europea) e nel 1975 votò con un referendum per decidere se continuare a farne parte o meno. Fu un voto molto simile a quello sul cosiddetto “Brexit” (per cui si vota oggi), e votò per restare il 67,2 per cento dei partecipanti. Nel 1975 Margaret Thatcher, che poi divenne primo ministro del Regno Unito, era stata da poco eletta leader del Partito Conservatore e sosteneva la campagna per la permanenza nella Comunità Europea. A una manifestazione Thatcher indossò un maglione diventato poi famoso come la maglia “9 bandiere”, che un’azienda ha ora rimesso in commercio per sostenere la permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea.
Il “9 bandiere” è un maglione di lana a maniche lunghe, unisex; è nero sulla schiena e sulle maniche, mentre sul davanti è decorato con le bandiere dei paesi che facevano parte della Comunità Europea nel ’75: Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda, Italia, Germania Ovest, Lussemburgo, Paesi Bassi e Regno Unito. La nuova versione, messa in vendita da Common Market, il marchio appositamente creato da due stilisti londinesi, Emma Shore e Alasdair Hiscock, è identica a quella indossata da Thatcher: mancano infatti le bandiere dei paesi entrati nella Comunità e poi nell’Unione Europea dopo il 1975. La maglia, che si può ordinare online anche dall’Italia, costa 45 sterline, circa 58 euro; il prezzo si è abbassato all’avvicinarsi della data del referendum.
Thathcher, che aveva ricevuto la maglia in regalo da un lanificio scozzese, la indossò in pubblico una sola volta. Secondo Emma Shore, è un capo di abbigliamento difficile da portare, sia da chi ora sostiene la permanenza del Regno Unito nell’UE, sia dagli ammiratori di Margaret Thatcher: molti dei primi sono di sinistra e lontani dalle idee e dal personaggio di Thatcher, ammirata invece da molti conservatori sostenitori del Brexit.