Le abbiamo viste tutte: gli Europei fin qui
Tutte le 24 squadre hanno giocato almeno una volta: che idea ci siamo fatti
La sera di martedì 14 giugno si è giocata Portogallo-Islanda (1-1) ed è finito il primo turno di Euro 2016, iniziato il 10 giugno con Francia-Romania (2-1). Le 24 squadre presenti alla fase finale di Euro 2016 hanno quindi giocato tutte la loro prima partita del torneo: sono state in tutto 12 (due per ognuno dei 6 gironi), di cui solo tre finite con un pareggio, e sono stati segnati in tutto 22 gol, alcuni davvero molto belli. Restano ancora 39 partite e più di tre settimane alla fine degli Europei, ma è già il momento di un primo bilancio: da oggi pomeriggio le partite cominceranno ad avere un peso diverso e potrebbero già decidere qualcosa.
Un’ottima partenza
L’Italia non è la squadra più forte dell’Europeo, è però quella di cui negli ultimi giorni si è parlato meglio e quella in cui il divario tra attesa e sorpresa è stato maggiore. Prima della prima partita c’era pochissima fiducia nella squadra, considerata la più debole da almeno un paio di decenni, ora c’è molto entusiasmo e secondo quasi tutti gran parte del merito è dell’allenatore Antonio Conte, che è stato capace di mettere insieme una squadra solida e concreta, nonostante dal centrocampo in su non ci siano dei veri campioni. Nella classifica del Guardian delle squadre che sono messe meglio l’Italia è prima: «hanno una gran tenacia, e sono stati tatticamente esperti e bisognerà fare una gran fatica per buttar giù la difesa della Juventus» (la difesa dell’Italia è formata dai giocatori titolari in quella della Juventus, tra le più forti d’Europa).
Gianluigi Buffon. (AP Photo/Laurent Cipriani)
Secondo i pronostici
Tra le favorite per la vittoria degli Europei che hanno vinto la loro prima partita ci sono Francia e Spagna (che hanno vinto di un gol, faticando) e Germania, che ha battuto l’Ucraina per 2-0, dopo aver rischiato di prendere il gol dell’1 a 1. Nessuna di queste tre squadre ha davvero convinto – non quanto l’Italia, per dire – ma tutte hanno fatto il loro dovere. Quella messa meglio sembra essere la Germania che, da tradizione, punta a vincere più che a giocar bene.
Bene così
Tra le squadre non favorite per la vittoria che hanno però vinto e convinto ci sono il Galles di Garreth Bale (che ha vinto per 2-1 contro una buona Slovacchia), la Croazia (1-0 con la Turchia) e l’Ungheria, che nei suoi primi Europei dopo 44 anni ha battuto l’Austria, sorprendendo quasi tutti. Tra le tre quella da tenere più d’occhio è la Croazia: ha avuto molte occasioni e il suo giocatore più forte – il centrocampista Luka Modrić, che ha segnato il gol vittoria – è sembrato molto in forma. La Croazia ha un ottimo centrocampo e tante buone soluzioni in attacco: non è tra le favorite per la vittoria finale, ma è sicuramente una squadra in grado di fare molto bene.
Così così
L’Inghilterra è piena di giovani molto promettenti e di importanti calciatori di 30 anni o poco più. Se ne parlava come una delle favorite ma nella sua prima partita ha giocato malino e ha pareggiato con la Russia, una squadra non particolarmente forte. L’allenatore Roy Hodgson è stato criticato soprattutto per aver fatto giocare troppo lontano dalla porta, praticamente a centrocampo, l’attaccante Wayne Rooney. Ci si aspettava qualcosina in più anche dalla Svezia di Zlatan Ibrahimović, che ha pareggiato 1-1 contro un’Irlanda non particolarmente briosa e dalla Turchia, un po’ troppo arrendevole contro la comunque forte Croazia. L‘Austria – al decimo posto nel ranking FIFA – ha perso contro la più debole Ungheria; la Svizzera – 15esima nel ranking FIFA – ha battuto a fatica (1-0) un’Albania abbastanza scarsa. È andato malino anche il Portogallo, che nonostante le tante occasioni da gol non è riuscito a battere l’Islanda, che partecipa per la prima volta agli Europei
Wayne Rooney (Dan Mullan/Getty Images)
Chi ha perso
Le squadre che hanno perso sono: Albania, Irlanda del Nord, Ucraina, Repubblica Ceca, Austria e Belgio. Fatta eccezione per queste ultime due squadre, le altre sono state sconfitte da pronostico. Tutte queste squadre se la sono comunque giocata e non ci sono state goleade (i risultati peggiori sono stati dei 2-0): finora gli Europei sono stati molto equilibrati, con partite combattute e senza risultati scontati. Nella classifica del Guardian, quella in cui l’Italia è prima, all’ultimo posto c’è l’Irlanda del Nord.
Conor Washington dell’Irlanda del Nord (Lars Baron/Getty Images)
E poi c’è l’Islanda
Uno dei risultati più difficili da azzeccare tra le partite della prima settimana di Europei era quello di Portogallo-Islanda, finita 1-1. Il Portogallo è tra le favorite per la vittoria del torneo, dopo ottimi risultati nelle precedenti edizioni; l’Islanda è invece alla sua prima partecipazione e in molti la consideravano la squadra-simpatia: quella che perde ma per cui si fa il tifo. Per farvi un’idea: l’Islanda ha così pochi abitanti che circa l’8 per cento della sua popolazione (25mila persone) è in Francia, per seguire la nazionale.
Tifosi dell’Islanda durante Portogallo-Islanda (JEAN-PHILIPPE KSIAZEK/AFP/Getty Images)
Attenti a quei due
Tra le cose belle degli Europei c’è lo scoprire giocatori nuovi di cui i tifosi non sfegatati avevano sentito parlare poco o niente. Nella prima giornata di Europei hanno giocato qualche minuto Emre Mor e Renato Sanches, entrambi diciottenni. Sanches è un centrocampista portoghese che dall’anno prossimo giocherà nel Bayern Monaco: contro l’Islanda ha giocato qualche minuto e non ha fatto grandissime cose, ma se ne parla come di un calciatore molto promettente. Qualcuno, anche per via della somiglianza fisica, lo accosta a Edgar Davids: fisico, corsa, grinta, ma anche visione di gioco. Emre Mor è un attaccante turco che giocava nel Nordsjælland – una squadra danese – e dalla prossima stagione sarà del Borussia Dortmund. È mancino, veloce e bravissimo nel dribbling: uno dei primi palloni che gli sono capitati tra i piedi nel torneo l’ha toccato di tacco, per dire (poco dopo un minuto di video).
Questi li conoscevamo già
Tra i giocatori che sono piaciuti di più c’è Andrés Iniesta della Spagna, che ha giocato bene e ha fatto l’assist per il gol di Gerard Piqué. L’assist più bello fin qui è quello di Leonardo Bonucci, difensore dell’Italia che da centrocampo ha fatto un lancio praticamente perfetto per Emanuele Giaccherini. Assist a parte, Bonucci ha fatto una gran partita: precisa e pulita, sia quando doveva difendere che quando doveva impostare il gioco. È piaciuto tanto anche Luka Modrić, regista della Croazia: ha fatto vincere la sua squadra con uno dei gol più belli di questo primo giro di partite degli Europei.
Che gol
Uno dei gol più belli fin qui è quello segnato nella prima partita degli Europei dal trequartista della Francia Dimitri Payet – che gioca nel West Ham – e ha fatto vincere la sua nazionale con un gran tiro da fuori area, all’89esimo minuto.