Ma Éder chi è?
È quello che ha fatto il gol contro la Svezia: una breve guida per tifosi occasionali che non vogliono sfigurare nelle conversazioni al bar
Éder – il suo nome intero è Citadin Martins Éder – è un calciatore italiano, autore del gol grazie al quale l’Italia ha vinto 1-0 contro la Svezia nella seconda giornata degli Europei. Éder gioca da centravanti o da attaccante esterno ed è nato il 15 novembre 1986 a Lauro Müller, nel sud del Brasile, ma è naturalizzato italiano perché aveva un bisnonno italiano, di Vicenza. Éder ha 29 anni, è alto un metro e 75 centimetri e negli ultimi mesi ha giocato nell’Inter, dove ha segnato solo un gol (il 23 aprile, contro l’Udinese) in 14 partite. Prima di andare all’Inter, Éder ha giocato per molte altre squadre italiane di seconda fascia (Empoli, Frosinone, Brescia e Cesena) ma quella in cui si è fatto più notare è la Sampdoria: ci ha giocato 135 partite – dal gennaio 2012 al gennaio 2016 – segnando 49 gol e facendo 25 assist. È un attaccante veloce, bravo nel dribbling e con un buon tiro: tre cose che si sono viste nel gol che ha segnato alla Svezia.
Éder ha segnato negli ultimi minuti di partita, dopo che Giorgio Chiellini ha ottenuto una rimessa laterale a metà campo e l’ha battuta verso Simone Zaza, entrato nel secondo tempo al posto di Graziano Pellè. Éder ha superato in corsa quattro difensori ed è riuscito a far gol con un bel tiro angolato e a mezza altezza.
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Éder è andato all’Inter in prestito biennale con diritto di riscatto condizionato, firmando un contratto fino al 30 giugno 2020. Per averlo in prestito l’Inter ha pagato 2 milioni di euro e per comprarlo dovrebbe pagare 11 milioni di euro. La Gazzetta dello Sport ha spiegato: «quel “condizionato” pare sottintendere alla prima presenza del prossimo campionato (quello 2016/17) con l’Inter che pagherebbe il giocatore alla Samp fra un anno».
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Éder è stato il 43esimo oriundo a essere stato convocato nella nazionale italiana: fu convocato in nazionale insieme a Franco Vazquez (argentino naturalizzato italiano) e se ne parlò molto. Gli “oriundi” sono i calciatori stranieri che acquisiscono la nazionalità italiana grazie a vecchi antenati o grazie al tempo passato giocando in Italia, e quindi vengono convocati dalla nazionale di calcio. L’allenatore dell’Inter, Roberto Mancini, che negli ultimi mesi ha allenato Éder disse: «La nazionale italiana deve essere italiana. Magari ci troviamo in nazionale un giocatore che non è italiano ma che ha solo dei parenti qui. Ma questa è solo la mia opinione». Mancini spiegò anche di non parlare dei giocatori nati in Italia da genitori stranieri. «Io penso che un giocatore italiano meriti di giocare in Nazionale, mentre chi non è nato in Italia, anche se ha dei parenti, credo non lo meriti. Se le regole sono queste Conte fa bene ad applicarle, ma io resto della mia opinione». Éder ha giocato 12 partite in nazionale, due delle quali a Euro 2016, entrambe da titolare. Il suo debutto in nazionale è stato il 28 marzo 2015, nella partita di qualificazione agli Europei che l’Italia giocò contro la Bulgaria, pareggiando 2-2.